
La moda incontra la scuola: Fabio Mancini porta la sua testimonianza di Vita all’I.C. Don Bosco-Battisti di Cerignola
Un incontro che ha vibrato nelle coscienze e nei cuori degli studenti
Cerignola - domenica 21 dicembre 2025
10.28 Comunicato Stampa
Fabio Mancini, supermodello internazionale, volto iconico della maison Armani, scrittore e promotore del Fabio Mancini European School Project, ha incontrato i ragazzi dell'I.C. Don Bosco-Battisti di Cerignola per un evento di forte impatto educativo e umano.
Nella Sala Teatro "Giustina Specchio", l'autore del libro "108 volte mi perdono" ha saputo intrecciare il mondo scintillante della moda con quello profondo dell'anima, in un dialogo autentico che ha coinvolto e commosso studenti e docenti. Le sue parole, cariche di verità, hanno trasformato una mattinata in un viaggio emotivo, in cui le passerelle internazionali si sono trasformate in metafore di vita, cadute, rinascite e perdono.
Fabio Mancini ha raccontato se stesso senza filtri, dimostrando che la fragilità può diventare forza, che il successo non è solo esteriore e che il perdono — anche verso se stessi — è una conquista che vale cento vittorie. Il suo esempio ha acceso nei ragazzi la scintilla della consapevolezza, portandoli a riflettere sul valore della unicità personale e sul bisogno di autenticità, in un mondo spesso governato dalle apparenze.
In una scuola periferica, ma vibrante di iniziative come l'I.C. Don Bosco-Battisti, la presenza di un personaggio come Mancini ha assunto un valore ancora più potente: ha dimostrato che un sogno può realizzarsi e che le pagine di un libro possono dissetare i bisogni interiori dei giovani. In oltre due ore di incontro, Fabio ha saputo parlare alla parte più fragile e profonda di ognuno, rendendo tutto più possibile, più vicino, più vero.
Ancora una volta, la Dirigente Scolastica dell'I.C Don Bosco-Battisti di Cerignola, prof.ssa Teresa Lapiccirella ha ribadito quanto l'innovazione educativa sia il tratto distintivo dell'Istituto: aprire la scuola a testimonianze vere significa costruire percorsi di senso, coltivare benessere emotivo e stimolare responsabilità sociale in un territorio che ha bisogno di esempi positivi e accessibili.
Un evento che ha lasciato un segno profondo: educare è anche illuminare il cammino dei giovani con la luce di chi ce l'ha fatta, restando umano.
Nella Sala Teatro "Giustina Specchio", l'autore del libro "108 volte mi perdono" ha saputo intrecciare il mondo scintillante della moda con quello profondo dell'anima, in un dialogo autentico che ha coinvolto e commosso studenti e docenti. Le sue parole, cariche di verità, hanno trasformato una mattinata in un viaggio emotivo, in cui le passerelle internazionali si sono trasformate in metafore di vita, cadute, rinascite e perdono.
Fabio Mancini ha raccontato se stesso senza filtri, dimostrando che la fragilità può diventare forza, che il successo non è solo esteriore e che il perdono — anche verso se stessi — è una conquista che vale cento vittorie. Il suo esempio ha acceso nei ragazzi la scintilla della consapevolezza, portandoli a riflettere sul valore della unicità personale e sul bisogno di autenticità, in un mondo spesso governato dalle apparenze.
In una scuola periferica, ma vibrante di iniziative come l'I.C. Don Bosco-Battisti, la presenza di un personaggio come Mancini ha assunto un valore ancora più potente: ha dimostrato che un sogno può realizzarsi e che le pagine di un libro possono dissetare i bisogni interiori dei giovani. In oltre due ore di incontro, Fabio ha saputo parlare alla parte più fragile e profonda di ognuno, rendendo tutto più possibile, più vicino, più vero.
Ancora una volta, la Dirigente Scolastica dell'I.C Don Bosco-Battisti di Cerignola, prof.ssa Teresa Lapiccirella ha ribadito quanto l'innovazione educativa sia il tratto distintivo dell'Istituto: aprire la scuola a testimonianze vere significa costruire percorsi di senso, coltivare benessere emotivo e stimolare responsabilità sociale in un territorio che ha bisogno di esempi positivi e accessibili.
Un evento che ha lasciato un segno profondo: educare è anche illuminare il cammino dei giovani con la luce di chi ce l'ha fatta, restando umano.

.jpg)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Cerignola 






