
Vita di città
Arcangelo Marro, la nota stampa: Cerignola dimentica Peppino Di Vittorio
Nessun omaggio dal sindaco Bonito e dalla sua amministrazione
Cerignola - mercoledì 5 novembre 2025
9.22 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Arcangelo Marro, all'indomani del 68° anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio.
"Nel giorno dedicato alla memoria di Peppino Di Vittorio, padre del sindacato e simbolo della lotta per la dignità dei lavoratori, la città di Cerignola ha tristemente assistito al silenzio delle istituzioni locali.
Nonostante la ricorrenza del 3 novembre, data della sua scomparsa, e la giornata commemorativa del 4 novembre, il sindaco Francesco Bonito e la sua amministrazione non hanno organizzato né promosso alcuna iniziativa pubblica o gesto di ricordo.
Un'assenza che pesa come un macigno sulla memoria collettiva e che rappresenta una grave mancanza di rispetto verso una delle figure più illustri della storia italiana del Novecento.
È paradossale constatare che l'unico intervento concreto per il recupero del monumento dedicato a Di Vittorio sia arrivato in passato da un sindaco proveniente dal MSI, mentre oggi, gli eredi politici di quella sinistra che dovrebbe custodirne l'eredità, scelgono l'oblio e l'indifferenza.
"È una vergogna — commentano i cittadini — vedere dimenticato il padre del sindacato, un uomo che ha dedicato la vita alla difesa dei lavoratori, proprio da chi si proclama suo erede ideale."
Si rivolge infine un appello anche al segretario generale della CGIL, Maurizio Landini: "Tra uno sciopero e un'iniziativa, sarebbe doveroso un pensiero al padre del sindacato, Peppino Di Vittorio".
"Nel giorno dedicato alla memoria di Peppino Di Vittorio, padre del sindacato e simbolo della lotta per la dignità dei lavoratori, la città di Cerignola ha tristemente assistito al silenzio delle istituzioni locali.
Nonostante la ricorrenza del 3 novembre, data della sua scomparsa, e la giornata commemorativa del 4 novembre, il sindaco Francesco Bonito e la sua amministrazione non hanno organizzato né promosso alcuna iniziativa pubblica o gesto di ricordo.
Un'assenza che pesa come un macigno sulla memoria collettiva e che rappresenta una grave mancanza di rispetto verso una delle figure più illustri della storia italiana del Novecento.
È paradossale constatare che l'unico intervento concreto per il recupero del monumento dedicato a Di Vittorio sia arrivato in passato da un sindaco proveniente dal MSI, mentre oggi, gli eredi politici di quella sinistra che dovrebbe custodirne l'eredità, scelgono l'oblio e l'indifferenza.
"È una vergogna — commentano i cittadini — vedere dimenticato il padre del sindacato, un uomo che ha dedicato la vita alla difesa dei lavoratori, proprio da chi si proclama suo erede ideale."
Si rivolge infine un appello anche al segretario generale della CGIL, Maurizio Landini: "Tra uno sciopero e un'iniziativa, sarebbe doveroso un pensiero al padre del sindacato, Peppino Di Vittorio".


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