
Rifiuti e legalità: la nota del PD Cerignola sul Consiglio Comunale del 29 dicembre scorso
Il gruppo politico: “Consiglio Comunale indica la rotta e sceglie il coraggio. La “solita” opposizione sceglie la fuga e la polemica”
Cerignola - mercoledì 31 dicembre 2025
13.26 Comunicato Stampa
Il PD Cerignola ha diffuso il seguente comunicato per spiegare il proprio punto di vista in merito agli episodi verificatisi durante la seduta del Consiglio comunale dello scorso 29 dicembre. Lo riportiamo integralmente:
"Ieri, in Consiglio Comunale, si è consumato un passaggio decisivo per il futuro di Cerignola e per la gestione dei rifiuti. Un atto politico chiaro, netto, senza scorciatoie. La maggioranza ha votato in modo compatto, assumendosi fino in fondo la responsabilità di decidere. Perché governare significa scegliere, non nascondersi.
La delibera approvata indica una rotta precisa: ottemperare pienamente alle indicazioni fornite dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), affidando la gestione dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti secondo i canoni previsti dalla vigente normativa di settore, e cioè all'ARO, superando il Consorzio in quanto privo di legittimazione giuridica per la gestione dei suddetti servizi.
Un giudizio pesante, che non lascia spazio a interpretazioni.
A rafforzare ulteriormente questo quadro vi è anche una nota ufficiale del Prefetto di Foggia, che invita a intervenire sulla natura e sul funzionamento del Consorzio. Sono atti, documenti, responsabilità istituzionali. Tutto il resto è fumo negli occhi.
La verità è che il Consiglio Comunale del 29 dicembre scorso, durato sei ore, è stato uno dei più importanti, più tesi ma anche più seri a cui si sia assistito negli ultimi anni. Il livello degli interventi, almeno fino a un certo punto, è stato di un certo spessore da parte di tutti i consiglieri.
Dopo una discussione lunga e articolata, che ha visto confrontarsi maggioranza e opposizione, ma anche maggioranza con maggioranza e opposizione con opposizione, è apparso chiaro che l'Aula avrebbe approvato il provvedimento ben oltre i numeri che sostengono l'Amministrazione Bonito.
Di fronte a tutto questo, la maggioranza ha fatto ciò che doveva fare: ha votato. Compatta. Senza tentennamenti. Senza teatrini. La solita opposizione, invece, ha scelto ancora una volta la strada più comoda: abbandonare i banchi dell'Aula e sottrarsi al voto. Nessuna posizione, nessun coraggio, nessuna assunzione di responsabilità. Prima gridano allo scandalo, poi scappano quando c'è da decidere. Questo è il loro contributo alla città.
E mentre fuggono dal confronto politico, provano a spostare l'attenzione sul nulla, parlando persino di presunti "insulti" del sindaco.
Una polemica costruita ad arte. Appare francamente surreale parlare di "insulti" da parte del sindaco quando, nei fatti, l'unica affermazione contestata è un semplice e legittimo "non voglio più il tuo saluto", pronunciato in un contesto di difesa istituzionale nei confronti della dirigente Maria Valentino, oggetto di un attacco ingiustificato da parte del consigliere Vitullo.
Se questo è il livello dell'opposizione, è chiaro perché preferiscano i video tagliati, i montaggi parziali, il solito "taglia e cuci" utile solo a raccontare una versione falsa dei fatti.
Quando mancano le idee, resta solo la manipolazione.
Resta un dato politico inequivocabile: il provvedimento proposto da Francesco Bonito, alla fine, è passato a larghissima maggioranza, con 15 voti favorevoli.
In questo clima, il Partito Democratico dimostra ancora una volta di essere una forza politica seria e responsabile: mentre qualcuno scappa dall'Aula e alimenta polemiche sterili, noi restiamo al nostro posto, votiamo, decidiamo e lavoriamo per rimettere legalità e trasparenza al centro della vita amministrativa.
Cerignola merita scelte forti.
E ieri la differenza è stata evidente: chi governa decide, chi non sa decidere scappa".
"Ieri, in Consiglio Comunale, si è consumato un passaggio decisivo per il futuro di Cerignola e per la gestione dei rifiuti. Un atto politico chiaro, netto, senza scorciatoie. La maggioranza ha votato in modo compatto, assumendosi fino in fondo la responsabilità di decidere. Perché governare significa scegliere, non nascondersi.
La delibera approvata indica una rotta precisa: ottemperare pienamente alle indicazioni fornite dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), affidando la gestione dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti secondo i canoni previsti dalla vigente normativa di settore, e cioè all'ARO, superando il Consorzio in quanto privo di legittimazione giuridica per la gestione dei suddetti servizi.
Un giudizio pesante, che non lascia spazio a interpretazioni.
A rafforzare ulteriormente questo quadro vi è anche una nota ufficiale del Prefetto di Foggia, che invita a intervenire sulla natura e sul funzionamento del Consorzio. Sono atti, documenti, responsabilità istituzionali. Tutto il resto è fumo negli occhi.
La verità è che il Consiglio Comunale del 29 dicembre scorso, durato sei ore, è stato uno dei più importanti, più tesi ma anche più seri a cui si sia assistito negli ultimi anni. Il livello degli interventi, almeno fino a un certo punto, è stato di un certo spessore da parte di tutti i consiglieri.
Dopo una discussione lunga e articolata, che ha visto confrontarsi maggioranza e opposizione, ma anche maggioranza con maggioranza e opposizione con opposizione, è apparso chiaro che l'Aula avrebbe approvato il provvedimento ben oltre i numeri che sostengono l'Amministrazione Bonito.
Di fronte a tutto questo, la maggioranza ha fatto ciò che doveva fare: ha votato. Compatta. Senza tentennamenti. Senza teatrini. La solita opposizione, invece, ha scelto ancora una volta la strada più comoda: abbandonare i banchi dell'Aula e sottrarsi al voto. Nessuna posizione, nessun coraggio, nessuna assunzione di responsabilità. Prima gridano allo scandalo, poi scappano quando c'è da decidere. Questo è il loro contributo alla città.
E mentre fuggono dal confronto politico, provano a spostare l'attenzione sul nulla, parlando persino di presunti "insulti" del sindaco.
Una polemica costruita ad arte. Appare francamente surreale parlare di "insulti" da parte del sindaco quando, nei fatti, l'unica affermazione contestata è un semplice e legittimo "non voglio più il tuo saluto", pronunciato in un contesto di difesa istituzionale nei confronti della dirigente Maria Valentino, oggetto di un attacco ingiustificato da parte del consigliere Vitullo.
Se questo è il livello dell'opposizione, è chiaro perché preferiscano i video tagliati, i montaggi parziali, il solito "taglia e cuci" utile solo a raccontare una versione falsa dei fatti.
Quando mancano le idee, resta solo la manipolazione.
Resta un dato politico inequivocabile: il provvedimento proposto da Francesco Bonito, alla fine, è passato a larghissima maggioranza, con 15 voti favorevoli.
In questo clima, il Partito Democratico dimostra ancora una volta di essere una forza politica seria e responsabile: mentre qualcuno scappa dall'Aula e alimenta polemiche sterili, noi restiamo al nostro posto, votiamo, decidiamo e lavoriamo per rimettere legalità e trasparenza al centro della vita amministrativa.
Cerignola merita scelte forti.
E ieri la differenza è stata evidente: chi governa decide, chi non sa decidere scappa".

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