Tesori Nascosti di Puglia a Cerignola: musica, arte, valorizzazione del territorio

Le Fosse Granarie di Cerignola hanno un fascino particolare, perché sono il simbolo della civiltà contadina da cui Cerignola proviene: è il monumento a cielo aperto che tutti i cerignolani dovrebbero conoscere e valorizzare.

L'iniziativa Tesori Nascosti di Puglia, promossa e organizzata da ProLoco Puglia, è nata con l'intento di promuovere alcuni siti e monumenti pugliesi che "raccontano" con la loro presenza la storia di luoghi e città. Il Piano delle Fosse non poteva certo mancare, ed infatti nello scorso week end è stato oggetto di visite guidate con la Pro Loco cittadina per osservarlo e conoscerlo più da vicino.

Ma l'evento non si è limitato alla visita delle Fosse Granarie: per due serate Palazzo Fornari è stato la location in cui arte, musica e promozione del territorio si sono dati appuntamento per presentare ai cittadini alcune realtà cerignolane interessanti in ambito artistico, musicale e produzione di tipicità locali.

Oltre alle due talentuose pittrici Pinuccia Magnifico e Lidia Lemma, che hanno esposto le loro tele, abbiamo incontrato alcuni membri dell'Università delle Tre Età di Cerignola. Le opere presentate al pubblico, di indiscusso valore artistico, anche per il riferimento ad alcune tradizioni manuali ormai quasi del tutto dimenticate, sono state molto apprezzate per l'originalità e la cura nei dettagli.

"Siamo un gruppo molto compatto, ci incontriamo presso i locali dell'Oratorio Salesiano tre volte alla settimana, e programmiamo diverse attività: pittura su tela, su vetro, su stoffa, uncinetto, maglia, e non solo. Ci siamo anche dilettate con un corso di calligrafia, con il maestro Giuseppe Cormio", dichiara una delle signore appartenenti al gruppo.

Ciò che ci colpisce inoltre è il cambiamento nella dicitura. Non si parla più di "Università della Terza Età" come un tempo, bensì di "Università delle Tre Età". "In realtà, per iscriversi ai nostri corsi, non vi sono preclusioni di età. Era riduttivo pensare che si trattasse di un gruppo formato solo da persone in pensione e attempate, con il nostro impegno e i lavori finali delle attività intraprese stiamo dimostrando altro", puntualizza la signora Anna Dimuzio.

La formula vincente sembra essere la voglia di condividere e la curiosità di apprendere. "Chi, tra di noi, ha delle competenze specifiche e vuole condividerle con gli altri, può farlo senza problemi. Poi, comunque, attingiamo anche da insegnanti esterni per altri tipi di laboratori o attività", spiega la signora Calvio, che è molto brava a lavorare a maglia e uncinetto (basta guardare i suoi oggetti di stoffa e lana per rendersene conto).

Ad allietare il pubblico presente la musica del Maestro cerignolano Francesco Raddato e momenti dedicati alla degustazione di prodotti tipici locali, tra cui l'ottimo vino di alcune cantine vinicole del territorio.

Il Piano delle Fosse è un tesoro da valorizzare sempre, con eventi dedicati come questo, magari organizzati più spesso e con diversi soggetti coinvolti, in modo da catalizzare lo sguardo su un monumento sui generis, diverso da tutti gli altri, e per questo meritevole di maggiore cura e attenzione.

"Visite guidate, mostre d'arte, musica e degustazioni di prodotti enogastronomici del territorio. Protagonisti di questo weekend storico-culturale il Piano delle Fosse granarie e l'accogliente Palazzo Fornari. Grazie alla Pro Loco Cerignola per aver acceso i riflettori su un bene unico al mondo, con instancabile impegno e dedizione", ha scritto sui social a proposito dell'evento l'Assessore alla Cultura Rossella Bruno.