
Ospedale Tatarella, Joseph Splendido (Lega): «Basta a essere un fantasma»
Per il consigliere regionale occorrono concorsi e assunzioni mirate
Cerignola - mercoledì 24 settembre 2025
12.42
L'ospedale G. Tatarella di Cerignola è stato al centro di una recente riflessione di Joseph Splendido, consigliere regionale della Lega, vicecoordinatore regionale e coordinatore provinciale per la Capitanata. Osserva come sia necessaria una programmazione sanitaria efficace che possa fissare missioni e obiettivi per rendere il nosocomio un presidio attivo sul territorio e non soltanto un «fantasma». Occorrono, peraltro, nuovi concorsi e assunzioni mirate.
Di seguito la nota completa del consigliere Splendido.
«L'ospedale "G. Tatarella" di Cerignola è una struttura al servizio di una grande città e di un intero comprensorio, ma oggi molti lo definiscono un ospedale fantasma. Camere vuote, reparti in sofferenza e una carenza di medici che pesa come un macigno su chi ha diritto a cure immediate ed efficienti.
Eppure, nonostante le enormi difficoltà, qui operano professionisti straordinari che con dedizione e sacrificio sopperiscono alle mancanze: dal pronto soccorso all'ortopedia, fino alla chirurgia e alle sale operatorie che avrebbero bisogno di un rafforzamento concreto.
Un ringraziamento particolare va al dottor Bisceglia, che ogni giorno fa l'impossibile per non lasciare soli i pazienti. Il problema, però, non si risolve affidandosi solo al senso di responsabilità dei singoli: servono concorsi veri, assunzioni mirate e una programmazione sanitaria all'altezza.
In questa direzione va la scelta della Lega di abolire il numero chiuso a Medicina, una misura di buon senso che guarda al futuro: senza più barriere artificiali, possiamo garantire più medici e più risposte ai cittadini.
Il Tatarella non deve essere il simbolo dell'abbandono, ma della rinascita della sanità in Capitanata».
Di seguito la nota completa del consigliere Splendido.
«L'ospedale "G. Tatarella" di Cerignola è una struttura al servizio di una grande città e di un intero comprensorio, ma oggi molti lo definiscono un ospedale fantasma. Camere vuote, reparti in sofferenza e una carenza di medici che pesa come un macigno su chi ha diritto a cure immediate ed efficienti.
Eppure, nonostante le enormi difficoltà, qui operano professionisti straordinari che con dedizione e sacrificio sopperiscono alle mancanze: dal pronto soccorso all'ortopedia, fino alla chirurgia e alle sale operatorie che avrebbero bisogno di un rafforzamento concreto.
Un ringraziamento particolare va al dottor Bisceglia, che ogni giorno fa l'impossibile per non lasciare soli i pazienti. Il problema, però, non si risolve affidandosi solo al senso di responsabilità dei singoli: servono concorsi veri, assunzioni mirate e una programmazione sanitaria all'altezza.
In questa direzione va la scelta della Lega di abolire il numero chiuso a Medicina, una misura di buon senso che guarda al futuro: senza più barriere artificiali, possiamo garantire più medici e più risposte ai cittadini.
Il Tatarella non deve essere il simbolo dell'abbandono, ma della rinascita della sanità in Capitanata».