
Attualità
Gaetano Bonito, fotografo per passione e per vocazione: “Da Cerignola a Roma per realizzare un sogno”
Il 22enne cerignolano ha partecipato di recente alla Milano Fashion Week per “catturare” immagini di moda
Cerignola - lunedì 6 ottobre 2025
10.03
Ci sono passioni che nascono per accompagnarci durante tutta la vita, che dirigono scelte e decisioni come se fossero vere e proprie "vocazioni", chiamate a cui è impossibile rinunciare.
Ascoltando la storia di Gaetano Bonito, 22enne di Cerignola trasferitosi a Roma per studiare Fotografia, viene di pensare proprio questo: alcune passioni sono così forti e motivanti da riuscire ad accompagnarci per l'intera esistenza, costellandola di esperienze che aiutano a crescere e a rafforzare la consapevolezza di avere intrapreso la "strada" giusta.
"Mi sono avvicinato alla fotografia trascorrendo il mio tempo libero nello studio fotografico di mio zio, Marvin's Photoservice, a Cerignola. Quell'esperienza, nata come una semplice curiosità, si è presto trasformata in una vera e propria vocazione- racconta Gaetano, che attualmente frequenta la RUFA-Rome University of Fine Artists, dove sta approfondendo il percorso di Fotografia e Audiovisivo- Grazie a questo corso di studi sto sviluppando competenze tecniche e una visione artistica personale che unisce sperimentazione e sensibilità visiva".
Il giovane fotografo cerignolano ha collaborato con diversi enti e realtà private, realizzando shooting per negozi di abbigliamento, farmacie, ristoranti e brand. "Queste esperienze- prosegue Gaetano- mi hanno permesso di affinare il mio approccio professionale e la capacità di adattare il linguaggio fotografico a contesti differenti. Attraverso il mio lavoro cerco di raccontare l'autenticità dei soggetti e degli spazi, valorizzando elementi come la luce, i dettagli e le emozioni che rendono ogni immagine unica".
Ciao Gaetano. Di recente hai partecipato alla Milano Fashion Week in veste di fotografo per "catturare" immagini in una delle kermesse di moda più importanti a livello internazionale. Ti andrebbe di descriverci questa esperienza?
"Sicuramente il lavoro svolto durante la Milano Fashion Week rappresenta un momento particolarmente significativo nel mio percorso formativo e professionale. Ho avuto l'occasione di fotografare eventi, collezioni e backstage. Vivere da vicino uno dei palcoscenici più importanti della moda internazionale ha permesso di affinare la mia capacità di cogliere l'essenza del movimento, dello stile e dell'identità visiva di ogni brand, raccontando la moda non solo come estetica, ma come espressione di cultura e visione. E' stata un'esperienza senz'altro formativa e per me indimenticabile"
A proposito, cosa pensi del mondo della moda che hai vissuto così da vicino alla Milano Fashion Week?
"Io vedo la moda come una forma di comunicazione potente, in cui ogni dettaglio-dalla luce al singolo movimento- contribuisce a costruire un racconto. E' un ambiente dinamico, stimolante, in costante trasformazione, che spinge a sperimentare e a trovare sempre nuovi modi di esprimersi"
Invece, a proposito di fotografia.. Cosa rappresenta per te?
"Considero la fotografia uno strumento di narrazione e comunicazione. Mi permette di interpretare persone, spazi ed emozioni attraverso la luce e la composizione, trasformando l'ordinario in qualcosa di unico. Ogni scatto è un modo per osservare, comprendere e condividere"
Credi che oggi la tecnologia aiuti o no ad acquisire la consapevolezza di ciò che la fotografia è capace di trasmettere?
"La vera differenza, secondo me, non sta nello strumento, ma nell'occhio e nella mente di chi lo usa. La tecnologia può amplificare il pensiero e le emozioni solo se è guidata da una visione autentica, da una sensibilità che va oltre il mezzo. Fotografare oggi significa saper usare la tecnologia come un'estensione del proprio sguardo, non come un sostituto della propria idea"
Quali sono i soggetti che preferisci fotografare? E perché?
