“Bocciatura” della Corte dei Conti: il M5S di Cerignola denuncia una lettura distorta dei fatti

Circa la situazione riguardante i conti pubblici comunali e il successivo intervento della Corte dei Conti, il Movimento Cinque Stelle di Cerignola sta diffondendo il seguente comunicato, in cui mette in evidenza l'eventualità di una manipolazione politica dietro alcune recenti dichiarazioni. Lo pubblichiamo integralmente qui di seguito:

"Leggiamo anche attraverso comunicati stampa una distorta lettura della relazione della Corte dei Conti che si configura come un chiaro strumento di propaganda politica, volto a dipingere un quadro catastrofico e a screditare l'amministrazione di Cerignola.

La realtà dei fatti, basata sull'analisi delle determinazioni della Corte dei Conti, è ben diversa e mostra una manipolazione dei concetti per fini partitici.

Nessuna bocciatura sonora, solo richiami e raccomandazioni.

Innanzitutto, è fondamentale chiarire che la Corte dei Conti non ha "bocciato sonoramente" il Comune di Cerignola, né ha dichiarato il rischio di dissesto in termini perentori.

Le determine della Corte, come la n. 84/2025 citata, sono atti che rientrano nelle normali attività di controllo e vigilanza sulla gestione finanziaria degli enti locali.

Queste determinazioni contengono rilievi, richiami e raccomandazioni, mirate a garantire il rispetto delle normative contabili e a migliorare l'efficienza amministrativa.

L'obiettivo non è condannare, ma stimolare la correttezza e la trasparenza. Il tono allarmistico di alcuni esponenti delle opposizioni è dunque eccessivo e fuorviante, trasformando normali osservazioni in una presunta "condanna" definitiva.

Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE): un tecnicismo contabile, non un'accusa di malagestione.

Il riferimento alla "significativa sottostima del FCDE" e alla sua quantificazione "erronea" viene presentato come una grave colpa dell'amministrazione.

Tuttavia, il FCDE è un fondo tecnico contabile la cui corretta quantificazione è spesso oggetto di confronto tra gli enti locali e gli organi di controllo.

Le osservazioni della Corte non indicano necessariamente una "malagestione" intenzionale o una frode, ma piuttosto la necessità di affinamenti metodologici o interpretativi nell'applicazione dei principi contabili.

L'invito a "invertire la rotta" e a recuperare le somme nel bilancio 2025 non è una sanzione, ma una prescrizione ordinaria volta a ripristinare la corretta rappresentazione contabile.

Affermare che "tutto questo vuol dire che ci sarà un maggiore disavanzo" è un'interpretazione parziale e strumentale, poiché il recupero di tali somme è parte del percorso di risanamento e allineamento contabile.

Le "gravi mancanze" e la propaganda politica

Le cosiddette "gravi mancanze" attribuite ai dirigenti e all'assessore, come l'assenza nel calcolo del Fondo Pluriennale Vincolato o l'eccessivo ricorso all'accertamento per cassa, sono anch'esse questioni di rigore contabile e applicazione dei principi.

La Corte invita alla "corretta contabilizzazione" e al "rispetto delle normative vigenti". Queste non sono accuse di illegalità, ma richiami a una maggiore precisione e aderenza alle linee guida.

L'utilizzo di espressioni come "totale assenza" o "grave e irregolare" è tipico di un linguaggio propagandistico che mira a ingigantire la portata delle osservazioni e a minare la fiducia nell'operato dell'amministrazione.

La verità sul disavanzo il risanamento in corso

È cruciale sottolineare che le irregolarità contabili rilevate dalla Corte dei Conti fanno riferimento proprio alla gestione dell'Amministrazione Metta.

Il disavanzo ereditato da tale gestione era significativamente più alto di quanto accertato, ma le sue conseguenze potenzialmente disastrose sono state mitigate dall'intervento dell'attuale amministrazione.

L'azione del risanamento del conti-portata avanti proprio grazie all'operato dell'Assessore Gianfriddo e da parte degli uffici- hanno di fatto portato al dimezzamento del disavanzo, dimostrando un impegno concreto nel ripristino della stabilità finanziaria del Comune.

Questo dato, spesso omesso o minimizzato dalla propaganda, è invece centrale per una comprensione completa.

L'obiettivo dei veri responsabili di questa scellerata gestione economico- finanziaria è evidente: delegittimare l'attuale amministrazione di Cerignola e sostenere una specifica agenda politica, etichettando la classe dirigente come "totalmente incompetente".

È fondamentale che i cittadini siano consapevoli di queste tattiche manipolatorie e che si rivolgano a fonti informative più affidabili per comprendere la complessa realtà della gestione pubblica".