
Calcio
Audace Cerignola - Pescara 1-4: il pagellone
Il Cerignola comanda la partita per 65 minuti, spreca occasioni, sbaglia un rigore e viene punito dal Pescara
Cerignola - lunedì 26 maggio 2025
22.18
Maledizione e imprecisione, al Cerignola succede negativamente di tutto nella gara di andata della semifinale play-off contro il Pescara. È veramente difficile analizzare una partita che fino al minuto 66 è stata comandata dalla squadra gialloblù, capace di mettere nettamente sotto per gioco e occasioni da rete il Pescara. Poi di botto come in un brutto sogno il tabellino finale dice 1-4. Un risultato bugiardo che amplifica la vittoria del Pescara apparso battibile e non superiore al Cerignola. Purtroppo la maledizione che attanaglia la squadra gialloblù dal dischetto del rigore in questa stagione si è ripresentata con Sainz Maza, in un momento della partita dove tra l'altro veramente stava mettendo alle corde l'avversario. Il Pescara è stato anche graziato qualche minuto dopo da Achik che ha colpito a porta vuota un palo clamoroso, e dal var che non ha concesso un altro sacrosanto rigore per un pestone subito da Capomaggio in piena area, addirittura è scattata l'ammonizione per simulazione inesistente. Da lì in poi la squadra abruzzese ha punito lo spreco con il gol del vantaggio e la successiva mazzata dello 0-2. Persa la lucidità il Cerignola si è lasciato andare e graffiare ancora una volta con la terza rete. L'espulsione di Capomaggio per doppio giallo con il risultato già compromesso, ha finito di complicare anche un'ipotetica reazione per tentare di accorciare le distanze. Distanze accorciate all'86° in dieci uomini sull'asse Achik - Cuppone ma puntualmente affogate ancora una volta con cinicità dal Pescara con la quarta e definitiva rete di Tonin.
Detto degli episodi clamorosi e delle occasioni non sfruttate, c'è anche da dire che probabilmente le scelte iniziali di Mister Raffaele in attacco hanno, in un certo senso, allungato la possibilità di sbloccare e sistemare prima la partita con la decisione di tenere inizialmente in panchina attaccanti come Achik, Cuppone e Volpe più rapidi, taglienti e scattanti per caratteristiche di profondità sulla linea del fuorigioco che il Pescara adottava sistematicamente. La scelta di D'Andrea di affiancare Salvemini, che per caratteristiche è sicuramente diverso dai tre, non ha pagato nel primo tempo nonostante il grosso sviluppo offensivo espresso dalla squadra e la buona produzione di occasione da rete. A centrocampo Raffaele ha cercato in un certo senso di ovviare a quella situazione prolungata dell'assenza di Paolucci riproponendo titolare Sainz Maza come a Cava dei Tirreni. Quello che serviva a livello di qualità, cioè la palletta da imbucare per la velocità e il taglio degli attaccanti, Maza l'ha anche garantita con Achik in campo subentrato dal primo minuto della ripresa proprio al posto di D'Andrea. Il punto di domanda è proprio questo, perché non sfruttare da subito questa soluzione. Forse la risposta è che il Mister inizialmente ha pensato di fare una partita totalmente aggressiva schiacciando il Pescara in un fazzoletto dell'area di rigore per tenere due punte piuttosto centrali vicino alla porta per sfruttare le incursioni e i cross di Russo e Coccia. Sono tutte soluzioni tecniche e tattiche che hanno un fondamento. Noi come idea propendiamo più per per la soluzione del secondo tempo. Tutte le risposte in ogni caso chiaramente passano anche dal gol del vantaggio mai capitalizzato, né prima e né dopo le due soluzioni adottate. Possiamo dire con sicurezza che tutti i discorsi sbattono inesorabilmente su un calcio di rigore sbagliato malamente da Sainz Maza sullo 0- 0, su un palo clamoroso colpito a porta vuota da Achik e sulla lucidità persa dopo il doppio svantaggio che ha conseguito un momento di assoluto black out, aggravato con l'espulsione di Capomaggio. In definitiva il Cerignola non meritava proprio la sconfitta e scrivere di un risultato di 1-4 è come un T9 impazzito. Di seguito la prestazione individuale di tutti i giocatori dell'Audace Cerignola.
