
Vita di città
Vincenzo Sforza, Assessore Ambiente a Cerignola: “Città sporca e abbandono rifiuti, di chi è la colpa?”
Ancora una volta si chiede a collaborazione da parte di tutti i cittadini
Cerignola - giovedì 5 giugno 2025
15.47 Comunicato Stampa
Da quando è stato nominato Assessore all'Ambiente, l'ex consigliere comunale M5S Vincenzo Sforza ha intrapreso una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini attraverso l'utilizzo dei canali social.
Riportiamo uno dei post più recenti pubblicati, rimandando a breve un'intervista in cui spiegherà nei dettagli alcuni dei punti del suo programma per affrontare il problema dell'abbandono dei rifiuti e la situazione della raccolta differenziata in città.
Comprendo, e anzi sostengo con forza, il vostro diritto di chiedere risposte. È giusto, doveroso, che chiediate al Comune e all'azienda responsabile della gestione dei rifiuti il perché di sacchetti non ritirati, di isole ecologiche prese d'assalto , di un servizio che a tratti sembra non funzionare come dovrebbe.
Sono il primo a riconoscere che ci sono delle criticità e che su queste stiamo lavorando incessantemente per trovare soluzioni concrete e durature. Stiamo potenziando i controlli, cercando di ottimizzare i percorsi di raccolta e dialogando costantemente con l'azienda per garantire maggiore efficienza e trasparenza.
Domanda scomoda: di chi è la colpa?
Ma mentre ci interroghiamo sulle responsabilità dell'amministrazione e dell'azienda, permettetemi di porre una domanda scomoda, una domanda che dobbiamo farci tutti, guardandoci allo specchio: come possiamo pretendere una città pulita se siamo i primi a sporcarla?
Come possiamo indignarci per un sacchetto non ritirato se poi ne abbandoniamo altri dieci a bordo strada?
Con quale coraggio possiamo puntare il dito contro chi non pulisce, se siamo noi stessi a gettare mozziconi, bottiglie, cartoni, ingombranti ovunque, trasformando angoli della nostra città in discariche a cielo aperto?
Non si tratta di una critica sterile, ma di una constatazione amara. Vedo con i miei occhi, e so che li vedete anche voi, i rifiuti abbandonati nei parchi, per le strade del centro, nelle periferie.
Sacchetti indifferenziati lasciati ovunque , mobili dismessi ai margini delle strade, carte di cibo in ogni angolo della città.
Questo non è solo inciviltà: è un danno enorme alla nostra salute, al nostro ambiente, alla nostra immagine.
Allora, con chi dobbiamo prendercela realmente? La risposta è complessa, ma anche fin troppo semplice: dobbiamo prendercela con chi sporca.
E quel "chi" può essere l'amministrazione quando non garantisce un servizio adeguato, l'azienda quando non lo esegue correttamente, ma troppo spesso, purtroppo, siamo noi stessi.
La gestione dei rifiuti è una partita che si gioca su più fronti, e la collaborazione dei cittadini è un pilastro fondamentale.
Il rispetto delle regole della raccolta differenziata, l'utilizzo corretto dei mastelli di raccolta, la segnalazione di abbandoni illeciti: questi non sono solo doveri, ma atti d'amore verso la nostra città.
Vi chiedo uno sforzo, un atto di responsabilità collettiva. Continuare a chiedere risposte al Comune e all'azienda, è giusto e necessario.
Ma al tempo stesso, facciamo tutti la nostra parte. Non voltiamoci dall'altra parte quando vediamo qualcuno abbandonare un rifiuto, educhiamo i nostri figli al rispetto dell'ambiente, e soprattutto, iniziamo da noi stessi.
Solo così, unendo le forze, potremo davvero rendere la nostra città quel luogo pulito, accogliente e vivibile che tutti desideriamo e che merita.
Con la massima fiducia nella vostra collaborazione"
Riportiamo uno dei post più recenti pubblicati, rimandando a breve un'intervista in cui spiegherà nei dettagli alcuni dei punti del suo programma per affrontare il problema dell'abbandono dei rifiuti e la situazione della raccolta differenziata in città.
Comprendo, e anzi sostengo con forza, il vostro diritto di chiedere risposte. È giusto, doveroso, che chiediate al Comune e all'azienda responsabile della gestione dei rifiuti il perché di sacchetti non ritirati, di isole ecologiche prese d'assalto , di un servizio che a tratti sembra non funzionare come dovrebbe.
Sono il primo a riconoscere che ci sono delle criticità e che su queste stiamo lavorando incessantemente per trovare soluzioni concrete e durature. Stiamo potenziando i controlli, cercando di ottimizzare i percorsi di raccolta e dialogando costantemente con l'azienda per garantire maggiore efficienza e trasparenza.
Domanda scomoda: di chi è la colpa?
Ma mentre ci interroghiamo sulle responsabilità dell'amministrazione e dell'azienda, permettetemi di porre una domanda scomoda, una domanda che dobbiamo farci tutti, guardandoci allo specchio: come possiamo pretendere una città pulita se siamo i primi a sporcarla?
Come possiamo indignarci per un sacchetto non ritirato se poi ne abbandoniamo altri dieci a bordo strada?
Con quale coraggio possiamo puntare il dito contro chi non pulisce, se siamo noi stessi a gettare mozziconi, bottiglie, cartoni, ingombranti ovunque, trasformando angoli della nostra città in discariche a cielo aperto?
Non si tratta di una critica sterile, ma di una constatazione amara. Vedo con i miei occhi, e so che li vedete anche voi, i rifiuti abbandonati nei parchi, per le strade del centro, nelle periferie.
Sacchetti indifferenziati lasciati ovunque , mobili dismessi ai margini delle strade, carte di cibo in ogni angolo della città.
Questo non è solo inciviltà: è un danno enorme alla nostra salute, al nostro ambiente, alla nostra immagine.
Allora, con chi dobbiamo prendercela realmente? La risposta è complessa, ma anche fin troppo semplice: dobbiamo prendercela con chi sporca.
E quel "chi" può essere l'amministrazione quando non garantisce un servizio adeguato, l'azienda quando non lo esegue correttamente, ma troppo spesso, purtroppo, siamo noi stessi.
La gestione dei rifiuti è una partita che si gioca su più fronti, e la collaborazione dei cittadini è un pilastro fondamentale.
Il rispetto delle regole della raccolta differenziata, l'utilizzo corretto dei mastelli di raccolta, la segnalazione di abbandoni illeciti: questi non sono solo doveri, ma atti d'amore verso la nostra città.
Vi chiedo uno sforzo, un atto di responsabilità collettiva. Continuare a chiedere risposte al Comune e all'azienda, è giusto e necessario.
Ma al tempo stesso, facciamo tutti la nostra parte. Non voltiamoci dall'altra parte quando vediamo qualcuno abbandonare un rifiuto, educhiamo i nostri figli al rispetto dell'ambiente, e soprattutto, iniziamo da noi stessi.
Solo così, unendo le forze, potremo davvero rendere la nostra città quel luogo pulito, accogliente e vivibile che tutti desideriamo e che merita.
Con la massima fiducia nella vostra collaborazione"