
Rino Pezzano, consigliere di “Avanti Cerignola”: “La città rischia il dissesto”
La Corte avrebbe richiamato Sindaco e Assessore Gianfriddo sulla gestione dei conti pubblici
Cerignola - martedì 17 giugno 2025
15.59 Comunicato Stampa
Il consigliere comunale Rino Pezzano, del gruppo politico "Avanti Cerignola", è tornato sulla questione dei conti comunali e relativo intervento della Corte dei Conti, in un comunicato che pubblichiamo integralmente qui di seguito.
"La Corte non promuove: richiama. Bonito e Gianfriddo sanno leggere? Cerignola rischia il dissesto. La Corte dei Conti ha indicato all'amministrazione Bonito cosa fare: accantonare correttamente i fondi, compilare i cronoprogrammi, stimare in modo prudente le entrate, rispettare le regole della contabilità pubblica. Non l'ha fatto.
Il rendiconto presenta poste gonfiate, fondi sottodimensionati, obbligazioni non tracciate ed una gestione fuori dalle regole. E' tutto scritto nella deliberazione della Corte. E i numeri non mentono.
Il disavanzo della parte disponibile del bilancio nel 2023 è pari a 10,9 milioni di euro. La Corte segnala che non è stato predisposto un piano di rientro, né sono state calcolate correttamente le quote da ripianare.
E' una violazione grave, che mette in discussione l'intero equilibrio del bilancio. Non è un'opinione: è il primo passo verso il pre-dissesto, ai sensi dell'art. 243-bis del TUEL.
C'è di più. Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è stato sottostimato, escludendo poste ad alta insolvenza come TARI, multe e canoni. In pratica: si mettono in bilancio entrate che non si riscuotono, creando un'illusione contabile.
Nel frattempo, il Fondo Pluriennale Vincolato è stato gestito senza cronoprogrammi, e nel 2020 è stato addirittura azzerato impropriamente. Significa che non si sa quando verranno pagate le spese già impegnate. E' una falla nella programmazione finanziaria.
La Corte non si è limitata a fare raccomandazioni: ha imposto un monitoraggio a sei mesi. Altro che promozione: questo è un cartellino giallo, l'ultimo prima del rosso.
Non ci sono più scuse, né capri espiatori. La gestione finanziaria oggi è nelle mani del Sindaco Bonito e dell'assessore Gianfriddo. E oggi, i conti non tornano. Anzi, rischiano di travolgere il Comune".
"La Corte non promuove: richiama. Bonito e Gianfriddo sanno leggere? Cerignola rischia il dissesto. La Corte dei Conti ha indicato all'amministrazione Bonito cosa fare: accantonare correttamente i fondi, compilare i cronoprogrammi, stimare in modo prudente le entrate, rispettare le regole della contabilità pubblica. Non l'ha fatto.
Il rendiconto presenta poste gonfiate, fondi sottodimensionati, obbligazioni non tracciate ed una gestione fuori dalle regole. E' tutto scritto nella deliberazione della Corte. E i numeri non mentono.
Il disavanzo della parte disponibile del bilancio nel 2023 è pari a 10,9 milioni di euro. La Corte segnala che non è stato predisposto un piano di rientro, né sono state calcolate correttamente le quote da ripianare.
E' una violazione grave, che mette in discussione l'intero equilibrio del bilancio. Non è un'opinione: è il primo passo verso il pre-dissesto, ai sensi dell'art. 243-bis del TUEL.
C'è di più. Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è stato sottostimato, escludendo poste ad alta insolvenza come TARI, multe e canoni. In pratica: si mettono in bilancio entrate che non si riscuotono, creando un'illusione contabile.
Nel frattempo, il Fondo Pluriennale Vincolato è stato gestito senza cronoprogrammi, e nel 2020 è stato addirittura azzerato impropriamente. Significa che non si sa quando verranno pagate le spese già impegnate. E' una falla nella programmazione finanziaria.
La Corte non si è limitata a fare raccomandazioni: ha imposto un monitoraggio a sei mesi. Altro che promozione: questo è un cartellino giallo, l'ultimo prima del rosso.
Non ci sono più scuse, né capri espiatori. La gestione finanziaria oggi è nelle mani del Sindaco Bonito e dell'assessore Gianfriddo. E oggi, i conti non tornano. Anzi, rischiano di travolgere il Comune".