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Cronaca
Donato Monopoli: udienza Appello-bis rinviata al 23 Marzo 2026
Il dolore dei genitori: “Ogni rinvio è una ferita che si riapre”
Cerignola - lunedì 24 novembre 2025
11.16
Nella giornata di oggi, lunedì 24 Novembre, era stata fissata l'udienza per lo svolgimento dell'Appello-bis del processo riguardante la vicenda del cerignolano Donato Monopoli.
Sulla pagina social "Giustizia per Donato" i genitori Giuseppe e Donata hanno riportato il resoconto con queste dichiarazioni:
"Oggi, per l'ennesima volta, l'udienza è stata rinviata al 23 Marzo 2026.
È la terza volta che gli imputati cambiano avvocato, ogni volta un nuovo pretesto per allungare un processo che dura da troppi anni. Nel 2020 avete scelto il rito abbreviato, un vantaggio tutto vostro: uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Ma a noi, famiglia di Donato, cosa è servito? Solo a prolungare la nostra sofferenza. Un procedimento che avrebbe dovuto garantire tempi brevi si è trasformato in un percorso estenuante, fatto di attese, ferite e silenzi.
Quella maledetta notte vi siete sentiti forti, invincibili, oggi non trovate nemmeno il coraggio di affrontare la verità in un'aula. Ogni rinvio è una ferita che si riapre. Ma è anche una promessa che rinnoviamo a Donato: noi non molleremo mai.
Perché chi ha spezzato una vita non può continuare a sfuggire per sempre".
Sulla pagina social "Giustizia per Donato" i genitori Giuseppe e Donata hanno riportato il resoconto con queste dichiarazioni:
"Oggi, per l'ennesima volta, l'udienza è stata rinviata al 23 Marzo 2026.
È la terza volta che gli imputati cambiano avvocato, ogni volta un nuovo pretesto per allungare un processo che dura da troppi anni. Nel 2020 avete scelto il rito abbreviato, un vantaggio tutto vostro: uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Ma a noi, famiglia di Donato, cosa è servito? Solo a prolungare la nostra sofferenza. Un procedimento che avrebbe dovuto garantire tempi brevi si è trasformato in un percorso estenuante, fatto di attese, ferite e silenzi.
Quella maledetta notte vi siete sentiti forti, invincibili, oggi non trovate nemmeno il coraggio di affrontare la verità in un'aula. Ogni rinvio è una ferita che si riapre. Ma è anche una promessa che rinnoviamo a Donato: noi non molleremo mai.
Perché chi ha spezzato una vita non può continuare a sfuggire per sempre".

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