
Basket
L’Allianz Udas fa dodici e sbanca anche Manfredonia, 78-80
L’Olimpica ingrana la quarta. Ruvo battuto 73-63
Cerignola - venerdì 12 febbraio 2016
14.04
Il turno infrasettimanale sorride alle compagini ofantine. Per Udas ed Olimpica arrivano, infatti, due vittorie tanto importanti quanto significative per il raggiungimento degli obiettivi stagionali.
QUI UDAS: L'Allianz Udas fa tre su tre, collezionando anche lo scalpo prezioso del Manfredonia, dopo quelli di Vieste e Foggia. Per la truppa di coach Marinelli è la dodicesima vittoria consecutiva, che vale l'aggancio ai sipontini di coach Ciociola, con una partita in meno. "Temevo molto questa partita perché venivamo dai due derby vinti e magari, guardando la classifica, si poteva pensare che la partita con Manfredonia fosse la più semplice – dichiara a fine gara coach Marinelli - Invece devo fare i complimenti alla squadra di casa perché ha fatto un'ottima partita". Quella del Pala Scaloria è stata forse la gara più difficile per i biancoazzurri. Sempre dietro nel punteggio, sempre a rincorrere, con i due americani di casa Bohanon e Miller ad incendiare la partita. Ma la voglia di vincere dell'Udas non è mai tramontata e, negli ultimi dieci infuocati minuti, il carattere e la determinazione biancoazzurra sono diventati un fattore. Serazzi, da vero capitano, trascina i suoi a suon di canestri e triple, Ulano lo imita, Voss è glaciale dai liberi e per i padroni di casa è notte fonda. Finisce 78-80, per la gioia dei tanti sostenitori udassini accorsi a Manfredonia. "La bomba di Serazzi e la voglia di "sbattersi" in difesa con palle recuperate e canestri facili mi ha fatto capire che forse potevamo farcela – confessa il coach – Ora dobbiamo continuare a migliorarci ogni giorno in palestra. Per fortuna, anche se a turno il singolo può non essere in giornata, riusciamo comunque a sopperire giocando di squadra. Siamo stati molto bravi a crederci e a rimanere in partita, nonostante non abbiamo fatto una grande prestazione". Ed è in questi momenti che l'organizzazione e la mentalità vincete innestata nel gruppo Udas fa la differenza. Ma coach Marinelli si sarebbe aspettato tre vittorie su tre negli scontri diretti? "Probabilmente no, ma la voglia di rifarci dei 3 derby persi all'andata era tanta. Ora ci aspettano tanti altri impegni difficili, ad iniziare da sabato". Festa e gioia certo, ma l'Adria Bari incombe.
QUI OLIMPICA: La trappa di coach Gesmundo mette la quarta, batte Ruvo di coach Totaro e di Corvino e accorcia la classifica, portandosi a sole due lunghezze dall'ottava piazza. La rincorsa continua quindi, ora che la squadra è più quadrata, solida, ha un play di ruolo e fa della difesa un vero punto di forza. "La rincorsa continua è vero anche se ci rincorre pure la sfiga –dichiara un soddisfatto coach Gesmundo a fine partita- Devo ringraziare i miei ragazzi che buttano il cuore oltre l'ostacolo, provandoci sempre a prescindere. Siamo saliti tutti di livello e i risultati lo dimostrano". Già, perché anche contro Ruvo l'Olimpica ha dimostrato grande intensità e determinazione, sopperendo all'infortunio di Teofilo nel riscaldamento e alle poche rotazioni a disposizione del coach. Bacchini, Darby e De Giorgio suonano la carica, portando la squadra sul 41-31. Dopo, quando anche la stanchezza subentra nei gialloblu, gli ospiti trascinati da un sempre verde Corvino e dai canestri di Longobardi riaprono la partita sino al meno 1. "Purtroppo, quando in partita ti mancano dei punti di riferimento sui quali avevi lavorato in settimana, diventa tutto difficile e ti devi adeguare – confessa il coach - In più Ruvo ha fatto tanta rotazione con gente che sa giocare a pallacanestro. Credo che darà filo da torcere a tante squadre, oggi ci ha reso la vita difficile, non mollando mai". Brava l'Olimpica a reggere l'impatto, a non disunirsi e a siglare l'allungo definitivo nei minuti finali, grazie ai canestri di Altamura, Barreiro e Bacchini. "Siamo stati bravi a piazzare i colpi decisivi nei momenti topici e in più, mi preme sottolineare, l'ottimo lavoro di una grande difesa. Molto dipende dallo stato d'animo. Quando le cose vanno bene, c'è un ben clima, ci si sta più sulla testa,sulle gambe e noi stiamo basando molto della nostra difesa sull'1vs1 e su responsabilità individuali. Devo dire che i ragazzi ci stanno dando veramente dentro". E' la quarta vittoria consecutiva per i gialloblu, linfa vitale per continuare a credere nei playoff, ora ad un passo: "Noi abbiamo le spalle a muro da tre mesi – chiude Gesmundo - Dobbiamo continuare con questa mentalità. E' ovvio che vincere ti aiuta a sopportare la fatica più volentieri. Sono contentissimo perché oggi abbiamo vinto un'altra battaglia e dovremo avere la stessa intensità anche a Brindisi".
