xylella
xylella
Territorio

Xylella: Coldiretti Puglia, ammesso a finanziamento solo il 6% delle domande di espianto e reimpianto

Risultano escluse aziende agricole a cui non è stato concesso il punteggio di merito perché non è stata riconosciuta la qualifica di IAP e CD

Risulta ammesso a finanziamento solo il 6% delle domande di espianto e reimpianto presentate dai singoli agricoltori che hanno atteso 7 anni per ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella fastidiosa. E' il commento di Coldiretti Puglia, in seguito all'analisi delle graduatorie del bando a valere sull'articolo 6 del piano per la rigenerazione olivicola da 300 milioni di euro.

"Delle 8133 domande pervenute all'Assessorato regionale all'Agricoltura ne sono state finanziate solo 521 e sono passati solo 23 progetti collettivi, a fronte di una richiesta complessiva per 216 milioni di euro. E' necessario avviare un confronto con i Ministeri dell'Agricoltura, dello Sviluppo Economico e per il Sud, affinché vengano destinati ulteriori fondi vitali per gli espianti, i reimpianti, la diversificazione, oltre che per la prevenzione, rimodulando al contempo il Piano per la rigenerazione olivicola", afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.

Risultano escluse aziende agricole a cui non è stato concesso il punteggio di merito – aggiunge Coldiretti Puglia – perché non è stata riconosciuta la qualifica di IAP e CD, per il mancato controllo istruttorio del dato negli elenchi dell'INPS.
"La dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per gli espianti e i reimpianti è risultata assolutamente insufficiente, considerato che la Xylella ha colpito ormai il 40% del territorio regionale. Per questo sosterremo l'assessore regionale all'Agricoltura Pentassuglia in ogni sede anche comunitaria – insiste il presidente Cantele – perché è urgente riattivare il pressing sugli organi competenti UE per stanziare risorse congrue alla prevenzione e per espianti e reimpianti, anche di altre specie resistenti alla Xylella per la ricostruzione del patrimonio produttivo e paesaggistico".

Serve anche la rimodulazione del Piano per la rigenerazione olivicola da 300 milioni di euro – insiste Coldiretti Puglia - valutando quali strumenti non abbiano assorbito tutte le risorse a disposizione e per quali ragioni. Anche la misura 'Salva Frantoi' va riattivata perché i 35 milioni di euro non sono stati completamente utilizzati a causa dei requisiti di accesso e vanno rimessi a disposizione delle strutture dismesse, vendute all'estero, con oltre 100 frantoi che non riapriranno più i battenti a causa della grave crisi causata dalla Xylella nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto negli ultimi 6 anni.

Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 7 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell'olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – dice Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il 'disastro colposo' nel Salento.
Incontrovertibile lo scenario della filiera olivicola a Lecce – denuncia Coldiretti Puglia - dove nella campagna olearia 2020 si è registrato il crollo dell'85% di olio rispetto alle medie storiche, perché la produzione di olive Cellina e Ogliarola è azzerata e risultano produttive solo le piante di Leccino e qualche impianto di 'Favolosa' messo a dimora vent'anni fa.

Continuare a pensare che la Xylella sia un problema solo dell'agricoltura – afferma Coldiretti Puglia - è la dimostrazione della miopia di quanti ancora non prendono coscienza del danno arrecato dalla malattia a tutta l'economia, dall'agricoltura al turismo, fino agli investimenti per l'indotto commerciale e artigianale legato all'agroalimentare e alla ricettività, per cui serve un impegno corale di tutti che vada oltre la Puglia, perché la Xylella è un problema nazionale ed europeo.

La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto – conclude Coldiretti Puglia - con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera strategica, univoca e di sistema, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili.
  • Xylella
  • Coldiretti Puglia
Altri contenuti a tema
Oggi è la giornata mondiale dei legumi: le dichiarazioni di Coldiretti Oggi è la giornata mondiale dei legumi: le dichiarazioni di Coldiretti Puglia al top con 800mila quintali di produzione
Coldiretti, sarà presentato oggi il disciplinare della DOP Pomodoro di Puglia Coldiretti, sarà presentato oggi il disciplinare della DOP Pomodoro di Puglia L'evento si terrà alle 9:30 nella sala consiliare della Camera di Commercio di Foggia
Si celebra oggi la Giornata mondiale dell'olivo Si celebra oggi la Giornata mondiale dell'olivo Il punto di Coldiretti sulla produzione e sul consumo di olio pugliese
Consentita la bruciatura delle stoppie anche nelle zone protette Consentita la bruciatura delle stoppie anche nelle zone protette La Regione Puglia ha esteso la pratica di bruciatura dei residui di potatura e mietitura anche ai terreni ricadenti nella aree di Natura 2000
Se il clima cambia, cambiano le colture: in Puglia  è boom di coltivazioni esotiche Se il clima cambia, cambiano le colture: in Puglia è boom di coltivazioni esotiche La tropicalizzazione spinge l’agricoltura a diversificare le colture
Pesca ferma, anche a Cerignola rischio pesce surgelato Pesca ferma, anche a Cerignola rischio pesce surgelato Il caro gasolio costringe i pescherecci pugliesi a rimanere fermi nei porti
Cinghiali, allarme della Coldiretti Puglia: troppi incidenti, si proceda con piano abbattimenti Cinghiali, allarme della Coldiretti Puglia: troppi incidenti, si proceda con piano abbattimenti Altro rischio legato alla proliferazione di questi animali è la diffusione della peste suina
Coldiretti Puglia firma un accordo per sviluppare l'agricoltura di precisione Coldiretti Puglia firma un accordo per sviluppare l'agricoltura di precisione Le emergenze climatiche e sociali spingono a ripensare il lavoro nei campi
© 2001-2023 CerignolaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
CerignolaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.