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Pista ciclabile a Cerignola: l’Associazione Commercianti segnala dubbi, domande e scarsa partecipazione delle associazioni
Le considerazioni nascono dall’analisi delle varianti del progetto, ricevute lo scorso 4 Luglio
Cerignola - lunedì 11 agosto 2025
13.45 Comunicato Stampa
La questione della pista ciclabile a Cerignola sta a cuore in particolar modo alle associazioni locali di commercianti, che si fanno portavoce delle esigenze della categoria, già vessata dalla crisi economica e dalla desertificazione commerciale cittadina.
Nello specifico, riportiamo qui di seguito una nota stampa a firma di Cesare Azzollino, Presidente dell'Associazione Commercianti Cerignola, in rappresentanza degli esercenti di attività commerciali aderenti.
"Dopo aver attentamente analizzato le varianti del progetto della pista ciclabile ricevute lo scorso 4 luglio, come associazione abbiamo riscontrato diversi punti critici che, a nostro avviso, meritano un approfondimento e un confronto reale con la cittadinanza e le categorie interessate.
Dal progetto emerge che:
• La pista ciclabile sarà a monocorsia, separata dalla carreggiata da un cordolo delimitante.
• Sono previsti più attraversamenti rispetto al progetto originario.
• Non si evince chiaramente la disposizione dei parcheggi sul lato opposto, né quanti posti auto saranno realmente disponibili.
Le nostre perplessità principali:
1. Più attraversamenti = meno parcheggi. Con ogni attraversamento si riducono ulteriormente i posti auto, soprattutto sul lato opposto alla pista.
2. Parcheggi poco chiari. La variante non specifica quanti stalli saranno garantiti sul lato opposto, creando incertezza per commercianti e residenti.
3. Monocorsia poco funzionale. Il precedente progetto prevedeva due corsie (andata e ritorno) e aveva una logica più funzionale; oggi ci ritroviamo con una sola corsia, senza capire il senso di mantenere un cordolo fisso invece di soluzioni meno invasive come gli "occhi di gatto".
Un progetto nato per i marciapiedi, ma…
Ricordiamo che l'origine dell'opera era il rifacimento dei marciapiedi, ma il risultato rischia di non portare benefici né ai cittadini, né ai ciclisti, né ai commercianti. Il problema parcheggi, anziché essere risolto, sembra peggiorato.
Il nodo della partecipazione mancata
Dopo il consiglio comunale monotematico, si era parlato di creare un tavolo tecnico con le associazioni di categoria per studiare insieme eventuali modifiche. Ad oggi, però, constatiamo con rammarico che la variante è stata elaborata senza alcun coinvolgimento delle associazioni, segno di una chiusura da parte dell'amministrazione.
Il precedente dell'assessore Merra
Infine, non possiamo non ricordare come l'attuale assessore Merra, quando era consigliere e in maggioranza, espresse chiaramente il proprio disaccordo sul progetto della pista ciclabile. Oggi, da assessore, ci saremmo aspettati un approccio diverso, più aperto e concreto, per evitare di rivivere gli stessi errori del passato.
Conclusione
La nostra non è una battaglia contro la mobilità sostenibile, ma la richiesta di un progetto che sia davvero funzionale, condiviso e rispettoso delle esigenze di tutti: cittadini, ciclisti, commercianti e residenti. Una pista ciclabile pensata male non è un passo avanti, ma un'occasione persa".
Nello specifico, riportiamo qui di seguito una nota stampa a firma di Cesare Azzollino, Presidente dell'Associazione Commercianti Cerignola, in rappresentanza degli esercenti di attività commerciali aderenti.
"Dopo aver attentamente analizzato le varianti del progetto della pista ciclabile ricevute lo scorso 4 luglio, come associazione abbiamo riscontrato diversi punti critici che, a nostro avviso, meritano un approfondimento e un confronto reale con la cittadinanza e le categorie interessate.
Dal progetto emerge che:
• La pista ciclabile sarà a monocorsia, separata dalla carreggiata da un cordolo delimitante.
• Sono previsti più attraversamenti rispetto al progetto originario.
• Non si evince chiaramente la disposizione dei parcheggi sul lato opposto, né quanti posti auto saranno realmente disponibili.
Le nostre perplessità principali:
1. Più attraversamenti = meno parcheggi. Con ogni attraversamento si riducono ulteriormente i posti auto, soprattutto sul lato opposto alla pista.
2. Parcheggi poco chiari. La variante non specifica quanti stalli saranno garantiti sul lato opposto, creando incertezza per commercianti e residenti.
3. Monocorsia poco funzionale. Il precedente progetto prevedeva due corsie (andata e ritorno) e aveva una logica più funzionale; oggi ci ritroviamo con una sola corsia, senza capire il senso di mantenere un cordolo fisso invece di soluzioni meno invasive come gli "occhi di gatto".
Un progetto nato per i marciapiedi, ma…
Ricordiamo che l'origine dell'opera era il rifacimento dei marciapiedi, ma il risultato rischia di non portare benefici né ai cittadini, né ai ciclisti, né ai commercianti. Il problema parcheggi, anziché essere risolto, sembra peggiorato.
Il nodo della partecipazione mancata
Dopo il consiglio comunale monotematico, si era parlato di creare un tavolo tecnico con le associazioni di categoria per studiare insieme eventuali modifiche. Ad oggi, però, constatiamo con rammarico che la variante è stata elaborata senza alcun coinvolgimento delle associazioni, segno di una chiusura da parte dell'amministrazione.
Il precedente dell'assessore Merra
Infine, non possiamo non ricordare come l'attuale assessore Merra, quando era consigliere e in maggioranza, espresse chiaramente il proprio disaccordo sul progetto della pista ciclabile. Oggi, da assessore, ci saremmo aspettati un approccio diverso, più aperto e concreto, per evitare di rivivere gli stessi errori del passato.
Conclusione
La nostra non è una battaglia contro la mobilità sostenibile, ma la richiesta di un progetto che sia davvero funzionale, condiviso e rispettoso delle esigenze di tutti: cittadini, ciclisti, commercianti e residenti. Una pista ciclabile pensata male non è un passo avanti, ma un'occasione persa".