QUI UDAS: L'Allianz Udas fa tre su tre, collezionando anche lo scalpo prezioso del Manfredonia, dopo quelli di Vieste e Foggia. Per la truppa di coach Marinelli è la dodicesima vittoria consecutiva, che vale l'aggancio ai sipontini di coach Ciociola, con una partita in meno. "Temevo molto questa partita perché venivamo dai due derby vinti e magari, guardando la classifica, si poteva pensare che la partita con Manfredonia fosse la più semplice – dichiara a fine gara coach Marinelli - Invece devo fare i complimenti alla squadra di casa perché ha fatto un'ottima partita". Quella del Pala Scaloria è stata forse la gara più difficile per i biancoazzurri. Sempre dietro nel punteggio, sempre a rincorrere, con i due americani di casa Bohanon e Miller ad incendiare la partita. Ma la voglia di vincere dell'Udas non è mai tramontata e, negli ultimi dieci infuocati minuti, il carattere e la determinazione biancoazzurra sono diventati un fattore. Serazzi, da vero capitano, trascina i suoi a suon di canestri e triple, Ulano lo imita, Voss è glaciale dai liberi e per i padroni di casa è notte fonda. Finisce 78-80, per la gioia dei tanti sostenitori udassini accorsi a Manfredonia. "La bomba di Serazzi e la voglia di "sbattersi" in difesa con palle recuperate e canestri facili mi ha fatto capire che forse potevamo farcela – confessa il coach – Ora dobbiamo continuare a migliorarci ogni giorno in palestra. Per fortuna, anche se a turno il singolo può non essere in giornata, riusciamo comunque a sopperire giocando di squadra. Siamo stati molto bravi a crederci e a rimanere in partita, nonostante non abbiamo fatto una grande prestazione". Ed è in questi momenti che l'organizzazione e la mentalità vincete innestata nel gruppo Udas fa la differenza. Ma coach Marinelli si sarebbe aspettato tre vittorie su tre negli scontri diretti? "Probabilmente no, ma la voglia di rifarci dei 3 derby persi all'andata era tanta. Ora ci aspettano tanti altri impegni difficili, ad iniziare da sabato". Festa e gioia certo, ma l'Adria Bari incombe.
QUI OLIMPICA: La trappa di coach Gesmundo mette la quarta, batte Ruvo di coach Totaro e di Corvino e accorcia la classifica, portandosi a sole due lunghezze dall'ottava piazza. La rincorsa continua quindi, ora che la squadra è più quadrata, solida, ha un play di ruolo e fa della difesa un vero punto di forza. "La rincorsa continua è vero anche se ci rincorre pure la sfiga –dichiara un soddisfatto coach Gesmundo a fine partita- Devo ringraziare i miei ragazzi che buttano il cuore oltre l'ostacolo, provandoci sempre a prescindere. Siamo saliti tutti di livello e i risultati lo dimostrano". Già, perché anche contro Ruvo l'Olimpica ha dimostrato grande intensità e determinazione, sopperendo all'infortunio di Teofilo nel riscaldamento e alle poche rotazioni a disposizione del coach. Bacchini, Darby e De Giorgio suonano la carica, portando la squadra sul 41-31. Dopo, quando anche la stanchezza subentra nei gialloblu, gli ospiti trascinati da un sempre verde Corvino e dai canestri di Longobardi riaprono la partita sino al meno 1. "Purtroppo, quando in partita ti mancano dei punti di riferimento sui quali avevi lavorato in settimana, diventa tutto difficile e ti devi adeguare – confessa il coach - In più Ruvo ha fatto tanta rotazione con gente che sa giocare a pallacanestro. Credo che darà filo da torcere a tante squadre, oggi ci ha reso la vita difficile, non mollando mai". Brava l'Olimpica a reggere l'impatto, a non disunirsi e a siglare l'allungo definitivo nei minuti finali, grazie ai canestri di Altamura, Barreiro e Bacchini. "Siamo stati bravi a piazzare i colpi decisivi nei momenti topici e in più, mi preme sottolineare, l'ottimo lavoro di una grande difesa. Molto dipende dallo stato d'animo. Quando le cose vanno bene, c'è un ben clima, ci si sta più sulla testa,sulle gambe e noi stiamo basando molto della nostra difesa sull'1vs1 e su responsabilità individuali. Devo dire che i ragazzi ci stanno dando veramente dentro". E' la quarta vittoria consecutiva per i gialloblu, linfa vitale per continuare a credere nei playoff, ora ad un passo: "Noi abbiamo le spalle a muro da tre mesi – chiude Gesmundo - Dobbiamo continuare con questa mentalità. E' ovvio che vincere ti aiuta a sopportare la fatica più volentieri. Sono contentissimo perché oggi abbiamo vinto un'altra battaglia e dovremo avere la stessa intensità anche a Brindisi".





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