
Sport
No alla C, l’Audace Cerignola annuncia il ricorso
L'Audace Cerignola non conclude qui il suo percorso ed annuncia ricorso alla sezione speciale del Collegio di Garanzia del CONI
Cerignola - venerdì 12 luglio 2019
17.31
L'Audace Cerignola annuncia immediatamente il ricorso alla sezione speciale del Collegio di Garanzia del CONI. Un annuncio forte e chiaro a pochissime ore dalla decisione di non accettare la domanda di ripescaggio in serie C presentata dall'Audace Cerignola.
Si legge sulla pagina Facebook dell'Audace Cerignola "Da parte nostra vi è stato il massimo impegno affinché si potesse conseguire l'obiettivo, sul campo e fuori dal campo. Terminati i play-off e stilata dagli organi competenti la graduatoria che ci vedeva in prima posizione (considerata la mancata domanda del Matelica) ci siamo subito prodigati al fine di assicurare le importanti garanzie economiche previste. Richieste soddisfatte e domanda presentata (unitamente alla documentazione prevista dal relativo comunicato ufficiale) nei tempi prefissati e con, addirittura, un giorno d'anticipo".
Piuttosto pesanti le parole utilizzate contro il no al ripescaggio espresso poche ore fa, un no che abbatte sogni e speranze ma, soprattutto, il verdetto di gioco, le vittorie sul campo, ciò che è successo durante un campionato in cui l'Audace Cerignola ha dato il cuore e sacrificato l'anima, un no che castiga una intera città e rende a dir poco ridicolo il futuro campionato di serie C che si giocherà a 59 squadre obbligando ai riposi settimanali. Un no al quale occorre opporsi e l'Audace lo farà come annunciato nel comunicato stampa.
"La decisione odierna penalizza oltremodo la nostra società, annullando il verdetto del campo (vittoria play-off) e la conseguente graduatoria ripescaggi, ed infrangendo i sogni di un'intera città che mai ha assaporato la nuova Serie C, il calcio professionistico!
L'Audace Cerignola non conclude qui il suo percorso ed annuncia, al fine di far valere le proprie istanze, ricorso alla sezione speciale del Collegio di Garanzia del CONI sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, così come previsto dalle normative vigenti. Da sempre siamo impegnati nella realizzazione di un progetto serio, sano, pulito, ambizioso e vogliamo continuare a farlo, con i nostri tifosi, la nostra gente, chi ci testimonia affetto da tutto il mondo, più forti di prima, confidando che la decisione possa essere sovvertita".
Si legge sulla pagina Facebook dell'Audace Cerignola "Da parte nostra vi è stato il massimo impegno affinché si potesse conseguire l'obiettivo, sul campo e fuori dal campo. Terminati i play-off e stilata dagli organi competenti la graduatoria che ci vedeva in prima posizione (considerata la mancata domanda del Matelica) ci siamo subito prodigati al fine di assicurare le importanti garanzie economiche previste. Richieste soddisfatte e domanda presentata (unitamente alla documentazione prevista dal relativo comunicato ufficiale) nei tempi prefissati e con, addirittura, un giorno d'anticipo".
Piuttosto pesanti le parole utilizzate contro il no al ripescaggio espresso poche ore fa, un no che abbatte sogni e speranze ma, soprattutto, il verdetto di gioco, le vittorie sul campo, ciò che è successo durante un campionato in cui l'Audace Cerignola ha dato il cuore e sacrificato l'anima, un no che castiga una intera città e rende a dir poco ridicolo il futuro campionato di serie C che si giocherà a 59 squadre obbligando ai riposi settimanali. Un no al quale occorre opporsi e l'Audace lo farà come annunciato nel comunicato stampa.
"La decisione odierna penalizza oltremodo la nostra società, annullando il verdetto del campo (vittoria play-off) e la conseguente graduatoria ripescaggi, ed infrangendo i sogni di un'intera città che mai ha assaporato la nuova Serie C, il calcio professionistico!
L'Audace Cerignola non conclude qui il suo percorso ed annuncia, al fine di far valere le proprie istanze, ricorso alla sezione speciale del Collegio di Garanzia del CONI sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, così come previsto dalle normative vigenti. Da sempre siamo impegnati nella realizzazione di un progetto serio, sano, pulito, ambizioso e vogliamo continuare a farlo, con i nostri tifosi, la nostra gente, chi ci testimonia affetto da tutto il mondo, più forti di prima, confidando che la decisione possa essere sovvertita".