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L’AVIS Cerignola è sempre in prima linea
Intervista a Gerardo Cicolella, Presidente dell’AVIS Cerignola. “Il sangue serve per fronteggiare tutte le emergenze. Per la terapia intensiva per i positivi al COVID-19 serve plasma, ci stiamo organizzando”
Cerignola - domenica 15 marzo 2020
13.29
In questo periodo le strutture ospedaliere stanno svolgendo un'enorme mole di lavoro. Se da un lato occorre effettuare tamponi, affrontare l'emergenza con la messa a disposizione di box per terapia intensiva per i positivi al COVID-19, dall'altro occorre garantire cure e assistenza per i dializzati, gli oncologici, le partorienti, i talassemici, le vittime di incidenti stradali, coloro che sono affetti dalle più svariate patologie. Ogni struttura sanitaria, pertanto, necessita di sangue e l'AVIS è uno dei gruppi più importanti che giornalmente si prodiga, attraverso i propri donatori, a non farlo mai mancare.
Da parecchi giorni l'AVIS Cerignola è impegnata più del solito per garantire tutte le attività sanitarie che richiedono il supporto trasfusionale. Al fine di avere una visione più ampia di ciò che sta accadendo in questo periodo abbiamo intervistato Gerardo Cicolella, Presidente dell'AVIS Cerignola.
L'emergenza Coronavirus e le disposizioni del DPCM hanno creato difficoltà nell'organizzazione del servizio?
Subito dopo la pubblicazione Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datata 8 marzo, abbiamo registrato un calo drastico di donazioni perché i volontari non sapevano come comportarsi viste le disposizioni. Siamo stati costretti, pertanto, a chiamare coloro che erano prenotati al centro trasfusionale per informare che, attraverso l'autocertificazione si sarebbero potuti recare al centro trasfusionale più vicino muniti di tesserino AVIS e della conferma della data di prenotazione. Inoltre, al fine di dare una più ampia informazione, abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook le direttive giuste.
Dopo questo momento di incertezza la risposta dei donatori è stata positiva?
La riposta dei nostri volontari è stata più che positiva, direi ottima. I donatori disponibili ad effettuare la donazione sono tanti e ci stiamo organizzando in modo scaglionato. In questo momento stiamo cercando una soluzione volta ad aggiungere una apertura straordinaria pomeridiana. Con i Responsabili del Centro Trasfusionale dell'Ospedale "Tatarella" stiamo individuando il giorno.
Dopo la donazione dei volontari il sangue dove viene trasferito?
Dopo la donazione il sangue in parte resta al "Tatarella", in parte viene ripartito nelle strutture ospedaliere limitrofe, in particolar modo Foggia, San Giovanni Rotondo, Manfredonia, San Severo. Tra le strutture ospedaliere c'è massima collaborazione al fine di soddisfare le esigenze a seconda dei gruppi sanguigni richiesti.
Il sangue serve per l'emergenza Coronavirus?
Il sangue è indispensabile per fronteggiare altre emergenze. Abbiamo malati oncologici, dializzati, donne che hanno subito parto cesareo, vittime di incidenti stradali, talassemici e tante altre emergenze. Al momento non c'è bisogno di sangue per la terapia intensiva per i positivi al COVID-19. Si presume che servirà del plasma e, per questa emergenza, ci stiamo organizzando con le strutture ospedaliere, lo staff del Centro Trasfusionale e la Direzione Sanitaria.
Quanti donatori ogni giorno si recano per la trasfusione?
