Enti locali
Assistenza Domiciliare Interata, il nuovo modello della ASL
Presentato il nuovo modello organizzativo ai rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, a breve incontro con associazioni e famiglie
Foggia - martedì 30 giugno 2020
16.41 Comunicato Stampa
La Direzione strategica della ASL Foggia ha incontrato i rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per illustrare il nuovo modello organizzativo dell'Assistenza Domiciliare Integrata della ASL Foggia.
Terminata la complessa procedura di gara e firmato il contratto, la ASL è pronta a partire con i nuovi servizi infermieristici, riabilitativi, assistenziali e ausiliari di supporto previsti nell'ambito dell'ADI per i malati gravi e gravissimi.
"Si tratta di un servizio di importanza strategica – ha spiegato il Direttore Generale Vito Piazzolla - che innoverà l'assistenza ai pazienti non autosufficienti sul territorio in tutta la provincia. Sarà infatti assicurato in tutti i sessantuno comuni della provincia di Foggia, sette giorni su sette".
Fondamentale sarà, pertanto, il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che integreranno attivamente le U.V.M. (Unità di Valutazione Multidisciplinare).
La presenza, di volta in volta, del medico della persona con bisogni sanitari e sociali complessi sottoposta a valutazione, consentirà di determinare al meglio le necessità specifiche delle persone sulla base dei quali disegnare il percorso ideale di trattamento dell'utente e predisporre, in tal modo, pacchetti di prestazioni calibrati sui bisogni individuali.
La fase preparatoria, con la predisposizione dei protocolli operativi, si concluderà intorno alla metà di luglio; dopodiché, il nuovo sistema integrato di cure domiciliari potrà prendere avvio.
Grazie ad un unico coordinamento delle variegate attività, il servizio permetterà di offrire ai pazienti con un elevato grado di fragilità un'assistenza omogenea su tutto il territorio provinciale che, in qualche caso, era totalmente scoperto.
La gestione unica prevede, inoltre, la possibilità di interscambio dei pacchetti assistenziali tra i diversi Distretti Socio Sanitari in caso di eccedenze e/o fabbisogno. Ciò assicura una corretta distribuzione delle risorse in base alle esigenze specifiche e, di conseguenza, la razionalizzazione della spesa complessiva.
Da una stima aziendale, beneficeranno del servizio circa 5.300 persone che necessitano di una assistenza di media ed alta intensità.
I servizi comprendono un insieme di trattamenti infermieristici e riabilitativi, integrati con prestazioni socio-assistenziali ed erogati gratuitamente a domicilio.
Tutto il sistema della Assistenza Domiciliare Integrata sarà ulteriormente incrementato grazie all'utilizzo di sistemi di telemedicina e monitoraggio remoto, secondo uno specifico modello di integrazione e interazione tra assistenza ospedaliera e territoriale.
Un modello di "assistenza di prossimità" che, avvalendosi di tecnologie di ultima generazione e grazie alla riorganizzazione delle attività di specialistica ambulatoriale, calibrate sui bisogni reali delle comunità locali, ha l'obiettivo di portare servizi e prestazioni direttamente a domicilio.
La Direzione incontrerà a breve anche le associazioni dei pazienti e dei familiari per illustrare le nuove modalità organizzative del Servizio.
Terminata la complessa procedura di gara e firmato il contratto, la ASL è pronta a partire con i nuovi servizi infermieristici, riabilitativi, assistenziali e ausiliari di supporto previsti nell'ambito dell'ADI per i malati gravi e gravissimi.
"Si tratta di un servizio di importanza strategica – ha spiegato il Direttore Generale Vito Piazzolla - che innoverà l'assistenza ai pazienti non autosufficienti sul territorio in tutta la provincia. Sarà infatti assicurato in tutti i sessantuno comuni della provincia di Foggia, sette giorni su sette".
Fondamentale sarà, pertanto, il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che integreranno attivamente le U.V.M. (Unità di Valutazione Multidisciplinare).
La presenza, di volta in volta, del medico della persona con bisogni sanitari e sociali complessi sottoposta a valutazione, consentirà di determinare al meglio le necessità specifiche delle persone sulla base dei quali disegnare il percorso ideale di trattamento dell'utente e predisporre, in tal modo, pacchetti di prestazioni calibrati sui bisogni individuali.
La fase preparatoria, con la predisposizione dei protocolli operativi, si concluderà intorno alla metà di luglio; dopodiché, il nuovo sistema integrato di cure domiciliari potrà prendere avvio.
Grazie ad un unico coordinamento delle variegate attività, il servizio permetterà di offrire ai pazienti con un elevato grado di fragilità un'assistenza omogenea su tutto il territorio provinciale che, in qualche caso, era totalmente scoperto.
La gestione unica prevede, inoltre, la possibilità di interscambio dei pacchetti assistenziali tra i diversi Distretti Socio Sanitari in caso di eccedenze e/o fabbisogno. Ciò assicura una corretta distribuzione delle risorse in base alle esigenze specifiche e, di conseguenza, la razionalizzazione della spesa complessiva.
Da una stima aziendale, beneficeranno del servizio circa 5.300 persone che necessitano di una assistenza di media ed alta intensità.
I servizi comprendono un insieme di trattamenti infermieristici e riabilitativi, integrati con prestazioni socio-assistenziali ed erogati gratuitamente a domicilio.
Tutto il sistema della Assistenza Domiciliare Integrata sarà ulteriormente incrementato grazie all'utilizzo di sistemi di telemedicina e monitoraggio remoto, secondo uno specifico modello di integrazione e interazione tra assistenza ospedaliera e territoriale.
Un modello di "assistenza di prossimità" che, avvalendosi di tecnologie di ultima generazione e grazie alla riorganizzazione delle attività di specialistica ambulatoriale, calibrate sui bisogni reali delle comunità locali, ha l'obiettivo di portare servizi e prestazioni direttamente a domicilio.
La Direzione incontrerà a breve anche le associazioni dei pazienti e dei familiari per illustrare le nuove modalità organizzative del Servizio.