
Tommaso Sgarro: “Alla storia dei documenti anagrafici del Comune di Cerignola si aggiunge un altro tassello”
In una nota il consigliere di “Noi Comunità in Movimento” ritorna sulla questione con un altro episodio
Cerignola - giovedì 29 maggio 2025
12.47 Comunicato Stampa
Divampa la polemica a seguito della notizia riportata da Marchiodoc, in cui è stato riferito il ritrovamento di documenti appartenenti agli archivi comunali e abbandonati nelle campagne (e poi successivamente dati alle fiamme).
Le parti politiche stanno prendendo posizione sull'accaduto, esprimendo il proprio punto di vista. Riportiamo qui di seguito la nota stampa a firma di Tommaso Sgarro, consigliere comunale del gruppo "Noi Comunità in Movimento".
"Alla storia dei documenti anagrafici del Comune di Cerignola bruciati in campagna si aggiunge un tassello non meno surreale.
L'8 Maggio scorso i documenti dell'archivio storico dell'anagrafe, quelli che presumibilmente giacevano nell'ex Palazzo di Città, svolazzavano nei pressi di Largo Costantino Imperatore.
Un cittadino, infatti, ne raccoglieva proprio in quella data alcuni e li conservava, rendendomeli disponibili dopo il polverone che si è alzato.
E' immaginabile che siano finiti in possesso di più passanti, a mò di souvenir. La cosa ha del grottesco: per la privacy negata, perché documenti del Comune giacevano incustoditi per le strade cittadine, perché sono stati trovati riservati in una campagna privata e poi bruciati.
C'è un'intera catena di responsabilità che va ricostruita:
Si dia una spiegazione chiara, e la si dia in Consiglio Comunale, la casa delle cittadine e dei cittadini di Cerignola. Le questioni pubbliche si affrontano lì, non sui social. Anche perché, a questo punto, non è solo una faccenda politica, è una questione di buon senso"
Le parti politiche stanno prendendo posizione sull'accaduto, esprimendo il proprio punto di vista. Riportiamo qui di seguito la nota stampa a firma di Tommaso Sgarro, consigliere comunale del gruppo "Noi Comunità in Movimento".
"Alla storia dei documenti anagrafici del Comune di Cerignola bruciati in campagna si aggiunge un tassello non meno surreale.
L'8 Maggio scorso i documenti dell'archivio storico dell'anagrafe, quelli che presumibilmente giacevano nell'ex Palazzo di Città, svolazzavano nei pressi di Largo Costantino Imperatore.
Un cittadino, infatti, ne raccoglieva proprio in quella data alcuni e li conservava, rendendomeli disponibili dopo il polverone che si è alzato.
E' immaginabile che siano finiti in possesso di più passanti, a mò di souvenir. La cosa ha del grottesco: per la privacy negata, perché documenti del Comune giacevano incustoditi per le strade cittadine, perché sono stati trovati riservati in una campagna privata e poi bruciati.
C'è un'intera catena di responsabilità che va ricostruita:
- Qualcuno ha autorizzato lo spostamento de documenti dall'archivio?
- Qualcuno si è accorto della dispersione; se sì, che misure sono state prese?
- Perché non sono stati messi in sicurezza?
- Cosa ci facevano in una campagna privata?
Si dia una spiegazione chiara, e la si dia in Consiglio Comunale, la casa delle cittadine e dei cittadini di Cerignola. Le questioni pubbliche si affrontano lì, non sui social. Anche perché, a questo punto, non è solo una faccenda politica, è una questione di buon senso"