I donatori in programma sono tanti. Ogni giorno riusciamo ad effettuare dalle 10 alle 12 trasfusioni. Considerate che il Centro Trasfusionale effettua il servizio dalle ore 08:30 alle ore 11:00. Purtroppo alcuni donatori sono stati rimandati a casa in quanto, per evitare assembramenti, abbiamo ritenuto utile non farli sostare in attesa nel centro trasfusionale. Ieri siamo riusciti ad effettuare 15 trasfusioni. Queste le ragioni che ci hanno indotto ad organizzare l'apertura straordinaria pomeridiana del Centro Trasfusionale. Ringrazio i volontari dell'AVIS Cerignola che, con grande senso di responsabilità, stanno dando il massimo per fronteggiare questo momento di forte emergenza. Son veramente fiero di rappresentare un gruppo dinamico, volenteroso, solidale, sempre pronto e in prima fila. Grazie di vero cuore.
Da parecchi giorni l'AVIS Cerignola è impegnata più del solito per garantire tutte le attività sanitarie che richiedono il supporto trasfusionale. Al fine di avere una visione più ampia di ciò che sta accadendo in questo periodo abbiamo intervistato Gerardo Cicolella, Presidente dell'AVIS Cerignola.
L'emergenza Coronavirus e le disposizioni del DPCM hanno creato difficoltà nell'organizzazione del servizio?
Subito dopo la pubblicazione Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datata 8 marzo, abbiamo registrato un calo drastico di donazioni perché i volontari non sapevano come comportarsi viste le disposizioni. Siamo stati costretti, pertanto, a chiamare coloro che erano prenotati al centro trasfusionale per informare che, attraverso l'autocertificazione si sarebbero potuti recare al centro trasfusionale più vicino muniti di tesserino AVIS e della conferma della data di prenotazione. Inoltre, al fine di dare una più ampia informazione, abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook le direttive giuste.
Dopo questo momento di incertezza la risposta dei donatori è stata positiva?
La riposta dei nostri volontari è stata più che positiva, direi ottima. I donatori disponibili ad effettuare la donazione sono tanti e ci stiamo organizzando in modo scaglionato. In questo momento stiamo cercando una soluzione volta ad aggiungere una apertura straordinaria pomeridiana. Con i Responsabili del Centro Trasfusionale dell'Ospedale "Tatarella" stiamo individuando il giorno.
Dopo la donazione dei volontari il sangue dove viene trasferito?
Dopo la donazione il sangue in parte resta al "Tatarella", in parte viene ripartito nelle strutture ospedaliere limitrofe, in particolar modo Foggia, San Giovanni Rotondo, Manfredonia, San Severo. Tra le strutture ospedaliere c'è massima collaborazione al fine di soddisfare le esigenze a seconda dei gruppi sanguigni richiesti.
Il sangue serve per l'emergenza Coronavirus?
Il sangue è indispensabile per fronteggiare altre emergenze. Abbiamo malati oncologici, dializzati, donne che hanno subito parto cesareo, vittime di incidenti stradali, talassemici e tante altre emergenze. Al momento non c'è bisogno di sangue per la terapia intensiva per i positivi al COVID-19. Si presume che servirà del plasma e, per questa emergenza, ci stiamo organizzando con le strutture ospedaliere, lo staff del Centro Trasfusionale e la Direzione Sanitaria.
Quanti donatori ogni giorno si recano per la trasfusione?
I donatori in programma sono tanti. Ogni giorno riusciamo ad effettuare dalle 10 alle 12 trasfusioni. Considerate che il Centro Trasfusionale effettua il servizio dalle ore 08:30 alle ore 11:00. Purtroppo alcuni donatori sono stati rimandati a casa in quanto, per evitare assembramenti, abbiamo ritenuto utile non farli sostare in attesa nel centro trasfusionale. Ieri siamo riusciti ad effettuare 15 trasfusioni. Queste le ragioni che ci hanno indotto ad organizzare l'apertura straordinaria pomeridiana del Centro Trasfusionale. Ringrazio i volontari dell'AVIS Cerignola che, con grande senso di responsabilità, stanno dando il massimo per fronteggiare questo momento di forte emergenza. Son veramente fiero di rappresentare un gruppo dinamico, volenteroso, solidale, sempre pronto e in prima fila. Grazie di vero cuore.