Ginevra Lemma
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Cerignola, Ginevra Lemma la “leonessa” del Basket: ad un passo dalle finali nazionali di categoria

La giovane cerignolana racconta gli esordi nel minibasket e i risultati raggiunti oggi

Chi pratica sport è fortunato: impara senza fatica e fin da piccolo i valori più importanti nella vita, come il sacrificio, l'impegno in vista di un obiettivo, la capacità di saper perdere e metabolizzare una sconfitta senza perdersi d'animo. Sicuramente Ginevra Lemma, classe 2006, di Cerignola, sperimenta da anni tutto questo ogni giorno, durante la sua esperienza di giovanissima promessa del basket.

Abbiamo voluto conoscerla perché ha davvero molto da raccontare a tutti, sportivi e non.

Ciao, Ginevra. Hai cominciato a giocare a basket prestissimo, a nove anni. Cosa ricordi dei primi tempi trascorsi nella storica Udas Cerignola? Hai qualche aneddoto che ti piacerebbe raccontare?

GL: Sì, ho iniziato a giocare a basket abbastanza presto, avevo solo 9 anni, nel 2015. Del mio inizio ricordo che sono stata subito affascinata dal basket, uno sport molto particolare, e non ho avuto nessuna difficoltà ad inserirmi nel gruppo già esistente di ragazzi che giocavano da prima di me. Qui c'era solo un'altra ragazza.

Anche grazie ai primi coach, che mi hanno avviata a questo splendido sport e su cui ho potuto sempre contare, i miei esordi sono stati tranquilli e piacevoli. Sono poi diversi i ricordi che ho di quando ero nel minibasket: gli allenamenti nella palestra della Scuola Pavoncelli, le prime partitelle contro altre squadre, le prime trasferte, i primi tornei ufficiali, con la gioia per le vittorie e la delusione per le sconfitte.

Un aneddoto particolare legato ai tempi del minibasket è legato ad un torneo disputato a Corato dove, pur perdendo la maggior parte delle partite, ricevemmo la Coppa Disciplina, come la miglior squadra ad aver interpretato in campo il valore dello sport e dell'amicizia. Un bel premio che ricordo con grande piacere!

Secondo te, per fare sport a livello agonistico con ottimi risultati, oltre alla bravura e alla passione per una determinata disciplina, quali doti caratteriali occorrono?

GL: Secondo me, per poter praticare sport a livello agonistico, servono diverse cose. Innanzitutto bisogna avere molta passione per lo sport che si decide di fare, e sicuramente un certo talento. Poi è ovvio che, per raggiungere i migliori risultati, serve tanto impegno, dedizione e sacrificio, uniti ad una forte determinazione a voler arrivare quanto più in alto possibile.
Bisogna allenarsi tanto, e farsi trovare sempre pronte quando si viene convocate per scendere in campo. Il posto in squadra non è mai garantito, e occorre guadagnarselo lavorando seriamente e duramente.

Ti chiamano "leonessa" perché in campo dimostri grinta, e sei una trascinatrice per le altre compagne di squadra. Cosa si prova a rivestire tale ruolo?

GL: Effettivamente quando gioco ci metto sempre tanta grinta, dando tutta me stessa. Probabilmente questo mio atteggiamento è di stimolo anche per le mie compagne di squadra. Quando giocavo a Cerignola, essendo anche il capitano della squadra, mi sentivo sicuramente gratificata, ma anche impegnata a motivare i miei compagni di squadra, soprattutto quando le partite si mettevano male e correvamo il rischio di perdere.

Con il mio modo di essere e di comportarmi in campo li spingevo a non mollare mai, a giocarcela fino alla fine.

Al compimento di 14 anni, non potendo più giocare in squadre miste (come stabilisce il Regolamento Federale), non essendoci sul posto una settore propriamente femminile, hai dovuto interrompere la tua esperienza cestistica a Cerignola. Ti è dispiaciuto? Come vivi attualmente la tua esperienza sportiva e di vita lontana da casa e dagli affetti?

GL: In effetti, in base al regolamento federale, una volta arrivati a 14 anni di età non si può più giocare in squadre miste. A Cerignola non c'è mai stato, e purtroppo non c'è ancora un settore femminile del basket, per cui volendo continuare la mia esperienza cestistica ho deciso di lasciare la mia città. Sicuramente non è stata una scelta facile, presa a cuor leggero. Allontanarsi a 15 anni dagli affetti, dalle amicizie, dalla propria città di origine, da tutto quello che rappresentava sino a quel momento la normalità, è stato un passo importante ed anche un po' sofferto, però compensato dalla forte voglia di continuare a giocare a basket e di farlo anche ad un certo livello. Naturalmente sperando di arrivare un giorno nella massima serie.

Se comunque alla base di tale scelta c'è una grande motivazione, come è stato per me, si riesce a sopportare tutto e ad andare avanti inseguendo il proprio sogno.
Mi sono quindi trasferita a Battipaglia (gioco nella Polisportiva Battipagliese). Vivo questa esperienza con convinzione e serenità, perché sono convinta di percorrere la strada giusta. Non nascondo di avere, a volte, alcuni momenti di nostalgia, ma credo che questo sia normale.

Devo dire che la mia esperienza lontana da casa è anche agevolata dall'aver trovato a Battipaglia un ambiente accogliente e favorevole, sia per quanto riguarda la società di basket (dai dirigenti, ai coach, alle compagne di squadra), che per ciò che riguarda la foresteria dove alloggio.

La Polisportiva Battipagliese, la squadra in cui giochi attualmente, ha vinto la finale regionale della Campania. Questo risultato porterà alla fase successiva, fino alle finali nazionali. Cosa pensi al riguardo?

GL: E' vero, siamo campionesse regionali, e sono davvero contenta ed entusiasta di questo risultato raggiunto. La vittoria del campionato regionale femminile under 17 della Campania ci ha visto aggiudicarci la possibilità di arrivare a giocare le finali nazionali di categoria. Come primo anno di permanenza nella Polisportiva Battipagliese per me questo rappresenta una bellissimo risultato, un'esperienza sportiva incredibile ed indimenticabile. Ci siamo confrontate con squadre molto forti e competitive, ma le abbiamo affrontate con tanta testa e cuore, tutte insieme.

Ci tengo a dire che siamo davvero un bel gruppo compatto di giocatrici ed anche amiche, ed è stata la forza di tale unione che ha contribuito a portarci alla vittoria del campionato. Questo successo ci ha motivato parecchio per il futuro, dandoci determinazione e consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che vogliamo. Siamo pronte a giocarci l'ammissione alle finali nazionali.

Noi ci crediamo.

Come si fa a non crederci, vedendo quanta determinazione e voglia di vincere c'è in questa ragazza? A breve, siamo sicuri, torneremo a parlare di Ginevra Lemma e dei suoi successi sportivi.
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