udas vs Olimpica 2016s
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Basket

Udas e Olimpica: a voi due

Domani di scena l’attesissima stracittadina. Palla a due alle 18:30: le emozioni e le voci della vigilia

Nel giorno dell'Immacolata, la stracittadina. Nel giorno di festa, l'attesissimo derby tra la Castellano Udas ed Ecodaunia Olimpica. Meglio di così il girone d'andata non poteva terminare, con il giro di boa da compiere in una delle gare più importanti e attese dell'anno cestistico, ofantino e non solo. Ecco, appunto: che derby c'è da attendersi? Difficile dare una risposta. Di certo, assisteremo a duelli, mosse e sfide individuali. Sarà una partita che vivrà di equilibri e tatticismi ma anche di affondi e rincorse con l'unico obiettivo della vittoria alla sirena finale. Perché poi un successo può davvero far sognare, oltre che regalare un'immunità lunghissima in città, almeno fino al derby di ritorno.

Per portarlo a casa Marinelli e Gesmundo hanno una serie di carte da giocarsi. Alcune classiche, altre note, qualcuna sconosciuta che finiremo di scoprire magari solo domani, sul parquet. Le due squadre arrivano alla stracittadina con umori diversi. La Castellano Udas è prima incontrastata in classifica, campione d'Inverno con un turno d'anticipo e ben 4 punti sulle dirette inseguitrici. L'Olimpica è in ripresa, come dimostra la bella vittoria contro la Diamond. Certo, arriva da un momento non facile, ma proverà a per a dire la sua con tutte le forze disponibili (di uomini soprattutto). Sarà un derby da vincere di squadra, dietro le linee guida dei coach. Dalla panchina dovranno saper ben gestire la questione degli equilibri, dei bilanciamenti e del muoversi armonicamente come squadra. Ma di certo, c'è anche che Udas e Olimpica domani proveranno a "farsi male" sulle individualità. Come magari quelli di Cooper e Samojilovic, Pwono e Sims. Giocatori che possono creare superiorità numerica da un momento all'altro.

Tutto, senza dimenticare le due tifoserie. Perché poi un derby è fatto anche di cori, provocazioni, striscioni e coreografie. In una parola emozioni. Quelle che le due compagini proveranno a regalare all'intera città di Cerignola. Infatti, entrambe hanno accolto l'invito del primo cittadino, il sindaco Franco Metta, affinché quella di domani sia la festa della pallacanestro, la partita del fair play e del bel gioco. La partita in cui Cerignola metta in mostra il meglio di se.

Ok, sinora abbiamo provato ad ipotizzare il derby. Adesso, cerchiamo di viverlo ed "assaporarlo" con le parole dei protagonisti attraverso le interviste doppie ai due capitani e ai due coach. Tra concetti, discorsi e scaramanzia (altro elemento immancabile).

Gianluca Tredici (T)
Nicola Vuovolo (V)

Che tipo di vigilia state trascorrendo?
T:
Serena, come sempre. Siamo consapevoli delle nostre capacità e giocheremo il derby imponendo il nostro gioco come abbiamo fatto fin ora.
V: Stiamo pensando al derby come ad una partita normale, anche per essere il più pragmatici possibile e non farci condizionare dalle pressioni del caso.

Sarà il tuo primo derby da capitano, emozionato?
T:A differenza dello scorso anno sento molta più responsabilità e la cosa mi carica molto. Il mio compito sarà quello di caricare i miei compagni più di quanto già non lo siano.
V: Capitano o no è sempre una partita particolare che sicuramente quest'anno vivrò con maggiori responsabilità.

In caso di vittoria, cosa prometti?
T:Di andare a festeggiare con i nostri tifosi. Saranno fantastici, già lo so.
V:Festeggeremo come è giusto fare ma poi riprenderemo a lavorare.

Secondo te, quale sarà l'elemento fondamentale che potrà farvi vincere il derby?
T:La compattezza e la grinta difensiva. Dobbiamo avere un atteggiamento convinto dal primo minuto.
V:Intensità difensiva e la nostra transizione.

L'Udas/Olimpica vincerà perché?
T:Vincerà sicuramente la squadra che metterà più cuore e forza di volontà. Sono fiducioso
V:Non so se vinceremo. Sicuramente faremo un'ottima prestazione per far si che questa sia ricordata come la giornata della festa del basket cerignolano.

E i due coach:
Luigi Marinelli (M)
Giovanni Gesmundo (G)

Il derby in città è sentitissimo. Come stai vivendo questi giorni di vigilia?
M:Leggermente in apprensione, so benissimo che il derby è molto sentito e il non recupero di Gambarota mi tiene un tantino non tranquillo.
G:Sarà una banalità ma lo sto vivendo come un qualsiasi pre gara di un'importante partita. Quindi, provando a studiare le caratteristiche degli avversari e a migliorare la mia squadra.

Hai pensato già al "discorso" da fare alla squadra prima della partita?
M:Non ancora, ma credo che a prescindere dai discorsi sarà già il clima in sé a spronare i ragazzi a dare il massimo.
G:Credo che i discorsi alla "Al Pacino" sono giusti per i film. Se non riesci a trovare motivazioni per un evento così non credo che due parole del coach possano fare miracoli.

Come si vince una stracittadina?
M:Con umiltà, concentrazione, pazienza e determinazione.
G:Sperando che la squadra più forte non sia in giornata di grazia e che noi esprimiamo un basket attento e di qualità.

L'elemento chiave quale sarà?
M:La difesa farà la differenza. Credo che sarà una partita apertissima. Sono una buonissima squadra, tosta, combattiva ed energica. Sarà molto dura.
G:La capacità di non farsi travolgere dalle emozioni, rispettando il proprio ruolo, le proprie dinamiche ed aggiungendo un pizzico di "sangue" in più.

Vincerà l'Udas/Olimpica perché?
M:Eventualmente, te lo dirò solo a fine partita.
G:Ahaha no impossibile.

E' tutto pronto. Le prevendite dei biglietti sono cominciate (info e prezzi sulla pagina Facebbok ufficiale delle due società). Via con i preparativi: c'è da riempire il Pala Basket "Nando Dileo" (domani ore 18:30) di gente, colori, suoni e soprattutto di sano sport.
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