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Tumori: è allarme, in Italia ogni giorno circa 1.000 casi

In aumento tra le donne e in diminuzione tra gli uomini



In Italia si registrano circa mille nuovi casi di tumore al giorno, ad essere colpite sono soprattutto le donne. Nel 2016 sono stimate complessivamente più di 365mila nuove diagnosi di cancro: la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52mila), seguita da seno (50mila) e polmone (41mila). Analizzati nel rapporto anche l'impatto dello screening per il tumore della cervice uterina, il test HPV e il Pap test, le fasce d'età, i programmi di vigilanza che stanno cambiando, per una patologia che nel 2016 interesserà 2.300 nuove diagnosi. Sono questi alcuni dei dati che emergono da "I numeri del cancro in Italia 2016", il censimento ufficiale dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica-AIOM e dell'Associazione Italiana Registri Tumori-AIRTUM, giunto alla sesta edizione e presentato il 27 settembre a Roma nell'Auditorium di Lungotevere ripa del Ministero della Salute in un convegno nazionale. Le diagnosi annuali di tumore in Italia fanno ancora registrare una differenza nel numero di nuovi casi fra Nord e Sud. "A pesare sono inoltre anche i migliori stili di cita, tanto che al Meridione il tumore al seno è il quinto più diffuso mentre in alcune regioni settentrionali è al secondo posto". Se è vero che per molti tipi di tumore le speranze di guarigione, per il male una volta definito incurabile, oggi sono piuttosto alte, per altri purtroppo i numeri segnano progressi molto timidi, legati più che altro ai progressi scientifici e tecnici che stanno consentendo diagnosi sempre più precoci, strategia indispensabile per aumentare le possibilità di cura. Dati positivi - Rispetto al Nord Europa, la sopravvivenza nel nostro Paese è addirittura superiore per tumori come quello del pancreas, colon, polmone, prostata, mammella, rene e vescica. Per gli uomini, invece, si assiste a un fenomeno opposto, con 189.600 nuove diagnosi e un calo del 2,5% ogni anno. "Da un lato al meridione - sottolinea la prof.ssa Lucia Mangone, Presidente AIRTUM - persistono fattori protettivi che rendono ragione di una bassa incidenza di alcune neoplasie". Diverso è il caso dei tumori rari, che ogni anno colpiscono 89mila persone. I tumori più frequenti. Negli uomini prevale il tumore della prostata che rappresenta il 19% di tutte le neoplasie diagnosticate; seguono quello del polmone (15%), del colon-retto (13%), della vescica (11%) e dello stomaco (4%). "Devono essere programmati percorsi dedicati per questi malati, perché sono numerosi i pazienti e le famiglie che, per la frammentazione delle competenze o in mancanza di punti di riferimento, sono spesso costretti a onerosi spostamenti con costi sociali elevati". Le neoplasie sono la seconda causa di morte (29 per cento di tutti i decessi in Italia) dopo le malattie cardio-circolatorie (37 per cento). "La mortalità continua cioè a diminuire in maniera significativa in entrambi i sessi come risultato di più fattori, quali la prevenzione con la lotta al tabagismo, alla sedentarietà e a diete scorrette, la diffusione degli screening e il miglioramento delle terapie".
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