
Sgarro (Consigliere Comunale) sul Consorzio Igiene Ambientale – Bacino Foggia 4: “Una scelta politica, ma serve chiarezza sul futuro”
Il presidente di “Noi Comunità in Movimento” è intervenuto durante il Consiglio comunale di ieri
Cerignola - martedì 30 dicembre 2025
13.49 Comunicato Stampa
Nel corso del Consiglio comunale tenutosi ieri a Cerignola il consigliere Tommaso Sgarro è intervenuto sul tema dello scioglimento del Consorzio Igiene Ambientale – Bacino Foggia 4, sottolineando come: «Da oltre dieci anni le amministrazioni comunali hanno dimostrato gravi limiti nella gestione del ciclo dei rifiuti. Il Consorzio è diventato nel tempo un ente costoso, un vero e proprio carrozzone che ha gravato per milioni di euro sulle tasche della cittadinanza, contribuendo ad alimentare una delle TARI più alte d'Italia».
Sgarro ha ricordato le responsabilità politiche accumulate negli anni, parlando di "sciatteria amministrativa" nella mancata riorganizzazione dell'assetto dell'ARO e nel rinvio di scelte strategiche che oggi rendono il percorso più complesso e incerto.
Nel suo intervento, ha ricordato come già in passato avesse sollevato criticità cadute nel vuoto sui costi del Consorzio, cresciuti progressivamente negli anni, e ha evidenziato come risorse pubbliche dei contribuenti cerignolani – come quelle impiegate per il PAUR – rischino di andare a beneficio di soggetti privati, senza un reale ritorno strutturale per la comunità, se non minimo, e in termini di ristoro ambientale. Il Consigliere non ha mancato, inoltre, di evidenziare come le scelte politiche dell'amministrazione sul destino dell'ente siano state in queste anni ondivaghe, dal momento che appena un anno è stato rinnovato per cinque anni il contratto del Direttore del Consorzio.
L'assenza di un parere chiaro dell'AGER sullo scioglimento del Consorzio e sul destino del complesso impiantistico di Forcone-Cafiero, inoltre, resta un elemento che merita approfondimento:
«C'è un vuoto nella narrazione dell'amministrazione, – ha tenuto a puntualizzare Sgarro– perché sappiamo che si vuole chiudere il Consorzio, ma non è ancora chiaro dove questa scelta porterà e cosa ne pensa la Regione».
«La volontà di scioglimento del Consorzio che oggi si esprime, non è un atto tecnico né puramente normativo, ma una scelta politica – ha precisato il Consigliere–. È una scelta che condivido, ma che deve essere accompagnata da chiarezza sul "dopo", anche perché, dal nostro punto di vista, giunge nell'assenza di una visione politica più generale e che avrebbe dovuto condurre a un rafforzamento dell'intervento pubblico nella gestione del ciclo dei rifiuti».
A decidere il destino del Consorzio sarà in ogni caso l'Assemblea dei sindaci che lo compongono; un passaggio tutt'altro che scontato, anche alla luce del fatto che, nella giornata di ieri, il Sindaco ha ulteriormente irrigidito il confronto politico con i colleghi dei Cinque reali siti, rendendo tutt'altro che semplice il percorso verso una conclusione consequenziale all'atto approvato dal Consiglio comunale di Cerignola.
Il voto favorevole di ieri da parte del gruppo consiliare, tuttavia, è stato ieri esplicitamente subordinato alla posizione della stessa maggioranza, apparsa in confusione, e ricompattatasi solo sotto le minacce di dimissioni da parte del primo cittadino: «Se la maggioranza voterà in modo compatto per dare indirizzo sulla chiusura del Consorzio, noi voteremo a favore – ha infatti concluso Sgarro –. In caso contrario, non sarà il nostro voto a tenere in piedi una maggioranza incapace di comprendere fino in fondo la portata della scelta e di assumersene pienamente la responsabilità politica».
Sgarro ha ricordato le responsabilità politiche accumulate negli anni, parlando di "sciatteria amministrativa" nella mancata riorganizzazione dell'assetto dell'ARO e nel rinvio di scelte strategiche che oggi rendono il percorso più complesso e incerto.
Nel suo intervento, ha ricordato come già in passato avesse sollevato criticità cadute nel vuoto sui costi del Consorzio, cresciuti progressivamente negli anni, e ha evidenziato come risorse pubbliche dei contribuenti cerignolani – come quelle impiegate per il PAUR – rischino di andare a beneficio di soggetti privati, senza un reale ritorno strutturale per la comunità, se non minimo, e in termini di ristoro ambientale. Il Consigliere non ha mancato, inoltre, di evidenziare come le scelte politiche dell'amministrazione sul destino dell'ente siano state in queste anni ondivaghe, dal momento che appena un anno è stato rinnovato per cinque anni il contratto del Direttore del Consorzio.
L'assenza di un parere chiaro dell'AGER sullo scioglimento del Consorzio e sul destino del complesso impiantistico di Forcone-Cafiero, inoltre, resta un elemento che merita approfondimento:
«C'è un vuoto nella narrazione dell'amministrazione, – ha tenuto a puntualizzare Sgarro– perché sappiamo che si vuole chiudere il Consorzio, ma non è ancora chiaro dove questa scelta porterà e cosa ne pensa la Regione».
«La volontà di scioglimento del Consorzio che oggi si esprime, non è un atto tecnico né puramente normativo, ma una scelta politica – ha precisato il Consigliere–. È una scelta che condivido, ma che deve essere accompagnata da chiarezza sul "dopo", anche perché, dal nostro punto di vista, giunge nell'assenza di una visione politica più generale e che avrebbe dovuto condurre a un rafforzamento dell'intervento pubblico nella gestione del ciclo dei rifiuti».
A decidere il destino del Consorzio sarà in ogni caso l'Assemblea dei sindaci che lo compongono; un passaggio tutt'altro che scontato, anche alla luce del fatto che, nella giornata di ieri, il Sindaco ha ulteriormente irrigidito il confronto politico con i colleghi dei Cinque reali siti, rendendo tutt'altro che semplice il percorso verso una conclusione consequenziale all'atto approvato dal Consiglio comunale di Cerignola.
Il voto favorevole di ieri da parte del gruppo consiliare, tuttavia, è stato ieri esplicitamente subordinato alla posizione della stessa maggioranza, apparsa in confusione, e ricompattatasi solo sotto le minacce di dimissioni da parte del primo cittadino: «Se la maggioranza voterà in modo compatto per dare indirizzo sulla chiusura del Consorzio, noi voteremo a favore – ha infatti concluso Sgarro –. In caso contrario, non sarà il nostro voto a tenere in piedi una maggioranza incapace di comprendere fino in fondo la portata della scelta e di assumersene pienamente la responsabilità politica».

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