
“Voci di un passato presente”: il documentario sulla Terra Vecchia di Cerignola sorprende ed emoziona
I due autori raccontano con immagini gli aspetti inediti e poco conosciuti dello storico quartiere
Cerignola - venerdì 12 dicembre 2025
14.37
Parlare della Terra Vecchia, scriverne o rappresentarla attraverso immagini è una sfida per pochi. In un mondo che predilige la velocità, l'utilizzo dei social e lo scambio frettoloso di opinioni, fermarsi a guardare un documentario intriso di storia ma perfettamente armonizzato con la realtà di oggi, con l'intento di coglierne la bellezza e la profondità oltre il già visto e sentito, può sembrare anacronistico. Ma così non è. Anzi.
E' solo attraverso il recupero del passato che ognuno di noi può diventare consapevole di ciò che è e di ciò che vorrebbe diventare in futuro.
Nella mattinata di ieri, in un'Aula consiliare gremita di vivaci scolaresche, il lavoro filmico realizzato da Michele Divito (artista di opere sacre) e Mario Fortunato (fotografo) ha interessato e coinvolto i presenti tra ricordi, curiosità e spunti di riflessione sul presente ed il futuro di luoghi che custodiscono non solo la storia della nostra città, ma anche la nostra identità di cerignolani.
"Abbiamo realizzato il documentario, su suggerimento dell'assessora Tonti e della consigliera Mariarosaria Divito, perché abbiamo un desiderio: vedere rifiorire la Terra Vecchia", hanno dichiarato Michele Divito e Mario Fortunato, entrambi componenti del Comitato Terra Vecchia, un gruppo informale formato da alcuni residenti del quartiere che desiderano riscattare finalmente il quartiere da pregiudizi e contribuire attivamente alla sua rinascita.
Nel documentario, in cui nulla è lasciato al caso, ci sono storie che noi cerignolani conosciamo (vedi quella del ciabattino Andrea Cicchetto, di cui resta a testimonianza il famoso "iuso" in cui fu nascosto il tesoro), ma anche vicende e narrazioni meno note ai più.
Uno dei momenti più interessanti del lavoro filmico è la testimonianza della dott.ssa Francesca Cibelli, che ha aperto le porte della sua casa, uno storico edificio lasciato intatto nella sua struttura originaria e che mostra nei dettagli come si svolgeva la vita nel passato (nell'androne dell'edificio è ancora visibile la stalla in cui la famiglia custodiva i cavalli).
Nella Terra Vecchia la storia si intreccia strettamente con la tradizione e le credenze popolari. Per questo non poteva mancare, nel documentario, la voce del popolo, con le colorite testimonianze del signor Michele, ex panettiere, e del signor Ladogana, artigiano appassionato di oggetti vintage.
Tra i suggestivi vicoli della Terra Vecchia c'è anche qualcuno che ha scelto di prendere casa e aprire un'attività. "Ci auguriamo che presto nel quartiere possano nascere nuove botteghe di artigiani e attività commerciali di vario tipo", ha dichiarato Divito, ricordando che lui stesso- dal 1994- ha aperto in questa zona la sua bottega artistica di arte sacra.
Una cosa è certa: aldilà del suo indubbio e palese valore artistico e culturale, il documentario "Voci di un passato presente" è la dimostrazione di come il riscatto di un luogo passi inevitabilmente dalle persone che lo conoscono, lo vivono profondamente e lo amano, pur con le sue criticità mai risolte.
E' solo attraverso il recupero del passato che ognuno di noi può diventare consapevole di ciò che è e di ciò che vorrebbe diventare in futuro.
Nella mattinata di ieri, in un'Aula consiliare gremita di vivaci scolaresche, il lavoro filmico realizzato da Michele Divito (artista di opere sacre) e Mario Fortunato (fotografo) ha interessato e coinvolto i presenti tra ricordi, curiosità e spunti di riflessione sul presente ed il futuro di luoghi che custodiscono non solo la storia della nostra città, ma anche la nostra identità di cerignolani.
"Abbiamo realizzato il documentario, su suggerimento dell'assessora Tonti e della consigliera Mariarosaria Divito, perché abbiamo un desiderio: vedere rifiorire la Terra Vecchia", hanno dichiarato Michele Divito e Mario Fortunato, entrambi componenti del Comitato Terra Vecchia, un gruppo informale formato da alcuni residenti del quartiere che desiderano riscattare finalmente il quartiere da pregiudizi e contribuire attivamente alla sua rinascita.
Nel documentario, in cui nulla è lasciato al caso, ci sono storie che noi cerignolani conosciamo (vedi quella del ciabattino Andrea Cicchetto, di cui resta a testimonianza il famoso "iuso" in cui fu nascosto il tesoro), ma anche vicende e narrazioni meno note ai più.
Uno dei momenti più interessanti del lavoro filmico è la testimonianza della dott.ssa Francesca Cibelli, che ha aperto le porte della sua casa, uno storico edificio lasciato intatto nella sua struttura originaria e che mostra nei dettagli come si svolgeva la vita nel passato (nell'androne dell'edificio è ancora visibile la stalla in cui la famiglia custodiva i cavalli).
Nella Terra Vecchia la storia si intreccia strettamente con la tradizione e le credenze popolari. Per questo non poteva mancare, nel documentario, la voce del popolo, con le colorite testimonianze del signor Michele, ex panettiere, e del signor Ladogana, artigiano appassionato di oggetti vintage.
Tra i suggestivi vicoli della Terra Vecchia c'è anche qualcuno che ha scelto di prendere casa e aprire un'attività. "Ci auguriamo che presto nel quartiere possano nascere nuove botteghe di artigiani e attività commerciali di vario tipo", ha dichiarato Divito, ricordando che lui stesso- dal 1994- ha aperto in questa zona la sua bottega artistica di arte sacra.
Una cosa è certa: aldilà del suo indubbio e palese valore artistico e culturale, il documentario "Voci di un passato presente" è la dimostrazione di come il riscatto di un luogo passi inevitabilmente dalle persone che lo conoscono, lo vivono profondamente e lo amano, pur con le sue criticità mai risolte.




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