#GRECO 6 / Praticamente spettatore per 40 minuti. Poi negli ultimi 25 minuti si è visto arrivare davanti alla porta per la conclusione i giocatori del Pescara con lo spirito punitivo. Subisce 4 gol e al momento non sappiamo nemmeno il perché.
# ROMANO 6 / Gioca un primo tempo abbastanza ordinato e con la freschezza di spingersi anche in avanti per aggredire e accompagnare l'azione. Nel secondo tempo chiede il cambio probabilmente per qualche fastidio fisico. Al suo posto entra Volpe con Coccia che passa a fare il braccetto.
# GONNELLI 5,5 / Primo tempo perfetto con una super chiusura su Merola pronto al tiro e forse al gol. Poi ci sono i 25 minuti finali dove i 4 gol incassati sono troppo pesanti.
# MARTINELLI 5,5 / Tra i migliori per un'ora abbondante di gioco con chiusure difensive da grande giocatore, testa alta ed esperienza per fare la differenza. Nonostante ciò viene risucchiato anche lui dal quel vortice di 1-4 arrivato dalle parti di Greco dove non riesce più a opporre resistenza nemmeno Martinelli.
# COCCIA 5,5 / Gioca un primo tempo a tutto dinamismo dove riesce anche ad andare in gol attaccando l'area su servizio di Bianchini, il fuorigioco nell'occasione è spietato. Nella fase più difficile della partita deve arretrare braccetto a destra per sostituire Romano.
# RUSSO 6 / Gioca un bel primo tempo dove garantisce a sinistra una buona proiezione offensiva e protezione difensiva. È determinante anche a inizio secondo tempo in un ripiego difensivo da ultimo uomo ad annullare un'azione pericolosissima del Pescara. Lascia il posto a Cuppone a un quarto d'ora dalla fine con Volpe che prende la sua posizione a sinistra.
# CAPOMAGGIO 5 / Gioca un primo tempo di buona pressione a centrocampo. La sua partita si complica strada facendo dall'episodio della simulazione inesistente comandata dall'arbitro Turrini che si inventa tutto e con la complicità del Var nemmeno utilizza la visione, così facendo nega a Capomaggio e il Cerignola un rigore netto 3 minuti dopo aver concesso il primo. È un'ammonizione pesante e ingiusta perché Capomaggio era diffidato ed entra in una specie di vortice negativo che alimenta il suo nervosismo nel proseguo. Infatti al 77° commette un fallo da ammonizione e lascia i compagni di squadra in 10 uomini, in un momento delicatissimo della partita.
# SAINZ MAZA 4 / Ad un certo punto tutto è passato dai suoi piedi, con la squadra che stava giocando bene. Il rigore fallito da Maza è stato una mazzata anche psicologica, Da quel momento è uscito di scena senza riprendersi più. Il gol del 1-4 del Pescara è stato anche un po' causato dalla sua resistenza venuta meno ormai da parecchi minuti. Allentare dopo il gol del 1-3 e non ostacolare a dovere l'avversario in una partita dove i gol tra andata e ritorno sono determinanti fa tutta la differenza del mondo.
# BIANCHINI 6 / Gioca un buon primo tempo con gran ritmo e ordine. Serve anche l'assist per Coccia in occasione del gol annullato per fuorigioco. Nella ripresa viene sostituito con Tascone.
#SALVEMINI 6 / Ha fatto la sua partita e soprattutto nel primo tempo oltre a metterci l'anima ha provato in tutti i modi a sfondare.
# D'ANDREA 5 / Fa coppia con Salvemini in attacco. Come sempre il suo apporto è combattivo serve una bella palla di esterno a Salvemini per la grande occasione nel primo tempo. Poi però non riesce a caricare tiri pericolosi verso la porta.
