Pierluigi Lapollo, Pallavolo Cerignola: “La gestione del Pala Dileo è al limite del paradosso, siamo stanchi”

La gestione del Pala Dileo torna ancora una volta sotto la lente d'ingrandimento. E' il luogo fisico in cui giocano e si allenano realtà sportive locali che meritano attenzione e considerazione per i risultati e il lustro che portano alla nostra città. Per questo andrebbe gestito nel miglior modo possibile. Così però non succede, e questa nota accorata del Vice-Presidente della Pallavolo Cerignola, Pierluigi Lapollo, lo mette in evidenza con un pizzico di rammarico.

"La squadra che rappresenta la città di Cerignola nel terzo campionato nazionale (B1) si allena e gioca le proprie partite in un palazzetto gelido e al limite del praticabile. Ogni giorno lottiamo con infortuni e la difficoltà di fare attività di qualità, addirittura, ci sono difficoltà a farci allenare al mattino, cosa che era stata programmata in estate e per questo concessa e protocollata secondo la legge.

Ma evidentemente le cose belle e per cui andare fieri, in questa città, danno fastidio ai molti. Tutti sanno della mia onestà intellettuale e della mia correttezza politica e istituzionale ma adesso basta. Sono stanco di essere preso in giro da un'Amministrazione che invece di sostenere certe realtà, fa poco o tanto, per creare problemi. Non entro in polemiche, che per quanto riguarda la Pallavolo Cerignola sono state superate subendo imbarazzanti cambi di rotta rispetto a ciò che era stato concordato e concesso ufficialmente questa estate, ma ad oggi, la situazione è paradossale.

Nonostante le pec, le sollecitazioni, la disponibilità fisica a prestarci a questa o quella verifica tecnica, ad oggi siamo ancora in condizioni poco edificanti: basti pensare che la nostra giocatrice finlandese ha chiesto di giocare con un sotto completo termico. Comprendo che l'Amministrazione sia in difficoltà politica e comprendo anche non abbia più entusiasmo nella gestione delle dinamiche pubbliche che quotidianamente avvengono ma prima da cittadino e poi da Dirigente, devo dimostrare tutto il mio sdegno per questa situazione. Poi ci si chiede perché tutto che di bello viene creato muore. La risposta è nella gestione del PalaDileo 2025/2026".