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Gianvito Casarella, FDI Cerignola: “Rifiuti e ospedale, le piaghe della città targata PD”
Il Vice-segretario cittadino riepiloga gli episodi più salienti accaduti in questa settimana
Cerignola - sabato 31 maggio 2025
13.19 Comunicato Stampa
Come di consueto, Gianvito Casarella (FDI Cerignola) ripercorre in un comunicato diffuso anche sui social alcuni avvenimenti accaduti durante la settimana appena trascorsa.
"Siamo stati i primi a denunciarlo: prima crolla l'ex municipio e per 2 anni e mezzo le macerie restano lì, a condannare al degrado un intero quartiere. Ma tra quelle macerie, anche l'archivio dell'ex anagrafe comunale, buttato in sacchetti neri. All'improvviso iniziano a ripulire, ma si alza il vento e quei documenti svolazzano qui e là. Quelli che restano, vengono ritrovati in campagna. Stasera se ne occuperà Striscia la Notizia.
Insomma, quei documenti prima li abbandonano tra le macerie, poi nei campi, poi li bruciano. Il sindaco Bonito e l'assessore Cicolella (Nicola Netti giustamente ne chiede le dimissioni) hanno provato a mettere toppe ovunque, ma le loro versioni fanno acqua da tutte le parti. Bonito prima fa il vago, poi corre ai ripari con la solita indignazione a scoppio ritardato. Cicolella, invece, riesce nell'impresa di essere smentita perfino dalla sua stessa maggioranza. Il PD? Un teatrino: risse interne, psicoanalisi familiari in diretta e comunicati grotteschi.
Si disperde così un patrimonio culturale, di storia locale, che nessuno aveva messo al sicuro e destinato ad un museo cittadino, ad imperitura memoria. Quei documenti ci parla(va)no dei nostri antenati, delle genealogie, delle professioni di una Cerignola che frattanto è cresciuta e cambiata. Evidentemente in peggio. E allo scempio culturale si aggiunge quello ambientale.
Restano sempre i quesiti alla Cicolella sulla mancata riapertura di Via Jesolo e sul mancato scorrimento della graduatoria di Polizia locale.
Vi ricordate le improbabili ispezioni tra i rifiuti nei sacchi neri, che il 19 maggio non furono ritirati? Loro, duri e inflessibili contro gli incivili. Ma a rimetterci in termini di sporcizia generale sono stati tutti. Da questa mattina finalmente, dopo 12 lunghi giorni di vento, sole, pioggia, hanno iniziato a toglierli. Ad avvertire delle regole, una macchinetta con una tromba che la senti solo se sei nella macchina... Così, immondizia per strada. In alcuni casi qualcuno la sposta in campagna e chissà cosa ne fa... chiaramente a farne le spese sono centro e periferia (sono democratici), specie Torricelli e Macello. Avrebbero potuto farla raccogliere a chi incassa doppi pagamenti per il trasporto dei rifiuti, così almeno avremmo iniziato a compensare le somme...
Parliamo sempre di ospedale, di come i disservizi sovrastino ormai i servizi, in un lento e doloroso declino. La politica trasversalmente ammanicata tace. Il pronto soccorso è preso quotidianamente d'assalto, tra carenze della medicina di prossimità e carenze di organico all'ospedale: ore e ore per spesso poi decidere di tornare a casa dopo un niente di fatto. Ma l'ASL Fg rilancia, non ha soldi per nuove assunzioni ma spende e spande per costosi gettoni ai medici in pensione. Non c'è un reparto dove fabbisogno e realtà coincidono. Si pensa alle Regionali... ma dall'ASL Fg arriva anche la presa per i fondelli: per loro questa sarebbe "sanità moderna, inclusiva e solidale".
"Siamo stati i primi a denunciarlo: prima crolla l'ex municipio e per 2 anni e mezzo le macerie restano lì, a condannare al degrado un intero quartiere. Ma tra quelle macerie, anche l'archivio dell'ex anagrafe comunale, buttato in sacchetti neri. All'improvviso iniziano a ripulire, ma si alza il vento e quei documenti svolazzano qui e là. Quelli che restano, vengono ritrovati in campagna. Stasera se ne occuperà Striscia la Notizia.
Insomma, quei documenti prima li abbandonano tra le macerie, poi nei campi, poi li bruciano. Il sindaco Bonito e l'assessore Cicolella (Nicola Netti giustamente ne chiede le dimissioni) hanno provato a mettere toppe ovunque, ma le loro versioni fanno acqua da tutte le parti. Bonito prima fa il vago, poi corre ai ripari con la solita indignazione a scoppio ritardato. Cicolella, invece, riesce nell'impresa di essere smentita perfino dalla sua stessa maggioranza. Il PD? Un teatrino: risse interne, psicoanalisi familiari in diretta e comunicati grotteschi.
Si disperde così un patrimonio culturale, di storia locale, che nessuno aveva messo al sicuro e destinato ad un museo cittadino, ad imperitura memoria. Quei documenti ci parla(va)no dei nostri antenati, delle genealogie, delle professioni di una Cerignola che frattanto è cresciuta e cambiata. Evidentemente in peggio. E allo scempio culturale si aggiunge quello ambientale.
Restano sempre i quesiti alla Cicolella sulla mancata riapertura di Via Jesolo e sul mancato scorrimento della graduatoria di Polizia locale.
Vi ricordate le improbabili ispezioni tra i rifiuti nei sacchi neri, che il 19 maggio non furono ritirati? Loro, duri e inflessibili contro gli incivili. Ma a rimetterci in termini di sporcizia generale sono stati tutti. Da questa mattina finalmente, dopo 12 lunghi giorni di vento, sole, pioggia, hanno iniziato a toglierli. Ad avvertire delle regole, una macchinetta con una tromba che la senti solo se sei nella macchina... Così, immondizia per strada. In alcuni casi qualcuno la sposta in campagna e chissà cosa ne fa... chiaramente a farne le spese sono centro e periferia (sono democratici), specie Torricelli e Macello. Avrebbero potuto farla raccogliere a chi incassa doppi pagamenti per il trasporto dei rifiuti, così almeno avremmo iniziato a compensare le somme...
Parliamo sempre di ospedale, di come i disservizi sovrastino ormai i servizi, in un lento e doloroso declino. La politica trasversalmente ammanicata tace. Il pronto soccorso è preso quotidianamente d'assalto, tra carenze della medicina di prossimità e carenze di organico all'ospedale: ore e ore per spesso poi decidere di tornare a casa dopo un niente di fatto. Ma l'ASL Fg rilancia, non ha soldi per nuove assunzioni ma spende e spande per costosi gettoni ai medici in pensione. Non c'è un reparto dove fabbisogno e realtà coincidono. Si pensa alle Regionali... ma dall'ASL Fg arriva anche la presa per i fondelli: per loro questa sarebbe "sanità moderna, inclusiva e solidale".