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Franco Conte: un libro sull’Audace Cerignola dal 1935 ad oggi

Intervista all’autore del volume “Gialloazzurro è il colore del mio cuor”

"Mio padre Tommaso mi ha trasmesso la passione per la storia di Cerignola. C'era tanta gente che aspettava il sabato sera per ascoltare la sua trasmissione sull'emittente locale TRC con il racconto delle tradizioni locali": a parlare è Franco Conte, ricercatore e autore di storia locale che ha da poco pubblicato il libro "Giallazzurro è il colore del mio cuor".

Si tratta di un compendio di foto e documenti riguardanti la storia dell'Audace Cerignola, che raccoglie testimonianze inedite del percorso della squadra locale dagli esordi ad oggi.

"Essendo un cultore della ricerca storiografica, cerco di trattare tematiche inedite che non siano state affrontate dagli altri storici e appassionati di storia locale, che solitamente si soffermano su alcuni argomenti della tradizione. E così mi sono occupato di musica, mettendo insieme i gruppi musicali cerignolani del passato, ho pubblicato un libro in cui ho riportato la storia delle radio locali, ho parlato dell'eccidio di Vallecannella riportando il nome di altri due ignoti, e infine ho realizzato un trittico sulla storia di Cerignola, che presto adotteranno nelle scuole. Le nuove generazioni, purtroppo, non conoscono la storia della nostra città", esordisce Franco Conte.

Ti eri già occupato di calcio in passato, vero?

Nel 2000 ho pubblicato un primo libro che parlava del Cerignola dall'inizio del secolo agli anni 2000. L'ho scritto in occasione dei 90 anni dalla nascita della squadra, riportando però anche gli avvenimenti più importanti di politica, cronaca, ecc. In quello pubblicato di recente (e presentato presso la Sala Consiliare alla presenza della società giallo azzurra, della dirigenza e dell'Amministrazione comunale) invece, mi sono soffermato sull'excursus della squadra introducendo alcune foto del tutto inedite, come quelle riguardanti l'inaugurazione dello Stadio Comunale, avvenuta nel periodo fascista, gentilmente fornite dalla famiglia Reitani.

Mentre realizzavi la ricerca per completare il libro, cosa prevaleva in te: il tifoso o il ricercatore?

Entrambi i ruoli, devo dire. Intanto ho provato una grande soddisfazione nel reperire foto antiche e assai preziose per il mio lavoro: questo stato d'animo può capirlo solo chi ha la medesima passione verso fonti, foto e documenti che magari altri buttano via, oppure non valorizzano come meritano. Da tifoso mi sono accanito parecchio a ricostruire nei dettagli tutti i dirigenti della squadra, mentre da ricercatore sono stato contento di venire a capo della data 1912 che viene associata alla squadra, e che venne riportata per la prima volta in un gagliardetto fatto realizzare nel 1969 dall'allora Presidente del Cerignola Luigi Dibitonto.

Ho consultato infatti un giornale risalente al 1932, intitolato "Fiammata", in cui si legge: "Vent'anni fa è nata una Polisportiva che praticava diversi sport, tra cui il calcio". In pratica, andando a ritroso di venti anni, torniamo a quel 1912 di cui c'è traccia nel gagliardetto, l'articolo ne conferma quindi la data. Nel 1912 quindi è nata la Polisportiva Audace Cerignola. Abbiamo materiale e documenti a conferma di ciò, come la figura di alcuni sportivi cerignolani particolarmente bravi, ad esempio Francesco Rocco, sportivo poliedrico dedito anche al calcio e Luigi Lenoci, che praticava salto in alto.

La tifoseria cerignolana ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nelle alterne vicende della squadra: nel tuo libro cosa racconti al riguardo?

Oltre ai cori che caratterizzano la tifoseria, ho raccolto e inserito diverse foto riguardanti i tifosi e gli Ultras. Non ho tralasciato nulla al riguardo, ho voluto riportare anche alcuni avvenimenti poco piacevoli che hanno coinvolto la tifoseria cerignolana negli anni Ottanta, i tafferugli, e la squalifica del campo per due anni dopo aver aggredito un arbitro a Foggia. In più nel libro ci sono diversi aneddoti in cui molti si potranno ritrovare. Ci sono episodi che tante persone ricordano, come una partita memorabile tra Cerignola e Manfredonia, che però non si giocò al Monterisi nel 1945. Durante la gara accadde davvero di tutto: proprio per questo negli anni la rivalità con la squadra del Manfredonia non si è mai sopita.

Nella squadra dell'Audace Cerignola gioca solo un cerignolano, mentre tutti gli altri arrivano da fuori. Cosa accadde invece in passato?

Negli anni Trenta, quando il Cerignola approdò in serie C, l'allenatore era ungherese e in squadra c'erano solo alcuni cerignolani Savino Ordine, Domenico Monterisi, i fratelli Calonico. Corsi e ricorsi storici, quindi.

Prima di chiudere l'intervista, Conte ci tiene a ricordare che alla ricerca hanno collaborato anche due altri appassionati ricercatori di storia e tradizioni della nostra città: Giovanni Montingelli e Giancarlo Strafezza e che la maggior parte delle foto sono dello studio fotografico Belviso che ringrazio.

Di cosa ti stai occupando adesso?

Da ricercatore incallito quale sono, non mi fermo mai. Attualmente sto conducendo una ricerca sulle tombe gentilizie del Cimitero di Cerignola, appartenute a diversi personaggi dell'Ottocento. Ho da poco pubblicato, inoltre, una storia del Teatro Mercadante, insieme ad Antonio Galli. Abbiamo voluto ricostruire la storia di un gioiello della nostra città che finalmente è stato riaperto. Voluto dall'Amministrazione Comunale, è in distribuzione gratuita presso il Teatro Mercadante o Biblioteca comunale

Riaprire il Polo Museale dell'ex Opera Monte Fornari, che personalmente ho messo su con la collaborazione degli amici della Pro Loco nel 2014, quando rivestivo la carica di Consigliere comunale con delega alla Cultura è un altro auspicio per la cittadinanza, a cui l'Amministrazione comunale sta lavorando, infatti è di questi giorni l'inizio dei lavori di ristrutturazione. Spero si realizzi a breve.
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