
Una interrogazione consiliare su bonifica del Canale Lagrimaro nella Zona Industriale di Cerignola
Il consigliere Sgarro: «Serve un cronoprogramma pubblico, con atti consultabili e una chiara ricostruzione dell'iter»
Cerignola - lunedì 22 dicembre 2025
10.58 Comunicato Stampa
È stata depositata da parte del Consigliere Tommaso Sgarro un'interrogazione per chiedere al Sindaco e all'Assessore competente un aggiornamento puntuale e documentato sullo stato di avanzamento degli interventi di bonifica e messa in sicurezza del Canale Lagrimaro nella Zona Industriale di Cerignola.
L'iniziativa nasce dall'esigenza di fare piena chiarezza su tempi, atti e responsabilità, considerando la rilevanza ambientale e sanitaria della situazione e le ripercussioni che, in caso di degrado o ostruzioni, possono manifestarsi anche sul piano della sicurezza idraulica.
«Nell'interrogazione si richiama la necessità – dichiara il Consigliere Sgarro – di un quadro trasparente degli interventi previsti e della programmazione in corso. La cittadinanza ha il diritto di sapere a che punto siamo, quali attività siano state già svolte, quali restano da fare e soprattutto quando. Serve un cronoprogramma pubblico, con atti consultabili e una chiara ricostruzione dell'iter».
«Si chiede di conoscere lo stato reale degli interventi, chiarendo ciò che è stato effettivamente fatto da ciò che è ancora da eseguire, insieme alle misure di prevenzione, ai controlli programmati, al monitoraggio dello stato del canale. Si domanda poi a che punto sia l'iter tecnico-amministrativo e il relativo cronoprogramma e si richiede un quadro preciso delle azioni di monitoraggio e contrasto a scarichi abusivi e sversamenti. Il Canale Lagrimaro non può restare una ferita ambientale – chiosa il Consigliere Sgarro –, servono risposte verificabili perché la trasparenza è il primo passo per chiudere questa vicenda».
L'iniziativa nasce dall'esigenza di fare piena chiarezza su tempi, atti e responsabilità, considerando la rilevanza ambientale e sanitaria della situazione e le ripercussioni che, in caso di degrado o ostruzioni, possono manifestarsi anche sul piano della sicurezza idraulica.
«Nell'interrogazione si richiama la necessità – dichiara il Consigliere Sgarro – di un quadro trasparente degli interventi previsti e della programmazione in corso. La cittadinanza ha il diritto di sapere a che punto siamo, quali attività siano state già svolte, quali restano da fare e soprattutto quando. Serve un cronoprogramma pubblico, con atti consultabili e una chiara ricostruzione dell'iter».
«Si chiede di conoscere lo stato reale degli interventi, chiarendo ciò che è stato effettivamente fatto da ciò che è ancora da eseguire, insieme alle misure di prevenzione, ai controlli programmati, al monitoraggio dello stato del canale. Si domanda poi a che punto sia l'iter tecnico-amministrativo e il relativo cronoprogramma e si richiede un quadro preciso delle azioni di monitoraggio e contrasto a scarichi abusivi e sversamenti. Il Canale Lagrimaro non può restare una ferita ambientale – chiosa il Consigliere Sgarro –, servono risposte verificabili perché la trasparenza è il primo passo per chiudere questa vicenda».


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