
Attualità
A Cerignola è tempo di Bambinella
Secondo la tradizione oggi si inaugurano le festività natalizie
Cerignola - giovedì 21 novembre 2024
7.36
Il 21 Novembre, per i cerignolani, non è un giorno qualunque. E' quello in cui, secondo la tradizione religiosa, si celebra la Presentazione di Maria Bambina al Tempio, mentre la tradizione popolare festeggia l'inizio delle festività natalizie.
Per la comunità cerignolana questa giornata, da sempre, ha un nome particolare: "La Bambinella" (appunto per ricordare la Madonna Bambina che per la prima volta accede al tempio), e si celebra con l'usanza di preparare e cuocere i "cuculi fritti" per gustarli insieme a familiari e amici.
Un tempo, soprattutto quando la maggior parte delle persone viveva nei piano terra, le strade erano intrise dell'odore di frittura già dalle prime ore del mattino. Oggi, a giudicare dal numero di forni e pizzerie che offrono il servizio, pare che la tradizione di preparare i cuculi fritti in casa stia progressivamente declinando.
Eppure c'è ancora chi-nonostante il lavoro e gli impegni vari- non rinuncia a vivere questa giornata come si faceva una volta, all'insegna della convivialità e della condivisione in famiglia o tra amici.
"Prepararli con le proprie mani per sé e i propri familiari è un'esperienza molto gratificante, ed una sfida che alza l'autostima", è il commento di Michele, cerignolano che vive fuori da anni.
"In quel di Milano io personalmente faccio i cucoli ogni anno! Lvoro, famiglia e cucoli for ever (e non solo nel giorno della Bambinella!", dichiara Anna.
"Neanche per sogno, per me è impensabile acquistare i cucoli. Sono anni che li preparo in casa per me e i miei figli: è una bellissima tradizione che non voglio far scomparire!", commenta Enza.
C'è anche chi, ai cucoletti vuoti di pasta, preferisce i panzerotti ripieni di qualsiasi ingrediente desideri. "Oggi preparerò i panzerotti con le cime di rapa", annuncia Maria con entusiasmo.
Che sia a pranzo, o a cena, la tradizione della Bambinella va rispettata, perché parla di noi, di ciò che siamo, di ciò che siamo stati, e aiuta a sentirci parte di una comunità anche quando la vita ci ha portato lontano.
Per la comunità cerignolana questa giornata, da sempre, ha un nome particolare: "La Bambinella" (appunto per ricordare la Madonna Bambina che per la prima volta accede al tempio), e si celebra con l'usanza di preparare e cuocere i "cuculi fritti" per gustarli insieme a familiari e amici.
Un tempo, soprattutto quando la maggior parte delle persone viveva nei piano terra, le strade erano intrise dell'odore di frittura già dalle prime ore del mattino. Oggi, a giudicare dal numero di forni e pizzerie che offrono il servizio, pare che la tradizione di preparare i cuculi fritti in casa stia progressivamente declinando.
Eppure c'è ancora chi-nonostante il lavoro e gli impegni vari- non rinuncia a vivere questa giornata come si faceva una volta, all'insegna della convivialità e della condivisione in famiglia o tra amici.
"Prepararli con le proprie mani per sé e i propri familiari è un'esperienza molto gratificante, ed una sfida che alza l'autostima", è il commento di Michele, cerignolano che vive fuori da anni.
"In quel di Milano io personalmente faccio i cucoli ogni anno! Lvoro, famiglia e cucoli for ever (e non solo nel giorno della Bambinella!", dichiara Anna.
"Neanche per sogno, per me è impensabile acquistare i cucoli. Sono anni che li preparo in casa per me e i miei figli: è una bellissima tradizione che non voglio far scomparire!", commenta Enza.
C'è anche chi, ai cucoletti vuoti di pasta, preferisce i panzerotti ripieni di qualsiasi ingrediente desideri. "Oggi preparerò i panzerotti con le cime di rapa", annuncia Maria con entusiasmo.
Che sia a pranzo, o a cena, la tradizione della Bambinella va rispettata, perché parla di noi, di ciò che siamo, di ciò che siamo stati, e aiuta a sentirci parte di una comunità anche quando la vita ci ha portato lontano.