"Sicuramente prediligo i soggetti umani e i contesti legati alla moda e alla quotidianità. Mi piace catturare la relazione tra la persona, l'ambiente e la luce, raccontando così l'identità e la personalità di ciascun soggetto attraverso il linguaggio visivo"
Gaetano, in occasione della Settimana Santa, aveva partecipato con i suoi scatti ad una suggestiva mostra organizzata presso la Chiesa del Purgatorio, cogliendo dettagli e particolari inediti dei Riti della Passione.
Ascoltando la storia di Gaetano Bonito, 22enne di Cerignola trasferitosi a Roma per studiare Fotografia, viene di pensare proprio questo: alcune passioni sono così forti e motivanti da riuscire ad accompagnarci per l'intera esistenza, costellandola di esperienze che aiutano a crescere e a rafforzare la consapevolezza di avere intrapreso la "strada" giusta.
"Mi sono avvicinato alla fotografia trascorrendo il mio tempo libero nello studio fotografico di mio zio, Marvin's Photoservice, a Cerignola. Quell'esperienza, nata come una semplice curiosità, si è presto trasformata in una vera e propria vocazione- racconta Gaetano, che attualmente frequenta la RUFA-Rome University of Fine Artists, dove sta approfondendo il percorso di Fotografia e Audiovisivo- Grazie a questo corso di studi sto sviluppando competenze tecniche e una visione artistica personale che unisce sperimentazione e sensibilità visiva".
Il giovane fotografo cerignolano ha collaborato con diversi enti e realtà private, realizzando shooting per negozi di abbigliamento, farmacie, ristoranti e brand. "Queste esperienze- prosegue Gaetano- mi hanno permesso di affinare il mio approccio professionale e la capacità di adattare il linguaggio fotografico a contesti differenti. Attraverso il mio lavoro cerco di raccontare l'autenticità dei soggetti e degli spazi, valorizzando elementi come la luce, i dettagli e le emozioni che rendono ogni immagine unica".
Ciao Gaetano. Di recente hai partecipato alla Milano Fashion Week in veste di fotografo per "catturare" immagini in una delle kermesse di moda più importanti a livello internazionale. Ti andrebbe di descriverci questa esperienza?
"Sicuramente il lavoro svolto durante la Milano Fashion Week rappresenta un momento particolarmente significativo nel mio percorso formativo e professionale. Ho avuto l'occasione di fotografare eventi, collezioni e backstage. Vivere da vicino uno dei palcoscenici più importanti della moda internazionale ha permesso di affinare la mia capacità di cogliere l'essenza del movimento, dello stile e dell'identità visiva di ogni brand, raccontando la moda non solo come estetica, ma come espressione di cultura e visione. E' stata un'esperienza senz'altro formativa e per me indimenticabile"
A proposito, cosa pensi del mondo della moda che hai vissuto così da vicino alla Milano Fashion Week?
"Io vedo la moda come una forma di comunicazione potente, in cui ogni dettaglio-dalla luce al singolo movimento- contribuisce a costruire un racconto. E' un ambiente dinamico, stimolante, in costante trasformazione, che spinge a sperimentare e a trovare sempre nuovi modi di esprimersi"
Invece, a proposito di fotografia.. Cosa rappresenta per te?
"Considero la fotografia uno strumento di narrazione e comunicazione. Mi permette di interpretare persone, spazi ed emozioni attraverso la luce e la composizione, trasformando l'ordinario in qualcosa di unico. Ogni scatto è un modo per osservare, comprendere e condividere"
Credi che oggi la tecnologia aiuti o no ad acquisire la consapevolezza di ciò che la fotografia è capace di trasmettere?
"La vera differenza, secondo me, non sta nello strumento, ma nell'occhio e nella mente di chi lo usa. La tecnologia può amplificare il pensiero e le emozioni solo se è guidata da una visione autentica, da una sensibilità che va oltre il mezzo. Fotografare oggi significa saper usare la tecnologia come un'estensione del proprio sguardo, non come un sostituto della propria idea"
Quali sono i soggetti che preferisci fotografare? E perché?
"Sicuramente prediligo i soggetti umani e i contesti legati alla moda e alla quotidianità. Mi piace catturare la relazione tra la persona, l'ambiente e la luce, raccontando così l'identità e la personalità di ciascun soggetto attraverso il linguaggio visivo"
Gaetano, in occasione della Settimana Santa, aveva partecipato con i suoi scatti ad una suggestiva mostra organizzata presso la Chiesa del Purgatorio, cogliendo dettagli e particolari inediti dei Riti della Passione.