A Ruota Libera
Si conferisca Maggior “POTERE AL RAGIONIERE“
di Beneniamino Mastroserio
lunedì 19 settembre 2016
Non solo per me ma credo per il 51 % dei cittadini sono divenute prioritarie alcune esigenze che s' intrecciano nello slogan così concepito " Città Pulita / Alimentazione Sana / Pulizia Morale " ( v. meglio, sui dizionari, alla voce Etica = conformità fra il semplice filosofare e le consequenziali buone pratiche quotidiane ). Da parecchi anni ho seguito con
attenzione i temi ambientali nel nostro Ambito Territoriale avvertendo anche la necessità rabbiosa, vitale, d' inviare lettere a un paio di quotidiani della provincia. Ho ripetutamente invitato il lettore a constatare che non trovavo mai coerenti le dichiarazioni rese alla stampa in più occasioni dall' ex Amm. re Unico della SIA – la società esecutiva del Consorzio –
arch. Vasciaveo. Il quale con periodicità semestrale sfornava comunicati da cui faceva emergere l' astuto proprio intento di rinunciare al delicato incarico conferitogli dai
Presidenti avvicendatisi nella carica superiore del committente Consorzio. Va ricordato che oltre ai 2 ex Sindaci del Comune capofila, A. Giannatempo e Matteo Valentino, va citato per pari negligenza il III° massimo responsabile del sistema malato Consorzio, quel dr. M. Di Bari giunto dalla Prefettura in veste e in pompa magna di Commissario al fine di guidare il Comune nella breve parentesi febbr. 2009 / apr. 2010.
A riguardo di quella lunga stagione negativa fatta vivere al Consorzio d' Igiene e alla sua creatura derivata, ricordo un interessante intervento che Valentino medesimo ha svolto
nel luglio u. s. durante un riuscito Convegno organizzato in Sala Conferenze di Palazzo di Città dal Partito Democratico. Ai giovani consiglieri comunali della propria area politica
il già Sindaco ha avuto modo di riferire con la dovuta calma che le colpe storiche per le criticità ingigantitesi in quella Discarica di Forcone si sono avute nel più lungo lasso di
tempo di dodici anni anziché – come erroneamente e / o dolosamente si crede – nel solo ultimo quinquennio, cioè dall' aprile 2010 ( ritorno del Giannatempo II° ) fino al giugno
2015 quando gli è subentrato il governo cicognino di Metta. Tutto ciò premesso, voglio qui in primis sostenere che la nuova Presidenza del Consorzio ( affidata per norma al neo Sindaco della città capofila e caratterizzata fin dai primi istanti da un iniziale argomentato NO al famoso VI° lotto ) può aver causato la goccia che ha fatto traboccare … l' " invaso ", creando in tal modo l' odierno stallo emergenziale. In secondo, ma più preoccupante luogo !, pongo le due domande tanto provocatorie quanto, mi auguro !, potenzialmente propositive alla causa. Ciò che sul tema dell' igiene pubblica oggi il cittadino dotato di mediocre cultura non riesce a comprendere è la causa / le cause che è / sono all' origine del duplice fenomeno che in tal maniera provo a sintetizzare. A prescindere dall' obiettivo di medio lunga gittata consistente nella < chiusura del ciclo dei rifiuti > ( lo si raggiunge mediante la raccolta differenziata Zero Waste che si ottiene gradualmente solo nell' accettabile contesto di impianti e macchinari di : - compostaggio; - di biostabilizzazione; di tritovagliatori e correlativi adeguati autocompattatori ) i quesiti urgenti vertono sulle due rilevanti irrisolte lacune : - a ) lo scarso numero di cassonetti di prossimità stradale rispetto alle quantità, schifose a
vedersi !, di cartoni e buste < mollate > dinanzi ai contenitori colmi oltre misura; - b ) la contestuale mancanza di informazioni sul Contratto in vigore fra il Comune e la ditta
dei dipendenti di SIA che dovrebbero svolgere i lavori, a volte scoordinati !, di raccolta di tutti i rifiuti, dell' opera susseguente degli smistamenti / trattamenti in quella che
ancora oggi è l' unica Discarica Intercomunale. Questa seconda lacuna porta in tal modo i cittadini a ignorare fino a che punto, e con quali forme e termini, possono
avanzare obiezioni alle - da noi solo presunte ! – inadempienze degli addetti. Forse l' Assessore delegato è l' ultimo responsabile per la doppia lacuna di cui ai
punti a ) + b ) di cui sopra. L' Assessore andrà quasi sicuramente giustificato in quanto molto probabilmente per l' immissione in rete dei vv. documenti deve fare a pugni con
i caratteri dei burocrati informatici del Palazzo di Città ( alludo anche ai consulenti e ingegneri aggiunti che dall' esterno vogliono avere voce più altisonante sulle querelle
che rientrano in un comparto già di per sé intricato ). Al momento mi limito a esigere che gli Amministratori della ditta operativa SIA si decidano ad applicare la buona
diligenza del ragioniere aziendale. Prego chi di dovere a rivalutare l' importanza del numero sempre sufficiente dei cassonetti e a ripensare alla necessità di avere in
dotazione un parco automezzi strumentali sempre efficienti. Oltre che < tener vigile > l' occhio all' entità necessaria a sostenere i < costi necessari > rientranti nella classica
voce di scuola commerciale < scorte di magazzino >, sia rispolverata con fiducia la strategia imprenditoriale fondata sugli effetti positivi rivenienti dagli investimenti occupazionali ( capitale umano ). Si diano insomma - da parte del già affollato management – maggiori " Poteri ai Ragionieri ".
