.jpg)
Attualità
In Puglia aule scolastiche prive di condizionatori: la ripresa delle lezioni sarà un problema?
L’emergenza caldo interesserà la nostra regione anche nel mese di Settembre
Puglia - venerdì 11 luglio 2025
14.53
Da qualche anno, in prossimità della riapertura delle scuole al Sud Italia, molti paventano la necessità di posticipare l'inizio delle lezioni a causa del caldo eccessivo e della scarsità di aule attrezzate con sistema di ventilazione e aria condizionata. Il problema delle temperature proibitive all'interno delle aule scolastiche è stato sollevato in Puglia durante l'espletamento degli esami di maturità, quando docenti e alunni hanno provato la sensazione poco piacevole di "boccheggiamento".
I "numeri" non sono certo favorevoli ad un avvio sereno del nuovo anno scolastico negli istituti pugliesi, dove- secondo alcune recenti stime- solo il 4,8% di essi possiede i condizionatori nelle aule. Un dato sicuramente sotto la media nazionale (6%) che induce a qualche considerazione.
Se la scuola italiana è all'avanguardia per quanto concerne la tecnologia e la digitalizzazione, in Puglia e altre regioni del Sud il rischio di di assistere a malori in classe a causa del caldo insopportabile è concreto.
Alcuni sindacati come Snals Puglia hanno messo in evidenza tale vistosa contraddizione.
Impianti di ventilazione e condizionamento sono insufficienti nelle scuole pugliesi, dove il caldo si farà sentire sicuramente anche a Settembre, con la ripresa delle lezioni, fissata per il giorno 16. Secondo uno studio realizzato da INAIL, la temperatura ideale per svolgere attività scolastiche in estate è compresa tra i 24 e i 26 gradi.
Studenti e professori che hanno da poco terminato gli esami di maturità concordano nel ritenere che in Puglia, nelle aule scolastiche a fine Giugno, si siano ampiamente superati i 28 gradi.
Torna quindi alla ribalta la proposta di posticipare l'inizio del nuovo anno scolastico (almeno in Puglia e altre regioni del Sud Italia) ad Ottobre, così come accadeva parecchi anni fa.
Alcuni professori-come Giuseppe Pugliese, docente di Lettere di Cerignola- ritengono che il problema vada piuttosto risolto "a monte", ossia dotando le scuole di impianti adatti ad affrontare in futuro mesi sempre più caldi durante l'anno scolastico.
"Nella scuola in cui insegno ci sono i condizionatori in tutte le aule, laboratori, sala docenti, ecc. Ma capisco le difficoltà di altre scuole in cui i colleghi appunto si lamentano del caldo insopportabile. Le estati d'ora in poi saranno sempre più lunghe e bollenti, quindi dotare le scuole di sistemi di condizionamento non è un optional, bensì una necessità ed un obbligo a cui ottemperare. Spesso invece si dirottano risorse verso questioni meno importanti. Non credo sia possibile rinviare ulteriormente, visto che da noi le temperature restano calde anche in Ottobre. E poi, è inutile negarlo: con il cambiamento climatico in atto il condizionatore è diventato uno strumento indispensabile come la lavatrice, il frigorifero, ecc.", ha aggiunto Pugliese.
Le fa eco Eva Bruni, docente di Cerignola: "Io personalmente non sopporto il caldo torrido, ed è faticoso lavorare in presenza di temperature elevate. Sarebbe auspicabile che fossero installati condizionatori in tutte gli edifici scolastici per affrontare meglio la ripresa dell'anno scolastico, già di per sé impegnativa. Purtroppo però temo che sia un'utopia, almeno nella nostra realtà cittadina".
La maggior parte dei genitori non ritiene che sia una "buona idea" riportare i bambini e i ragazzi sui banchi di scuola ad Ottobre.
"L'estate è lunga per quanto riguarda il clima e il caldo, siamo d'accordo su questo. Ma non si può prolungare ulteriormente l'assenza dalla scuola: tutto ciò penalizza la didattica ed anche le tasche dei genitori che lavorano, che saranno costretti a cercare alternative per i propri figli", ha dichiarato Matteo C., che ha un figlio alle scuole medie.
I più nostalgici ricordano le estati interminabili di una volta che proseguivano sino ad Ottobre, quando si ritornava sui banchi di scuola più grandi, abbronzati e rilassati. Ma erano altri tempi.
