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Vita di città

Che fine ha fatto la ZTL?

Zona a traffico limitato, continua a slittare la sua attivazione

Osteggiata dai commercianti del corso principale della città, applaudita dalle persone attente alla sostenibilità, la Zona a traffico limitato doveva essere una delle principali novità dell'Amministrazione Metta: da tempo, invece, non se ne parla più e, anzi, sembra essere finita nel dimenticatoio.

In un comunicato risalente allo scorso 26 luglio, l'Assessore Pia Zamparese annunciava l'imminente attivazione ("nelle prossime settimane") della ZTL e dell'area pedonale. Sono passati quattro mesi e la situazione non è affatto cambiata. Sembrerebbe inutile chiedere lumi alla Zamparese, attualmente impegnata nell'organizzazione della Notte Bianca e coinvolta nella richiesta di revoca del suo mandato da parte della consigliera dissidente Teresa Lapiccirella per presunti conflitti d'interesse relativi a un subappalto per la realizzazione di alcuni lavori al nuovo Eurospin.


La ZTL ipotizzata parte dalla Chiesa del Carmine e arriva in via Paolo Borsellino. Al suo interno è stata compresa una fascia di area pedonale che, nelle ipotesi iniziali, dovrebbe andare da Piazza Duomo alla fine della Villa Comunale (via XX settembre). Ovviamente sono stati previsti dei varchi elettronici per limitare il traffico. Inoltre, la ZTL è segnalata da diversi colori a cui corrispondono differenti tipologie di veicoli a cui è consentito il traffico: ad esempio, il rosso riguarda la categoria dei veicoli di servizio istituzionali e tutti i veicoli rapportabili ai velocipedi, il giallo i diversamente abili; il verde sono i diversamente abili residenti; gli arancioni sono i possessori di garage, pur non residenti; l'azzurro sono le attività economiche e i professionisti, etc.

La ZTL si è rivelata, a Foggia, l'elemento decisivo per la grande risalita del capoluogo dauno nella classifica "Ecosistema Urbano", stilata da Legambiente. Negli ultimi due anni, infatti, Foggia è passata dall'81esimo al 16esimo posto di questa classifica, e questa scalata la rende il primo capoluogo di Puglia in termini di mobilità sostenibile. Non ci sono dubbi sul fatto che ciò sia dovuto principalmente all'ampliamento delle zone a traffico limitato volute dall'attuale Amministrazione Landella. E' inoltre evidente che, diminuendo il traffico automobilistico (principale causa di incidenti stradali) aumenti la sicurezza sulle strade e si riduca l'inquinamento da emissioni di gas di scarico, per di più in una città come Cerignola, dove cresce l'indignazione per i fumi tossici ma la circolazione delle auto rimane esasperata.

Intanto, rimanendo sul tema della sicurezza stradale, alcuni giorni fa il Sindaco evidenziava che, solo nel mese di ottobre, attraverso il sistema di videosorveglianza sono stati elevati 650 verbali per infrazioni (corrispondenti, sembrerebbe, a un importo vicino ai 150mila euro). Resta il fatto che il problema della mobilità sostenibile sembra ancora non rientrare fra le priorità dell'Amministrazione.
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