# ACHIK 6,5 / È sicuramente una questione di caratteristiche: in 20 minuti dal suo ingresso in campo il Cerignola in attacco ha un'altra velocità, un'altra tecnica, un altro tipo di affondo, un numero superiore di occasioni da rete. Sfruttate o no è la verità. Vero anche che si divora 2 gol, il secondo dove colpisce il palo è clamoroso, lì deve fare gol c'è poco da fare. Si procura il rigore poi fallito da Maza e con un grande assist per Cuppone tiene accesa la speranza per la gara di ritorno. Il 7,5 in pagella però è fermo sul palo.
# TASCONE 5 / Entra qualche minuto prima del vantaggio del Pescara al posto di Bianchini: è una fase inaspettata e difficile. Purtroppo non c'è nemmeno il tempo di riordinare anche le idee a centrocampo con Tascone che arriva il raddoppio. Peccato perché con la gara più in equilibrio, Tascone è un giocatore che sa aggredire con determinazione. Ma sinceramente non ha avuto il tempo di immergersi nella partita che stava prendendo una brutta piega.
# CUPPONE 6,5 / Anche per Cuppone ne facciamo una questione di caratteristiche: è un giocatore troppo temibile e dal fiuto del gol quasi infallibile per non giocare dall'inizio. La firma sul tabellino l'ha messa anche ieri. Il Pescara ha adottato sistematicamente la tattica del fuorigioco e Cuppone con i suoi tagli anche nello stretto forse sarebbe arrivato al tiro tantissime volte.
# VOLPE S.V./ Entra in una fase della partita dove il Cerignola vede nero e perde la bussola.
# MISTER RAFFAELE 4 / Il Cerignola ammirato per 65 minuti meritava nettamente la vittoria. Ovviamente l'analisi della partita sbatte sempre sugli episodi non capitalizzati come il calcio di rigore fallito e il palo clamoroso sul risultato di 0-0. Restiamo del parere che con una scelta diversa per caratteristiche degli interpreti in fase offensiva la squadra avrebbe forse raddoppiato le occasioni da gol in quell'ora di gioco, dove ha dimostrato di essere superiore al Pescara. Il bello e il paradosso è che è piaciuto anche il Cerignola del primo tempo. Poi c'era anche da gestire con più lucidità la fase del doppio svantaggio, dove la squadra è stata risucchiata dalla negatività e ha smarrito la lucidità. Davvero una partita incredibile nata bene e finita malissimo. Al ritorno mercoledì prossimo allo Stadio "Adriatico" servirà un'impresa sportiva per riaprire il discorso qualificazione. Nulla è impossibile, tutto è possibile soprattutto nel calcio dove il pallone rotola.
# TIFOSI / Cornice di pubblico fantastica con l'incitamento alla squadra caloroso e continuo anche nei momenti di difficoltà.
