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Cronaca
Le Fiamme Gialle sequestrano articoli contraffatti a Cerignola e in provincia
Complessivamente sono 48 gli interventi eseguiti sia in esercizi commerciali che nelle aree mercatali
Cerignola - sabato 6 settembre 2025
8.59 Comunicato Stampa
Il Comando Provinciale di Foggia ha disposto nei mesi estivi mirati interventi di prevenzione e repressione della contraffazione, dell'abusivismo commerciale e delle correlate forme di illegalità.
Nell'ambito di mirati interventi di prevenzione e repressione della contraffazione, dell'abusivismo commerciale e delle altre correlate forme di illegalità disposti dal Comando Provinciale di Foggia nei mesi estivi, in concomitanza con l'incremento dei flussi turistici, le Fiamme Gialle Daune hanno sequestrato circa 3.400 capi di abbigliamento, pelletteria, calzature e occhiali recanti marchi contraffatti ovvero attestanti falsa indicazione "made in Italy", oltre a 35.000 articoli di bigiotteria e per il mare non in regola con l'obbligo della marcatura "CE".
Sono 48 in totale gli interventi eseguiti, che hanno interessato sia esercizi commerciali sia la vendita in forma ambulante operata in tutta la provincia e, principalmente, nelle aree mercatali di Foggia, Cerignola, San Severo e Lucera, nonché i maggiori centri turistici (tra i quali Vieste, Rodi Garganico, Lesina e Poggio Imperiale), grazie ai quali sono stati individuati e segnalati per violazioni amministrative e ipotesi di responsabilità penale 40 responsabili.
L'attività investigativa si è sviluppata attraverso un'attenta ricognizione delle aree di vendita e la successiva verifica della merce esposta e stoccata. Gli articoli sequestrati, se immessi sul mercato, avrebbero arrecato un serio danno alla concorrenza leale tra gli operatori dei settori interessati e messo a rischio i diritti di proprietà industriale, esponendo i consumatori a possibili pericoli per la salute derivanti dall'acquisto di prodotti non conformi agli standard di sicurezza richiesti a livello mondiale.
Il costante impegno delle Fiamme Gialle mira a proteggere il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi ai rigorosi standard di sicurezza imposti dalla normativa europea e nazionale, nell'ottica di garantire agli imprenditori onesti una condizione di leale concorrenza e ai consumatori la tutela della propria salute.
La contraffazione è, infatti, un moltiplicatore di illegalità: alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell'evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata e contribuisce a determinare significative perdite di gettito fiscale. Sono tutti fattori che si traducono in una diminuzione della crescita del Paese e in una riduzione dei servizi pubblici per i cittadini.
Allo stato, la posizione dei soggetti segnalati all'Autorità Giudiziaria si riferisce esclusivamente alla fase relativa alla valutazione dei presupposti per l'eventuale avvio delle indagini, per cui la stessa deve intendersi priva di responsabilità sino alla eventuale sentenza di condanna definitiva pronunciata da giudice terzo e imparziale all'esito del giudizio che si svolgerà nel contraddittorio con la difesa.
Nell'ambito di mirati interventi di prevenzione e repressione della contraffazione, dell'abusivismo commerciale e delle altre correlate forme di illegalità disposti dal Comando Provinciale di Foggia nei mesi estivi, in concomitanza con l'incremento dei flussi turistici, le Fiamme Gialle Daune hanno sequestrato circa 3.400 capi di abbigliamento, pelletteria, calzature e occhiali recanti marchi contraffatti ovvero attestanti falsa indicazione "made in Italy", oltre a 35.000 articoli di bigiotteria e per il mare non in regola con l'obbligo della marcatura "CE".
Sono 48 in totale gli interventi eseguiti, che hanno interessato sia esercizi commerciali sia la vendita in forma ambulante operata in tutta la provincia e, principalmente, nelle aree mercatali di Foggia, Cerignola, San Severo e Lucera, nonché i maggiori centri turistici (tra i quali Vieste, Rodi Garganico, Lesina e Poggio Imperiale), grazie ai quali sono stati individuati e segnalati per violazioni amministrative e ipotesi di responsabilità penale 40 responsabili.
L'attività investigativa si è sviluppata attraverso un'attenta ricognizione delle aree di vendita e la successiva verifica della merce esposta e stoccata. Gli articoli sequestrati, se immessi sul mercato, avrebbero arrecato un serio danno alla concorrenza leale tra gli operatori dei settori interessati e messo a rischio i diritti di proprietà industriale, esponendo i consumatori a possibili pericoli per la salute derivanti dall'acquisto di prodotti non conformi agli standard di sicurezza richiesti a livello mondiale.
Il costante impegno delle Fiamme Gialle mira a proteggere il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi ai rigorosi standard di sicurezza imposti dalla normativa europea e nazionale, nell'ottica di garantire agli imprenditori onesti una condizione di leale concorrenza e ai consumatori la tutela della propria salute.
La contraffazione è, infatti, un moltiplicatore di illegalità: alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell'evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata e contribuisce a determinare significative perdite di gettito fiscale. Sono tutti fattori che si traducono in una diminuzione della crescita del Paese e in una riduzione dei servizi pubblici per i cittadini.
Allo stato, la posizione dei soggetti segnalati all'Autorità Giudiziaria si riferisce esclusivamente alla fase relativa alla valutazione dei presupposti per l'eventuale avvio delle indagini, per cui la stessa deve intendersi priva di responsabilità sino alla eventuale sentenza di condanna definitiva pronunciata da giudice terzo e imparziale all'esito del giudizio che si svolgerà nel contraddittorio con la difesa.