PD Cerignola al 30% nelle elezioni europee
Uno dei risultati più alti nella storia del Partito: Antonio Decaro il più votato in città
Cerignola - lunedì 10 giugno 2024
13.48 Comunicato Stampa
All'indomani delle elezioni europee il PD sezione di Cerignola commenta con entusiasmo i risultati ottenuti.
"Nella nostra città il PD segna un consenso pari al 30,4%, cioè 3045 voti.
Il risultato percentuale più alto rispetto ai grandi comuni della provincia di Foggia e tra i più alti nei grandi comuni del sud.
Antonio Decaro, il candidato di punta del PD, è primo a Cerignola con 2254 preferenze, segue Meloni con 1685 preferenze. Nella lista PD seconda Lucia Annunziata con 747 e Pina Picierno con 351 voti.
Quello del PD di Cerignola è un risultato straordinario, se si pensa che alle Europee del 2019, con una affluenza più alta, il Partito Democratico aveva preso il 19% e 2594 voti. Quindi oggi, pur scendendo il numero dei votanti, il PD di Cerignola è cresciuto di circa 500 preferenze e circa 11 punti percentuali.
Anche rispetto alle elezioni politiche del 2022 il PD aumenta la sua cifra: all'epoca registrò 2334 consensi pari al 12,81%.
Ma, probabilmente, la vittoria più importante è data dall'insieme delle forze progressiste: sommando Fratelli di Italia, la Lega e Forza Italia – che oggi governano l'Italia e ambiscono ad amministrare Cerignola – le forze di destra arrivano al 43%.
La sola somma delle forze progressiste – che oggi amministrano Cerignola – data dal PD e dal M5S da il 47%. Se si aggiungono anche le altre forze di sinistra come AVS si supera ampiamente la soglia del 50%.
Pur considerando un contesto di grande astensione, vero problema di tutta la politica cerignolana e in generale di tutto il sud, Cerignola si conferma città di sinistra e progressista.
Un grazie particolare a tutti gli iscritti, ai dirigenti e ai simpatizzanti del partito. Un grazie forte a tutte le forze civiche che hanno voluto dare una mano, votando per Decaro e per il PD. Mentre a destra si contendevano la leadership locale in una guerra fratricida e perdono come dei pernacchi (ma su questo ci torneremo, eccome se ci torneremo!), la sinistra ha marciato divisa e ha colpito unita, con una grande prova di maturità della sua classe dirigente".
"Nella nostra città il PD segna un consenso pari al 30,4%, cioè 3045 voti.
Il risultato percentuale più alto rispetto ai grandi comuni della provincia di Foggia e tra i più alti nei grandi comuni del sud.
Antonio Decaro, il candidato di punta del PD, è primo a Cerignola con 2254 preferenze, segue Meloni con 1685 preferenze. Nella lista PD seconda Lucia Annunziata con 747 e Pina Picierno con 351 voti.
Quello del PD di Cerignola è un risultato straordinario, se si pensa che alle Europee del 2019, con una affluenza più alta, il Partito Democratico aveva preso il 19% e 2594 voti. Quindi oggi, pur scendendo il numero dei votanti, il PD di Cerignola è cresciuto di circa 500 preferenze e circa 11 punti percentuali.
Anche rispetto alle elezioni politiche del 2022 il PD aumenta la sua cifra: all'epoca registrò 2334 consensi pari al 12,81%.
Ma, probabilmente, la vittoria più importante è data dall'insieme delle forze progressiste: sommando Fratelli di Italia, la Lega e Forza Italia – che oggi governano l'Italia e ambiscono ad amministrare Cerignola – le forze di destra arrivano al 43%.
La sola somma delle forze progressiste – che oggi amministrano Cerignola – data dal PD e dal M5S da il 47%. Se si aggiungono anche le altre forze di sinistra come AVS si supera ampiamente la soglia del 50%.
Pur considerando un contesto di grande astensione, vero problema di tutta la politica cerignolana e in generale di tutto il sud, Cerignola si conferma città di sinistra e progressista.
Un grazie particolare a tutti gli iscritti, ai dirigenti e ai simpatizzanti del partito. Un grazie forte a tutte le forze civiche che hanno voluto dare una mano, votando per Decaro e per il PD. Mentre a destra si contendevano la leadership locale in una guerra fratricida e perdono come dei pernacchi (ma su questo ci torneremo, eccome se ci torneremo!), la sinistra ha marciato divisa e ha colpito unita, con una grande prova di maturità della sua classe dirigente".