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I numeri sulla raccolta differenziata a Cerignola potrebbero essere falsi: il punto di vista di “AmbientiAmo”

Il Presidente dell’associazione ha spiegato il “pasticcio” in una riunione organizzata da FDI Cerignola

Ancora una volta Cerignola ha ottenuto il riconoscimento di "comune virtuoso", in quanto rientrerebbe tra quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata durante l'anno.

Ciò le permetterà di accedere ad un contributo straordinario dell'importo di 80 mila euro da investire per interventi di vario genere: salvaguardia e protezione ambientale del territorio, tutela igienico-sanitaria delle persone, sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio ambientale e per la gestione integrata dei rifiuti urbani.

Purtroppo, però, nonostante i "numeri" dicano il contrario, i cittadini di Cerignola si ritrovano quotidianamente ad affrontare il triste fenomeno dei rifiuti abbandonati in strada e nelle campagne.

La settimana scorsa, presso la sede di Fratelli d'Italia Cerignola, si è svolta una convention, a cui sono state invitate anche le associazioni locali. Si è parlato dei problemi che attanagliano la città, di eventuali proposte e soluzioni e di obiettivi futuri.

Alla riunione ha partecipato anche Fabio D'Imperio, Presidente dell'associazione "AmbientiAmo Cerignola", attiva da anni sul territorio con iniziative di sensibilizzazione ambientale, tra cui l'organizzazione di "TuttinBici", le biciclettate cittadine che prenderanno il via dal 5 Giugno prossimo.

D'Imperio ha spiegato ai presenti, con dovizia di particolari e fornendo dettagli rilevanti, quali sono-a suo avviso- le criticità presenti nella gestione della raccolta differenziata a Cerignola.

I problemi sono cominciati fin da subito, in quanto- secondo il presidente di Ambientiamo- ai cittadini sono stati forniti i mastelli, ma senza alcuna spiegazione tecnica. La sensibilizzazione è stata effettuata, ma non in modo capillare e accurato: qualche volta Tekra ha allestito dei gazebo in alcuni punti della città, ma soltanto perché erano previsti dei fondi specifici. I cittadini non sono stati informati a dovere, per esempio, su come e dove smaltire i rifiuti non ricompresi nel calendario.

Per quanto concerne, invece, i numeri riguardanti la raccolta differenziata, secondo d'Imperio sarebbero falsati. Nelle buste, infatti, ci potrebbe stare qualsiasi tipo di rifiuto, ma se vengono ritirate insieme alla carta viene data precedenza a questa, indipendentemente dal contenuto.

Alcuni quartieri di periferia non effettuano la raccolta differenziata, vedi Torricelli e San Samuele, ma anche in alcune zone del centro cittadino ci sono persone, anziani e stranieri soprattutto, che vivono nelle case a piano terra, che non differenziano i rifiuti.

La realtà è sotto gli occhi di tutti: quindi come è possibile, in tali condizioni, raggiungere i margini che permetterebbero ai cittadini di pagare un minor importo di Tari?
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