Detto degli episodi clamorosi e delle occasioni non sfruttate, c'è anche da dire che probabilmente le scelte iniziali di Mister Raffaele in attacco hanno, in un certo senso, allungato la possibilità di sbloccare e sistemare prima la partita con la decisione di tenere inizialmente in panchina attaccanti come Achik, Cuppone e Volpe più rapidi, taglienti e scattanti per caratteristiche di profondità sulla linea del fuorigioco che il Pescara adottava sistematicamente. La scelta di D'Andrea di affiancare Salvemini, che per caratteristiche è sicuramente diverso dai tre, non ha pagato nel primo tempo nonostante il grosso sviluppo offensivo espresso dalla squadra e la buona produzione di occasione da rete. A centrocampo Raffaele ha cercato in un certo senso di ovviare a quella situazione prolungata dell'assenza di Paolucci riproponendo titolare Sainz Maza come a Cava dei Tirreni. Quello che serviva a livello di qualità, cioè la palletta da imbucare per la velocità e il taglio degli attaccanti, Maza l'ha anche garantita con Achik in campo subentrato dal primo minuto della ripresa proprio al posto di D'Andrea. Il punto di domanda è proprio questo, perché non sfruttare da subito questa soluzione. Forse la risposta è che il Mister inizialmente ha pensato di fare una partita totalmente aggressiva schiacciando il Pescara in un fazzoletto dell'area di rigore per tenere due punte piuttosto centrali vicino alla porta per sfruttare le incursioni e i cross di Russo e Coccia. Sono tutte soluzioni tecniche e tattiche che hanno un fondamento. Noi come idea propendiamo più per per la soluzione del secondo tempo. Tutte le risposte in ogni caso chiaramente passano anche dal gol del vantaggio mai capitalizzato, né prima e né dopo le due soluzioni adottate. Possiamo dire con sicurezza che tutti i discorsi sbattono inesorabilmente su un calcio di rigore sbagliato malamente da Sainz Maza sullo 0- 0, su un palo clamoroso colpito a porta vuota da Achik e sulla lucidità persa dopo il doppio svantaggio che ha conseguito un momento di assoluto black out, aggravato con l'espulsione di Capomaggio. In definitiva il Cerignola non meritava proprio la sconfitta e scrivere di un risultato di 1-4 è come un T9 impazzito. Di seguito la prestazione individuale di tutti i giocatori dell'Audace Cerignola.
#GRECO 6 / Praticamente spettatore per 40 minuti. Poi negli ultimi 25 minuti si è visto arrivare davanti alla porta per la conclusione i giocatori del Pescara con lo spirito punitivo. Subisce 4 gol e al momento non sappiamo nemmeno il perché.
# ROMANO 6 / Gioca un primo tempo abbastanza ordinato e con la freschezza di spingersi anche in avanti per aggredire e accompagnare l'azione. Nel secondo tempo chiede il cambio probabilmente per qualche fastidio fisico. Al suo posto entra Volpe con Coccia che passa a fare il braccetto.
# GONNELLI 5,5 / Primo tempo perfetto con una super chiusura su Merola pronto al tiro e forse al gol. Poi ci sono i 25 minuti finali dove i 4 gol incassati sono troppo pesanti.
# MARTINELLI 5,5 / Tra i migliori per un'ora abbondante di gioco con chiusure difensive da grande giocatore, testa alta ed esperienza per fare la differenza. Nonostante ciò viene risucchiato anche lui dal quel vortice di 1-4 arrivato dalle parti di Greco dove non riesce più a opporre resistenza nemmeno Martinelli.
# COCCIA 5,5 / Gioca un primo tempo a tutto dinamismo dove riesce anche ad andare in gol attaccando l'area su servizio di Bianchini, il fuorigioco nell'occasione è spietato. Nella fase più difficile della partita deve arretrare braccetto a destra per sostituire Romano.
# RUSSO 6 / Gioca un bel primo tempo dove garantisce a sinistra una buona proiezione offensiva e protezione difensiva. È determinante anche a inizio secondo tempo in un ripiego difensivo da ultimo uomo ad annullare un'azione pericolosissima del Pescara. Lascia il posto a Cuppone a un quarto d'ora dalla fine con Volpe che prende la sua posizione a sinistra.
# CAPOMAGGIO 5 / Gioca un primo tempo di buona pressione a centrocampo. La sua partita si complica strada facendo dall'episodio della simulazione inesistente comandata dall'arbitro Turrini che si inventa tutto e con la complicità del Var nemmeno utilizza la visione, così facendo nega a Capomaggio e il Cerignola un rigore netto 3 minuti dopo aver concesso il primo. È un'ammonizione pesante e ingiusta perché Capomaggio era diffidato ed entra in una specie di vortice negativo che alimenta il suo nervosismo nel proseguo. Infatti al 77° commette un fallo da ammonizione e lascia i compagni di squadra in 10 uomini, in un momento delicatissimo della partita.
