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Cronaca
Capotreno minacciata di morte da famiglia diretta a Cerignola
La denuncia dei sindacati: la famiglia ha mancato la discesa e ha aggredito la capotreno
Cerignola - mercoledì 3 dicembre 2025
15.37 Comunicato Stampa
Nella giornata di ieri, 2 dicembre, si è verificato l'ennesimo episodio di violenza ai danni del personale di bordo di Trenitalia, a bordo del treno AV 9809 nella tratta Foggia–Bari. A denunciare l'accaduto sono le sigle sindacali pugliesi Filt-CGIL – Fit-CISL – UILT-UIL – UGL Ferrovieri – FAST-Confsal – ORSA Ferrovie.
"Una famiglia presente in stazione a Foggia, diretta a Cerignola, non riuscendo ad aprire le porte per la discesa è rimasta accidentalmente sul treno - si legge nella nota - Nonostante la professionalità, la cura e la piena disponibilità della capotreno nel fornire assistenza per risolvere l'inconveniente, i componenti del nucleo familiare hanno reagito con insulti e violente minacce di morte nei confronti della lavoratrice.
Pur avendo ottenuto una fermata straordinaria a Barletta per consentire loro la discesa, gli aggressori hanno continuato a inveire, molestare verbalmente la capotreno e impedire la ripartenza del convoglio, di fatto tenendo in ostaggio treno e passeggeri.
Risultato vano anche il tentativo di coinvolgere l'autorità competente, che non è intervenuta, lasciando la capotreno e l'utenza esposte all'azione degli aggressori.
Siamo di fronte all'ennesimo episodio di una preoccupante escalation di violenze che colpisce il personale ferroviario, sempre più esposto a rischi durante lo svolgimento delle proprie mansioni e troppo spesso lasciato senza adeguata tutela. È inaccettabile che simili episodi diventino la nuova e tragica normalità.
Ribadiamo con forza che i treni devono essere un luogo sicuro per tutti: lavoratori, pendolari e viaggiatori occasionali. Esprimiamo piena solidarietà alla collega vittima di questa aggressione.
Le OO.SS. chiedono all'azienda e a tutte le istituzioni competenti di intervenire con urgenza e fermezza, potenziando i presidi di sicurezza su tutto il territorio e garantendo un'immediata e incisiva risposta a tutela del personale e dell'utenza".
"Una famiglia presente in stazione a Foggia, diretta a Cerignola, non riuscendo ad aprire le porte per la discesa è rimasta accidentalmente sul treno - si legge nella nota - Nonostante la professionalità, la cura e la piena disponibilità della capotreno nel fornire assistenza per risolvere l'inconveniente, i componenti del nucleo familiare hanno reagito con insulti e violente minacce di morte nei confronti della lavoratrice.
Pur avendo ottenuto una fermata straordinaria a Barletta per consentire loro la discesa, gli aggressori hanno continuato a inveire, molestare verbalmente la capotreno e impedire la ripartenza del convoglio, di fatto tenendo in ostaggio treno e passeggeri.
Risultato vano anche il tentativo di coinvolgere l'autorità competente, che non è intervenuta, lasciando la capotreno e l'utenza esposte all'azione degli aggressori.
Siamo di fronte all'ennesimo episodio di una preoccupante escalation di violenze che colpisce il personale ferroviario, sempre più esposto a rischi durante lo svolgimento delle proprie mansioni e troppo spesso lasciato senza adeguata tutela. È inaccettabile che simili episodi diventino la nuova e tragica normalità.
Ribadiamo con forza che i treni devono essere un luogo sicuro per tutti: lavoratori, pendolari e viaggiatori occasionali. Esprimiamo piena solidarietà alla collega vittima di questa aggressione.
Le OO.SS. chiedono all'azienda e a tutte le istituzioni competenti di intervenire con urgenza e fermezza, potenziando i presidi di sicurezza su tutto il territorio e garantendo un'immediata e incisiva risposta a tutela del personale e dell'utenza".
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