attenzione i temi ambientali nel nostro Ambito Territoriale avvertendo anche la necessità rabbiosa, vitale, d' inviare lettere a un paio di quotidiani della provincia. Ho ripetutamente invitato il lettore a constatare che non trovavo mai coerenti le dichiarazioni rese alla stampa in più occasioni dall' ex Amm. re Unico della SIA – la società esecutiva del Consorzio –
arch. Vasciaveo. Il quale con periodicità semestrale sfornava comunicati da cui faceva emergere l' astuto proprio intento di rinunciare al delicato incarico conferitogli dai
Presidenti avvicendatisi nella carica superiore del committente Consorzio. Va ricordato che oltre ai 2 ex Sindaci del Comune capofila, A. Giannatempo e Matteo Valentino, va citato per pari negligenza il III° massimo responsabile del sistema malato Consorzio, quel dr. M. Di Bari giunto dalla Prefettura in veste e in pompa magna di Commissario al fine di guidare il Comune nella breve parentesi febbr. 2009 / apr. 2010.
A riguardo di quella lunga stagione negativa fatta vivere al Consorzio d' Igiene e alla sua creatura derivata, ricordo un interessante intervento che Valentino medesimo ha svolto
nel luglio u. s. durante un riuscito Convegno organizzato in Sala Conferenze di Palazzo di Città dal Partito Democratico. Ai giovani consiglieri comunali della propria area politica
il già Sindaco ha avuto modo di riferire con la dovuta calma che le colpe storiche per le criticità ingigantitesi in quella Discarica di Forcone si sono avute nel più lungo lasso di
tempo di dodici anni anziché – come erroneamente e / o dolosamente si crede – nel solo ultimo quinquennio, cioè dall' aprile 2010 ( ritorno del Giannatempo II° ) fino al giugno
2015 quando gli è subentrato il governo cicognino di Metta. Tutto ciò premesso, voglio qui in primis sostenere che la nuova Presidenza del Consorzio ( affidata per norma al neo Sindaco della città capofila e caratterizzata fin dai primi istanti da un iniziale argomentato NO al famoso VI° lotto ) può aver causato la goccia che ha fatto traboccare … l' " invaso ", creando in tal modo l' odierno stallo emergenziale. In secondo, ma più preoccupante luogo !, pongo le due domande tanto provocatorie quanto, mi auguro !, potenzialmente propositive alla causa. Ciò che sul tema dell' igiene pubblica oggi il cittadino dotato di mediocre cultura non riesce a comprendere è la causa / le cause che è / sono all' origine del duplice fenomeno che in tal maniera provo a sintetizzare. A prescindere dall' obiettivo di medio lunga gittata consistente nella < chiusura del ciclo dei rifiuti > ( lo si raggiunge mediante la raccolta differenziata Zero Waste che si ottiene gradualmente solo nell' accettabile contesto di impianti e macchinari di : - compostaggio; - di biostabilizzazione; di tritovagliatori e correlativi adeguati autocompattatori ) i quesiti urgenti vertono sulle due rilevanti irrisolte lacune : - a ) lo scarso numero di cassonetti di prossimità stradale rispetto alle quantità, schifose a
vedersi !, di cartoni e buste < mollate > dinanzi ai contenitori colmi oltre misura; - b ) la contestuale mancanza di informazioni sul Contratto in vigore fra il Comune e la ditta
dei dipendenti di SIA che dovrebbero svolgere i lavori, a volte scoordinati !, di raccolta di tutti i rifiuti, dell' opera susseguente degli smistamenti / trattamenti in quella che
ancora oggi è l' unica Discarica Intercomunale. Questa seconda lacuna porta in tal modo i cittadini a ignorare fino a che punto, e con quali forme e termini, possono
avanzare obiezioni alle - da noi solo presunte ! – inadempienze degli addetti. Forse l' Assessore delegato è l' ultimo responsabile per la doppia lacuna di cui ai
punti a ) + b ) di cui sopra. L' Assessore andrà quasi sicuramente giustificato in quanto molto probabilmente per l' immissione in rete dei vv. documenti deve fare a pugni con
i caratteri dei burocrati informatici del Palazzo di Città ( alludo anche ai consulenti e ingegneri aggiunti che dall' esterno vogliono avere voce più altisonante sulle querelle
che rientrano in un comparto già di per sé intricato ). Al momento mi limito a esigere che gli Amministratori della ditta operativa SIA si decidano ad applicare la buona
diligenza del ragioniere aziendale. Prego chi di dovere a rivalutare l' importanza del numero sempre sufficiente dei cassonetti e a ripensare alla necessità di avere in
dotazione un parco automezzi strumentali sempre efficienti. Oltre che < tener vigile > l' occhio all' entità necessaria a sostenere i < costi necessari > rientranti nella classica
voce di scuola commerciale < scorte di magazzino >, sia rispolverata con fiducia la strategia imprenditoriale fondata sugli effetti positivi rivenienti dagli investimenti occupazionali ( capitale umano ). Si diano insomma - da parte del già affollato management – maggiori " Poteri ai Ragionieri ".