"Si giocava per strada e nei cortili, sorvegliati a distanza da nonni e conoscenti. Nessun genitore doveva preoccuparsi di come impegnare i figli tra giochi estivi, ludoteche e corsi di ogni tipo. Per questo e altri mille buoni motivi, è bene che si ritorni a scuola a metà Settembre, subito dopo la festa della Madonna di Ripalta, che per noi cerignolani segna la fine ufficiale dell'estate. Naturalmente bisogna insistere che bambini e docenti possano tornare a scuola in ambienti confortevoli e climatizzati, perché salute e benessere vengono prima di tutto il resto", ha aggiunto Mariella M., mamma di due bambini in età scolare, rispettivamente di 8 e 11 anni.
I "numeri" non sono certo favorevoli ad un avvio sereno del nuovo anno scolastico negli istituti pugliesi, dove- secondo alcune recenti stime- solo il 4,8% di essi possiede i condizionatori nelle aule. Un dato sicuramente sotto la media nazionale (6%) che induce a qualche considerazione.
Se la scuola italiana è all'avanguardia per quanto concerne la tecnologia e la digitalizzazione, in Puglia e altre regioni del Sud il rischio di di assistere a malori in classe a causa del caldo insopportabile è concreto.
Alcuni sindacati come Snals Puglia hanno messo in evidenza tale vistosa contraddizione.
Impianti di ventilazione e condizionamento sono insufficienti nelle scuole pugliesi, dove il caldo si farà sentire sicuramente anche a Settembre, con la ripresa delle lezioni, fissata per il giorno 16. Secondo uno studio realizzato da INAIL, la temperatura ideale per svolgere attività scolastiche in estate è compresa tra i 24 e i 26 gradi.
Studenti e professori che hanno da poco terminato gli esami di maturità concordano nel ritenere che in Puglia, nelle aule scolastiche a fine Giugno, si siano ampiamente superati i 28 gradi.
Torna quindi alla ribalta la proposta di posticipare l'inizio del nuovo anno scolastico (almeno in Puglia e altre regioni del Sud Italia) ad Ottobre, così come accadeva parecchi anni fa.
Alcuni professori-come Giuseppe Pugliese, docente di Lettere di Cerignola- ritengono che il problema vada piuttosto risolto "a monte", ossia dotando le scuole di impianti adatti ad affrontare in futuro mesi sempre più caldi durante l'anno scolastico.
"Nella scuola in cui insegno ci sono i condizionatori in tutte le aule, laboratori, sala docenti, ecc. Ma capisco le difficoltà di altre scuole in cui i colleghi appunto si lamentano del caldo insopportabile. Le estati d'ora in poi saranno sempre più lunghe e bollenti, quindi dotare le scuole di sistemi di condizionamento non è un optional, bensì una necessità ed un obbligo a cui ottemperare. Spesso invece si dirottano risorse verso questioni meno importanti. Non credo sia possibile rinviare ulteriormente, visto che da noi le temperature restano calde anche in Ottobre. E poi, è inutile negarlo: con il cambiamento climatico in atto il condizionatore è diventato uno strumento indispensabile come la lavatrice, il frigorifero, ecc.", ha aggiunto Pugliese.
Le fa eco Eva Bruni, docente di Cerignola: "Io personalmente non sopporto il caldo torrido, ed è faticoso lavorare in presenza di temperature elevate. Sarebbe auspicabile che fossero installati condizionatori in tutte gli edifici scolastici per affrontare meglio la ripresa dell'anno scolastico, già di per sé impegnativa. Purtroppo però temo che sia un'utopia, almeno nella nostra realtà cittadina".
La maggior parte dei genitori non ritiene che sia una "buona idea" riportare i bambini e i ragazzi sui banchi di scuola ad Ottobre.
"L'estate è lunga per quanto riguarda il clima e il caldo, siamo d'accordo su questo. Ma non si può prolungare ulteriormente l'assenza dalla scuola: tutto ciò penalizza la didattica ed anche le tasche dei genitori che lavorano, che saranno costretti a cercare alternative per i propri figli", ha dichiarato Matteo C., che ha un figlio alle scuole medie.
I più nostalgici ricordano le estati interminabili di una volta che proseguivano sino ad Ottobre, quando si ritornava sui banchi di scuola più grandi, abbronzati e rilassati. Ma erano altri tempi.
"Si giocava per strada e nei cortili, sorvegliati a distanza da nonni e conoscenti. Nessun genitore doveva preoccuparsi di come impegnare i figli tra giochi estivi, ludoteche e corsi di ogni tipo. Per questo e altri mille buoni motivi, è bene che si ritorni a scuola a metà Settembre, subito dopo la festa della Madonna di Ripalta, che per noi cerignolani segna la fine ufficiale dell'estate. Naturalmente bisogna insistere che bambini e docenti possano tornare a scuola in ambienti confortevoli e climatizzati, perché salute e benessere vengono prima di tutto il resto", ha aggiunto Mariella M., mamma di due bambini in età scolare, rispettivamente di 8 e 11 anni.