
Sport
Carmen Bellapianta, pallavolista di Cerignola: “Rinnovato il sodalizio con la Sportilia Bisceglie”
La carismatica “opposta” cerignolana si racconta in un’intervista tra passato, presente e futuro
Cerignola - domenica 21 agosto 2022
14.40
Ormai è ufficiale: il legame tra l'esperta pallavolista originaria di Cerignola, Carmen Bellapianta, e la società biscegliese Sportilia, è rinnovato anche per la stagione 2022/23. Classe 1987, in possesso di un curriculum davvero notevole (con esperienze interessanti in A2 e B1), Carmen Bellapianta ha contribuito, con la sua grinta e bravura, alla prodigiosa rimonta in classifica della squadra del Bisceglie, che si è così assicurata la permanenza in serie B2 con largo anticipo.
Abbiamo raggiunto la carismatica "opposta" per complimentarci per lei e scambiare quattro chiacchiere in vista del suo rinnovo in maglia biancazzurra.
R: Ciao, Carmen. Innanzitutto complimenti per la tua riconferma in squadra. Ti va di raccontare ai nostri lettori i tuoi esordi nell'ambiente pallavolistico di Cerignola?
CB: Sono cresciuta nell'(ei fu) UDAS. Quello vero, quello dei tempi della Pavoncelli. Ricorderò sempre con piacere le risate e la spensieratezza con le quali si affrontavano allenamenti, partite, campionati.
R: Qual è la stata sino ad oggi l'esperienza secondo te più interessante per la tua formazione sportiva?
CB: Nel mio cuore il primo posto lo manterrà sempre Marsala. Lì ho avuto la fortuna di avere un allenatore molto competente (Paolo Giribaldi), da cui ho appreso tutto ciò che potevo. La vittoria del campionato è stata la ciliegina sulla torta, ma l'amore che provo per Marsala è dovuto alle sensazioni positive che quella terra meravigliosa mi regala ogni volta che ci torno.
R: Il Bisceglie ti ha ormai "adottata". Come ti trovi in questo ambiente, e quali sono invece le criticità che eventualmente hai conosciuto e affrontato?
CB: I biscegliesi sono persone sincere e di cuore: la pallavolo fatta con loro è pura e pulita, senza interessi economici, è quella fatta per amore dello sport. Questo lo si può notare anche nella sportività del pubblico del PalaDolmen, frequentato da persone sempre educate e positive, anche quando si intasca una sconfitta. Insomma, qui si respira aria buona!
R: Sei cresciuta a "pane e pallavolo". Cosa rappresenta adesso, che sei una donna, questo sport?
CB: Per quanto mi riguarda, l'orologio della pallavolo sta suonando gli ultimi rintocchi: a breve mi trasferirò per un concorso a tempo indeterminato che ho superato, nel nostro capoluogo. E' il cambio netto della mia vita, ne avevo bisogno, data la consapevolezza della mia età (anche se porto benissimo il miei 34 anni!), e la necessità di trovare finalmente un equilibrio professionale e lavorativo.
R: Quali obiettivi ti sei posta, da qui a cinque anni?
CB: Realizzarmi. Questi prossimi mesi saranno cruciali per me.
R: Tre aggettivi per definire la tua passione per la pallavolo.
CB: No basterebbero tre aggettivi. Intanto ti direi: vitale, immensa, a tratti devastante (è vero, lo sport è salute, ma praticato a certi ritmi e livelli è devastante per le articolazioni!).
R: A quale giocatrice ti senti più affine, come stile di gioco in campo?
CB: Credo all'ultimissima Sylla, abbiamo parecchie cose in comune.
Ne ha fatta di strada nello sport, Carmen. Ora la sua vita è ad un bivio personale e professionale, e non ci resta che augurarle di affrontarlo con la stessa grinta e carisma che ha caratterizzato la sua bella carriera sportiva.
Abbiamo raggiunto la carismatica "opposta" per complimentarci per lei e scambiare quattro chiacchiere in vista del suo rinnovo in maglia biancazzurra.
R: Ciao, Carmen. Innanzitutto complimenti per la tua riconferma in squadra. Ti va di raccontare ai nostri lettori i tuoi esordi nell'ambiente pallavolistico di Cerignola?
CB: Sono cresciuta nell'(ei fu) UDAS. Quello vero, quello dei tempi della Pavoncelli. Ricorderò sempre con piacere le risate e la spensieratezza con le quali si affrontavano allenamenti, partite, campionati.
R: Qual è la stata sino ad oggi l'esperienza secondo te più interessante per la tua formazione sportiva?
CB: Nel mio cuore il primo posto lo manterrà sempre Marsala. Lì ho avuto la fortuna di avere un allenatore molto competente (Paolo Giribaldi), da cui ho appreso tutto ciò che potevo. La vittoria del campionato è stata la ciliegina sulla torta, ma l'amore che provo per Marsala è dovuto alle sensazioni positive che quella terra meravigliosa mi regala ogni volta che ci torno.
R: Il Bisceglie ti ha ormai "adottata". Come ti trovi in questo ambiente, e quali sono invece le criticità che eventualmente hai conosciuto e affrontato?
CB: I biscegliesi sono persone sincere e di cuore: la pallavolo fatta con loro è pura e pulita, senza interessi economici, è quella fatta per amore dello sport. Questo lo si può notare anche nella sportività del pubblico del PalaDolmen, frequentato da persone sempre educate e positive, anche quando si intasca una sconfitta. Insomma, qui si respira aria buona!
R: Sei cresciuta a "pane e pallavolo". Cosa rappresenta adesso, che sei una donna, questo sport?
CB: Per quanto mi riguarda, l'orologio della pallavolo sta suonando gli ultimi rintocchi: a breve mi trasferirò per un concorso a tempo indeterminato che ho superato, nel nostro capoluogo. E' il cambio netto della mia vita, ne avevo bisogno, data la consapevolezza della mia età (anche se porto benissimo il miei 34 anni!), e la necessità di trovare finalmente un equilibrio professionale e lavorativo.
R: Quali obiettivi ti sei posta, da qui a cinque anni?
CB: Realizzarmi. Questi prossimi mesi saranno cruciali per me.
R: Tre aggettivi per definire la tua passione per la pallavolo.
CB: No basterebbero tre aggettivi. Intanto ti direi: vitale, immensa, a tratti devastante (è vero, lo sport è salute, ma praticato a certi ritmi e livelli è devastante per le articolazioni!).
R: A quale giocatrice ti senti più affine, come stile di gioco in campo?
CB: Credo all'ultimissima Sylla, abbiamo parecchie cose in comune.
Ne ha fatta di strada nello sport, Carmen. Ora la sua vita è ad un bivio personale e professionale, e non ci resta che augurarle di affrontarlo con la stessa grinta e carisma che ha caratterizzato la sua bella carriera sportiva.