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Territorio
Piano delle Fosse e tratturo regio di Cerignola, presentato il progetto di riqualificazione
L'assessore Giannotti: “Interventi di rigenerazione urbana che cambieranno il volto di quella zona della città”
Cerignola - lunedì 16 giugno 2025
13.54 Comunicato Stampa
L'assessore all'Urbanistica del Comune di Cerignola Luciano Giannotti e l'architetto Gianluca Andreassi hanno incontrato la cittadinanza e il mondo associativo a Palazzo Fornari per presentare una proposta progettuale per la realizzazione di infrastrutture verdi. L'elaborato, nelle scorse ore, è stato inviato agli uffici della Regione Puglia che valuterà lo stanziamento dei fondi. Gli obiettivi dichiarati dell'amministrazione comunale sono il recupero del Tratturo Regio e gli interventi di riqualificazione del Piano delle Fosse.
Il progetto non riguarda un singolo pezzetto di città, ma prevede interventi su un'area di oltre 2 chilometri, che va dal murale di Di Vittorio allo stadio Monterisi e che ingloba il Piano delle Fosse, via Consolare e viale di Ponente. Ci saranno, quindi, tanti micro-cantieri per creare un sistema continuo e omogeneo. Nel merito, si lavorerà per togliere cemento – soprattutto da Piano San Rocco – e asfalto e aggiungere aree verdi composte da alberi e aiuole, ma anche per ridisegnare l'architettura delle strade mantenendo l'attuale larghezza della carreggiata e il numero dei posti di parcheggio.
La proposta, dunque, si concentra sull'incremento della copertura a verde finalizzato alla riduzione delle superfici impermeabili, sulla creazione di sistemi verdi e sulla riqualificazione, in chiave ecologica, dei sistemi tratturali storici e degli elementi identitari delle aree destinate alla transumanza. Importante poi sarà concepire un modello di gestione dello spazio recuperato e di governance che saranno costruiti nel tempo, in un percorso che richiama i contenuti del Piano urbanistico generale (Pug). Da evidenziare, inoltre, che il progetto integra diverse componenti: storico-culturali, paesaggistiche, ambientali ed ecologiche.
"Il Piano delle Fosse necessita di una riqualificazione per essere più fruibile e decoroso dal punto di vista urbano. Tra i vari avvisi pubblici, quello a cui partecipiamo è veramente adatto per operare su un bene culturale di questo spessore. Infatti, va a incentivare delle progettazioni che, unitamente al recupero del Tratturo Regio, implementa delle infrastrutture verdi. Quindi, lavoreremo su due fronti: ci saranno interventi su delle aree antiche, ma anche di rigenerazione urbana che cambieranno il volto di quella zona della città. Questa progettualità, poi, si innesta con un altro possibile intervento sempre sul Tratturo Regio, nel tratto che va dallo stadio Monterisi verso via Foggia", ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Luciano Giannotti.
"Il Piano delle Fosse è l'esempio più interessante del rapporto che da diversi secoli unisce città e campagna. L'asse tratturale invece potrebbe diventare un'infrastruttura verde importante, mentre oggi è spesso incompiuto o utilizzato impropriamente. È un tentativo ambizioso e sarà utile attuare delle scelte di ricamo intervenendo su un tessuto urbano già esistente", le parole del progettista incaricato, l'architetto Gianluca Andreassi.
Il progetto non riguarda un singolo pezzetto di città, ma prevede interventi su un'area di oltre 2 chilometri, che va dal murale di Di Vittorio allo stadio Monterisi e che ingloba il Piano delle Fosse, via Consolare e viale di Ponente. Ci saranno, quindi, tanti micro-cantieri per creare un sistema continuo e omogeneo. Nel merito, si lavorerà per togliere cemento – soprattutto da Piano San Rocco – e asfalto e aggiungere aree verdi composte da alberi e aiuole, ma anche per ridisegnare l'architettura delle strade mantenendo l'attuale larghezza della carreggiata e il numero dei posti di parcheggio.
La proposta, dunque, si concentra sull'incremento della copertura a verde finalizzato alla riduzione delle superfici impermeabili, sulla creazione di sistemi verdi e sulla riqualificazione, in chiave ecologica, dei sistemi tratturali storici e degli elementi identitari delle aree destinate alla transumanza. Importante poi sarà concepire un modello di gestione dello spazio recuperato e di governance che saranno costruiti nel tempo, in un percorso che richiama i contenuti del Piano urbanistico generale (Pug). Da evidenziare, inoltre, che il progetto integra diverse componenti: storico-culturali, paesaggistiche, ambientali ed ecologiche.
"Il Piano delle Fosse necessita di una riqualificazione per essere più fruibile e decoroso dal punto di vista urbano. Tra i vari avvisi pubblici, quello a cui partecipiamo è veramente adatto per operare su un bene culturale di questo spessore. Infatti, va a incentivare delle progettazioni che, unitamente al recupero del Tratturo Regio, implementa delle infrastrutture verdi. Quindi, lavoreremo su due fronti: ci saranno interventi su delle aree antiche, ma anche di rigenerazione urbana che cambieranno il volto di quella zona della città. Questa progettualità, poi, si innesta con un altro possibile intervento sempre sul Tratturo Regio, nel tratto che va dallo stadio Monterisi verso via Foggia", ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Luciano Giannotti.
"Il Piano delle Fosse è l'esempio più interessante del rapporto che da diversi secoli unisce città e campagna. L'asse tratturale invece potrebbe diventare un'infrastruttura verde importante, mentre oggi è spesso incompiuto o utilizzato impropriamente. È un tentativo ambizioso e sarà utile attuare delle scelte di ricamo intervenendo su un tessuto urbano già esistente", le parole del progettista incaricato, l'architetto Gianluca Andreassi.