
Vita di città
Nuovo cestino divelto via Falcone a Cerignola, l’assessore Sforza: “Gesto di pura e semplice inciviltà”
Sui social lo sdegno per simili atti, ma anche la certezza che non bisogna arrendersi
Cerignola - sabato 23 agosto 2025
13.56
In questi giorni si stanno svolgendo, in varie zone della città, lavori di manutenzione e installazione di nuovi cestini e arredi urbani. Purtroppo, però, vandali ed incivili sono sempre in agguato. Il loro piano diabolico di distruggere tutto ciò che di bello viene realizzato in città prosegue nell'impunità assoluta.
Sui social l'Assessore all'Ambiente Vincenzo Sforza riporta ogni giorno nei dettagli gli interventi e i lavori di ripristino degli arredi urbani e di abbellimento della città. Lo fa con l'impegno e la dedizione di chi crede che qualcosa possa effettivamente cambiare.
Stavolta, però, il tono del suo post è pieno di sdegno e rammarico. La lotta contro il vandalismo e l'inciviltà in città è sfiancante, a volte anche frustrante, ma una cosa è certa: non ci si può arrendere o voltare dall'altra parte.
"Questa foto, scattata stamattina, mostra il risultato di un gesto di pura e semplice inciviltà. Un cestino, installato solo due giorni fa in via Falcone, è stato preso a calci, divelto e lasciato a terra in questo stato.
Questo episodio mi ha riportato alla mente una conversazione avuta qualche giorno fa in Comune.
Una signora, con un misto di disillusione e rassegnazione, mi ha chiesto: "Assessore, ma perché mettere cestini e panchine nuove? Tanto i ragazzi, con tutta la rabbia che hanno, li distruggeranno e li vandalizzeranno in poco tempo."
Le sue parole, in un certo senso, nascono da una tristezza comprensibile. Ma la risposta che diedi allora, e che ribadisco oggi, è che non possiamo arrenderci.
Le istituzioni hanno un dovere preciso: provarci, sempre. Il nostro compito non è limitarci ad accettare il degrado, ma difendere e tutelare la maggioranza di cittadini che, invece, cerca ogni giorno di vivere in maniera civile, pulita e decente.
Non possiamo permettere che la violenza e la rabbia repressa di pochi abbiano la meglio sul desiderio di una città migliore per tutti.
Continueremo a installare cestini, a curare il verde pubblico e a investire nel nostro patrimonio, perché il decoro urbano è un diritto e non un privilegio.
A chi vandalizza dico che non ci fermeranno. A chi, come la signora, crede che sia tutto inutile, dico di non perdere la speranza. La città è nostra, e insieme dobbiamo difenderla", le parole di Sforza.
Sui social l'Assessore all'Ambiente Vincenzo Sforza riporta ogni giorno nei dettagli gli interventi e i lavori di ripristino degli arredi urbani e di abbellimento della città. Lo fa con l'impegno e la dedizione di chi crede che qualcosa possa effettivamente cambiare.
Stavolta, però, il tono del suo post è pieno di sdegno e rammarico. La lotta contro il vandalismo e l'inciviltà in città è sfiancante, a volte anche frustrante, ma una cosa è certa: non ci si può arrendere o voltare dall'altra parte.
"Questa foto, scattata stamattina, mostra il risultato di un gesto di pura e semplice inciviltà. Un cestino, installato solo due giorni fa in via Falcone, è stato preso a calci, divelto e lasciato a terra in questo stato.
Questo episodio mi ha riportato alla mente una conversazione avuta qualche giorno fa in Comune.
Una signora, con un misto di disillusione e rassegnazione, mi ha chiesto: "Assessore, ma perché mettere cestini e panchine nuove? Tanto i ragazzi, con tutta la rabbia che hanno, li distruggeranno e li vandalizzeranno in poco tempo."
Le sue parole, in un certo senso, nascono da una tristezza comprensibile. Ma la risposta che diedi allora, e che ribadisco oggi, è che non possiamo arrenderci.
Le istituzioni hanno un dovere preciso: provarci, sempre. Il nostro compito non è limitarci ad accettare il degrado, ma difendere e tutelare la maggioranza di cittadini che, invece, cerca ogni giorno di vivere in maniera civile, pulita e decente.
Non possiamo permettere che la violenza e la rabbia repressa di pochi abbiano la meglio sul desiderio di una città migliore per tutti.
Continueremo a installare cestini, a curare il verde pubblico e a investire nel nostro patrimonio, perché il decoro urbano è un diritto e non un privilegio.
A chi vandalizza dico che non ci fermeranno. A chi, come la signora, crede che sia tutto inutile, dico di non perdere la speranza. La città è nostra, e insieme dobbiamo difenderla", le parole di Sforza.