Al Mercadante la storia in scena con La battaglia di Cerignola
Successo di pubblico per la prima dell'opera musicale di Berteramo e Guercia
Cerignola - domenica 23 aprile 2023
10.08
Un po' Notre Dame e un po' Promessi Sposi. La prima dell'opera musicale La battaglia di Cerignola che ieri sera ha concluso la stagione teatrale del Teatro Mercadante, ha sfruttato uno dei meccanismi classici del melodramma per raccontare lo scontro tra gli spagnoli guidati da El Gran Capitán Consalvo da Cordova e i francesi comandati dal Duca di Nemours Luigi d'Armagnac, avvenuto a Cerignola il 28 aprile del 1503, una storia d'amore tormentato incorniciata da un evento storico importante.
Nel caso specifico, due contadini Zelindo (Vincenzo Guercia) e Coldimiro (Michele Moccia) si trovano costretti a difendere l'onore delle loro donne, Cleofelia (Michela Larovere) e Despina (Alessandra Di Girolamo), oltraggiate dai soldati francesi mentre tra questi e gli spagnoli sta per scoppiare una battaglia decisiva per il controllo della Capitanata.
La Battaglia di Cerignola è però anche una storia di riscatto sociale a tema religioso. Il popolo contadino di Cerignola che aspira all'emancipazione si schiera con i liberatori spagnoli, invocando però l'aiuto del divino e precisamente della Madonna di Ripalta, protettrice della città. Un prequel di quelle che sarebbero state le lotte contadine degli anni Venti di Giuseppe Di Vittorio, guarda caso anche lui impegnato contro avversari francesi, i latifondisti La Rochefoucauld.
Il musical è un'opera multimediale che parla cerignolano anche nella sua realizzazione, fortemente incoraggiata dall'amministrazione comunale e dall'assessore alla cultura Rossella Bruno. La regia e le musiche originali sono di Vito Berteramo, Vincenzo Guercia è autore delle musiche e aiuto regista e Francesco Dicorcia ha curato le video animazioni che hanno fatto da scenografia virtuale.
La vicenda della Battaglia di Cerignola forse è poco nota anche ai cerignolani stessi. Se fosse un film di Sergio Leone si sarebbe intitolato Per un pugno di pecore. Lo scontro tra francesi e spagnoli nacque per la contesa della Capitanata o meglio delle tasse salate che gli abruzzesi pagavano per pascolare le greggi nei mesi più freddi. Cerignola fu il luogo dove avvenne la resa dei conti che si concluse a favore degli spagnoli (in città c'è un quartiere che si chiama Tomba dei Galli) che si assicurarono così il dominio sul Regno di Napoli.
Nel corso degli anni la Battaglia di Cerignola è stata anche oggetto di rievocazioni storiche, come quella organizzata negli anni Novanta dal compianto assessore alla cultura Rossella Rinaldi. In città se ne parla di sfuggita quando si nomina Andrea Cicchetto, il ciabattino cerignolano protagonista di una vicenda di avidità e redenzione collegata alla battaglia, ma questa è un'altra storia e forse un altro musical.
Nel caso specifico, due contadini Zelindo (Vincenzo Guercia) e Coldimiro (Michele Moccia) si trovano costretti a difendere l'onore delle loro donne, Cleofelia (Michela Larovere) e Despina (Alessandra Di Girolamo), oltraggiate dai soldati francesi mentre tra questi e gli spagnoli sta per scoppiare una battaglia decisiva per il controllo della Capitanata.
La Battaglia di Cerignola è però anche una storia di riscatto sociale a tema religioso. Il popolo contadino di Cerignola che aspira all'emancipazione si schiera con i liberatori spagnoli, invocando però l'aiuto del divino e precisamente della Madonna di Ripalta, protettrice della città. Un prequel di quelle che sarebbero state le lotte contadine degli anni Venti di Giuseppe Di Vittorio, guarda caso anche lui impegnato contro avversari francesi, i latifondisti La Rochefoucauld.
Il musical è un'opera multimediale che parla cerignolano anche nella sua realizzazione, fortemente incoraggiata dall'amministrazione comunale e dall'assessore alla cultura Rossella Bruno. La regia e le musiche originali sono di Vito Berteramo, Vincenzo Guercia è autore delle musiche e aiuto regista e Francesco Dicorcia ha curato le video animazioni che hanno fatto da scenografia virtuale.
La vicenda della Battaglia di Cerignola forse è poco nota anche ai cerignolani stessi. Se fosse un film di Sergio Leone si sarebbe intitolato Per un pugno di pecore. Lo scontro tra francesi e spagnoli nacque per la contesa della Capitanata o meglio delle tasse salate che gli abruzzesi pagavano per pascolare le greggi nei mesi più freddi. Cerignola fu il luogo dove avvenne la resa dei conti che si concluse a favore degli spagnoli (in città c'è un quartiere che si chiama Tomba dei Galli) che si assicurarono così il dominio sul Regno di Napoli.
Nel corso degli anni la Battaglia di Cerignola è stata anche oggetto di rievocazioni storiche, come quella organizzata negli anni Novanta dal compianto assessore alla cultura Rossella Rinaldi. In città se ne parla di sfuggita quando si nomina Andrea Cicchetto, il ciabattino cerignolano protagonista di una vicenda di avidità e redenzione collegata alla battaglia, ma questa è un'altra storia e forse un altro musical.