# SAINZ MAZA 4 / Ad un certo punto tutto è passato dai suoi piedi, con la squadra che stava giocando bene. Il rigore fallito da Maza è stato una mazzata anche psicologica, Da quel momento è uscito di scena senza riprendersi più. Il gol del 1-4 del Pescara è stato anche un po' causato dalla sua resistenza venuta meno ormai da parecchi minuti. Allentare dopo il gol del 1-3 e non ostacolare a dovere l'avversario in una partita dove i gol tra andata e ritorno sono determinanti fa tutta la differenza del mondo.
# BIANCHINI 6 / Gioca un buon primo tempo con gran ritmo e ordine. Serve anche l'assist per Coccia in occasione del gol annullato per fuorigioco. Nella ripresa viene sostituito con Tascone.
#SALVEMINI 6 / Ha fatto la sua partita e soprattutto nel primo tempo oltre a metterci l'anima ha provato in tutti i modi a sfondare.
# D'ANDREA 5 / Fa coppia con Salvemini in attacco. Come sempre il suo apporto è combattivo serve una bella palla di esterno a Salvemini per la grande occasione nel primo tempo. Poi però non riesce a caricare tiri pericolosi verso la porta.
# ACHIK 6,5 / È sicuramente una questione di caratteristiche: in 20 minuti dal suo ingresso in campo il Cerignola in attacco ha un'altra velocità, un'altra tecnica, un altro tipo di affondo, un numero superiore di occasioni da rete. Sfruttate o no è la verità. Vero anche che si divora 2 gol, il secondo dove colpisce il palo è clamoroso, lì deve fare gol c'è poco da fare. Si procura il rigore poi fallito da Maza e con un grande assist per Cuppone tiene accesa la speranza per la gara di ritorno. Il 7,5 in pagella però è fermo sul palo.
# TASCONE 5 / Entra qualche minuto prima del vantaggio del Pescara al posto di Bianchini: è una fase inaspettata e difficile. Purtroppo non c'è nemmeno il tempo di riordinare anche le idee a centrocampo con Tascone che arriva il raddoppio. Peccato perché con la gara più in equilibrio, Tascone è un giocatore che sa aggredire con determinazione. Ma sinceramente non ha avuto il tempo di immergersi nella partita che stava prendendo una brutta piega.
# CUPPONE 6,5 / Anche per Cuppone ne facciamo una questione di caratteristiche: è un giocatore troppo temibile e dal fiuto del gol quasi infallibile per non giocare dall'inizio. La firma sul tabellino l'ha messa anche ieri. Il Pescara ha adottato sistematicamente la tattica del fuorigioco e Cuppone con i suoi tagli anche nello stretto forse sarebbe arrivato al tiro tantissime volte.
# VOLPE S.V./ Entra in una fase della partita dove il Cerignola vede nero e perde la bussola.
# MISTER RAFFAELE 4 / Il Cerignola ammirato per 65 minuti meritava nettamente la vittoria. Ovviamente l'analisi della partita sbatte sempre sugli episodi non capitalizzati come il calcio di rigore fallito e il palo clamoroso sul risultato di 0-0. Restiamo del parere che con una scelta diversa per caratteristiche degli interpreti in fase offensiva la squadra avrebbe forse raddoppiato le occasioni da gol in quell'ora di gioco, dove ha dimostrato di essere superiore al Pescara. Il bello e il paradosso è che è piaciuto anche il Cerignola del primo tempo. Poi c'era anche da gestire con più lucidità la fase del doppio svantaggio, dove la squadra è stata risucchiata dalla negatività e ha smarrito la lucidità. Davvero una partita incredibile nata bene e finita malissimo. Al ritorno mercoledì prossimo allo Stadio "Adriatico" servirà un'impresa sportiva per riaprire il discorso qualificazione. Nulla è impossibile, tutto è possibile soprattutto nel calcio dove il pallone rotola.
# TIFOSI / Cornice di pubblico fantastica con l'incitamento alla squadra caloroso e continuo anche nei momenti di difficoltà.