
Il Sindaco di Cerignola Francesco Bonito: "Ad Engie non dobbiamo nulla"
“Engie avanza pretese sulla base di una folle negoziazione conclusa dalle precedenti amministrazioni”
Cerignola - giovedì 8 maggio 2025
14.31 Comunicato Stampa
"Un emerito ignorante diffonde notizie sciocche, stupide e tendenziose. Ad Engie non dobbiamo nulla e ci siamo pertanto opposti al decreto ingiuntivo che non ha avuto l'esecutività da parte del giudice, risultando allo stato attuale sospeso". Così il Sindaco di Cerignola Francesco Bonito.
"Engie avanza pretese sulla base di una folle negoziazione conclusa dalle precedenti amministrazioni, tra cui quella di Metta, in danno dei cittadini di Cerignola. Anche con SIA l'amministrazione Bonito ha adottato le stesse forme di tutela, opponendosi vittoriosamente, almeno nella fase interinale, al decreto ingiuntivo di 7,5 milioni notificato alla municipalità dalla curatela fallimentare", ha aggiunto.
"I decreti ingiuntivi opposti risultano pertanto inseriti nel bilancio di previsione nei limiti degli accantonamenti imposti dalla legge. Si torna poi a precisare, a beneficio di chi non vuol capire, non so se per stupidità o per ignoranza (verosimilmente per l'una e per l'altra) che l'amministrazione Bonito non ha versato alcun costo raddoppiato di trasferenza e che allo stato nulla risulta versato a Teknoservice oltre quello che spettava sulla base di un rogito notarile".
"Appare opportuno a questo punto, infine, chiedere a Carlo Dercole se sia o meno genero di Franco Metta e se sia consapevole di aver riscosso, in tale qualità, un'indennità assessorile truffandola alla municipalità (chissà Metta come ha rendicontato questa truffa nei suoi atti contabili)", ha concluso il Sindaco Francesco Bonito.
"Engie avanza pretese sulla base di una folle negoziazione conclusa dalle precedenti amministrazioni, tra cui quella di Metta, in danno dei cittadini di Cerignola. Anche con SIA l'amministrazione Bonito ha adottato le stesse forme di tutela, opponendosi vittoriosamente, almeno nella fase interinale, al decreto ingiuntivo di 7,5 milioni notificato alla municipalità dalla curatela fallimentare", ha aggiunto.
"I decreti ingiuntivi opposti risultano pertanto inseriti nel bilancio di previsione nei limiti degli accantonamenti imposti dalla legge. Si torna poi a precisare, a beneficio di chi non vuol capire, non so se per stupidità o per ignoranza (verosimilmente per l'una e per l'altra) che l'amministrazione Bonito non ha versato alcun costo raddoppiato di trasferenza e che allo stato nulla risulta versato a Teknoservice oltre quello che spettava sulla base di un rogito notarile".
"Appare opportuno a questo punto, infine, chiedere a Carlo Dercole se sia o meno genero di Franco Metta e se sia consapevole di aver riscosso, in tale qualità, un'indennità assessorile truffandola alla municipalità (chissà Metta come ha rendicontato questa truffa nei suoi atti contabili)", ha concluso il Sindaco Francesco Bonito.