dott iaculli
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Attualità

La solidarietà è di casa al Circolo Didattico “G. Marconi” di Cerignola: donazioni per ospedale “fantasma” in Kenya

Anche quest’anno la comunità scolastica supporta un progetto del Dott. Antonio Iaculli

"Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore": le parole di Madre Teresa di Calcutta esprimono al meglio ciò che accade al Circolo Didattico "G. Marconi" di Cerignola, dove la solidarietà non è soltanto un principio cui ispirarsi, ma è una realtà che i bambini applicano concretamente nella vita quotidiana e nella routine scolastica.

Per il secondo anno consecutivo la Dirigente Luisa Damato ha voluto supportare un progetto solidale che vede impegnato in prima persona il dott. Antonio Iaculli, medico originario di Cerignola.

La "missione" di quest'anno-dopo quella conclusasi in Tanzania- è quella di far rinascere un vecchio ospedale cattolico a Wamba, un villaggio che si trova nella savana del distretto di Samburu, nel cuore del Kenya. Questa struttura, riaperta da poco tempo dopo circa tre anni, è completamente priva di attrezzature mediche essenziali per salvare vite umane.

E' inoltre necessario rifare i sanitari, i bagni, le cucine e la lavanderia, quasi completamente erosi dall'acqua salata. Sono da acquistare attrezzature medico sanitarie per effettuare esami diagnostici semplici: ecografi, ventilatori polmonari, raggi x, impianto per generare ossigeno e un reparto di degenza riabilitativa. In Africa la mortalità infantile è molto alta proprio per la mancanza di cure sanitarie adeguate.

Rimettere a nuovo questo ospedale consentirebbe di offrire cure mediche di base a circa 500 mila persone che vivono nei dintorni, raggruppate in varie tribù.

"Abbiamo organizzato la raccolta di donazioni a scuola con un salvadanaio in ogni classe a partire dal 1° dicembre. Da questa data è ufficialmente iniziata la nostra gara di solidarietà", ha dichiarato la dott.ssa Damato, presentando il progetto.

"L'anno scorso le famiglie hanno risposto con grande generosità al nostro appello di solidarietà, e sono sicura che lo faranno anche stavolta. I bambini e i genitori possono seguire l'iter dalle donazioni sino all'acquisto di attrezzature e macchinari, attraverso video che ci vengono inviati periodicamente dal dott. Iaculli", ha aggiunto la Dirigente.

A guidare l'impegnativa missione, insieme ai medici volontari, c'è Padre Alessandro Nava-missionario della Consolata- che vive in Africa dal lontano 1978.

Il dott. Antonio Iaculli è nato a San Giovanni Rotondo, ma è vissuto sino a 18 anni a Cerignola. Laureatosi in Medicina e Chirurgia all'Università La Sapienza di Roma, l'anno scorso si è specializzato in Anestesia e Rianimazione al Policlinico "Gemelli". Attualmente lavora presso l'ospedale San Pietro Fatebenefratelli.

"Durante la specializzazione- ha raccontato il dott. Antonio- ho avuto la possibilità di trascorrere nove mesi in Belgio, affinando alcune tecniche anestesiologiche avanzate. Dopo essere tornato, ho partecipato ad una progetto nato in seno alla mia scuola di specializzazione, su richiesta di un Padre missionario, allora stanziato in Tanzania, nella regione di Singida: padre Alessandro Nava. Sono stato lì due mesi, toccando con mano le povertà e l'enorme disagio in cui vivono le persone, la precarietà ed un concetto di vita completamente diverso dal nostro".

L'anno scorso la Scuola Marconi è riuscita a raccogliere 4 mila euro da donare al progetto in Tanzania. Un risultato straordinario, ottenuto attraverso una raccolta fondi scolastica tra docenti, famiglie e personale scolastico. Il progetto è stato promosso e diffuso anche attraverso un sito e i profili social, in modo che vi fosse massima trasparenza per chi donava e voleva avere informazioni circa gli acquisti effettuati.

"Insieme a due colleghi abbiamo di recente creato una cooperativa, con la quale vogliamo avviare una serie di iniziative di cooperazione internazionale. Non nascondo che in questo percorso abbiamo incontrato anche tante porte chiuse, ma lo avevamo messo in conto. Credo che la mia, nata inizialmente come esperienza internazionale, sia diventata una vera e propria missione.

Che si tratti di una missione lo si percepisce chiaramente quando si è in Africa. Quando io e i miei colleghi ci siamo resi conto di quello che c'è e della situazione critica che esiste a livello medico e non solo, abbiamo totalmente messo in discussione il nostro modo di intendere la medicina. In qualche modo abbiamo ricominciato da zero, perché in questi luoghi manca qualsiasi attrezzatura sanitaria, anche la più elementare. A noi farebbe piacere che anche altre scuole di Cerignola si uniscano al progetto per l'ospedale di Wamba perché è importante che i bambini sappiano che esistono realtà meno fortunate rispetto alla nostra, e che comunque ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare la popolazione africana", ha concluso il dott. Iaculli.

L'Africa non è mia stata così vicina, grazie a chi -credendoci con tutto se stesso- alimenta il desiderio e la speranza di cambiare e migliorare le cose.
  • Scuola G. Marconi
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