
Vita di città
La Caritas diocesana di Cerignola diventa luogo di relazione e integrazione
Sabato scorso l’inaugurazione dei nuovi spazi nella struttura di Piano San Rocco
Cerignola - lunedì 30 giugno 2025
15.18
Gli spazi della Caritas diocesana di Cerignola, in Piano San Rocco, diventano ancora più accoglienti e si trasformano sempre più in luoghi all'interno dei quali si possono costruire delle relazioni e le persone fragili possono sentirsi realmente a casa. Lo scorso sabato i nuovi spazi della Caritas diocesana sono stati inaugurati, alla presenza del Vescovo Mons. Fabio Ciollaro.
"E' un'azione prioritaria per la Caritas trasformare i locali della Carità rendendoli sempre più luoghi in cui si possono costruire delle relazione e le persone fragili possono sentirsi a casa. Bisogna dare loro la possibilità non solo di consumare un pasto ma anche di socializzare insieme ai volontari, guardare la tv, giocare… semplicemente sentirsi a casa. Luoghi belli arricchiti anche da opere d'arti come l'opera di Koder "A tavola con gli esclusi" che ci ricorda come nessuno in questi luoghi debba sentirsi esclusi dall'Amore.
Campeggia anche l'espressione di don Tonino "Ecco, cos'è la Pace, Signore: La convivialità delle differenze". Costruire in questi luoghi la cultura della pace come integrazione dei popoli in cui le differenze vengono considerate ricchezze. I luoghi Caritas così diventano luoghi di formazione e evangelizzazione", ha dichiarato Don Pasquale Cotugno, Responsabile Caritas Diocesana.
"Un ringraziamento va ai responsabili della Caritas locale e ai volontari che operano con un'attenzione particolare verso gli ultimi e gli emarginati promuovendo la cultura della carità e della solidarietà attraverso azioni concrete", è il commento della Vicesindaca e assessora al Welfare, Maria Dibisceglia.
"E' un'azione prioritaria per la Caritas trasformare i locali della Carità rendendoli sempre più luoghi in cui si possono costruire delle relazione e le persone fragili possono sentirsi a casa. Bisogna dare loro la possibilità non solo di consumare un pasto ma anche di socializzare insieme ai volontari, guardare la tv, giocare… semplicemente sentirsi a casa. Luoghi belli arricchiti anche da opere d'arti come l'opera di Koder "A tavola con gli esclusi" che ci ricorda come nessuno in questi luoghi debba sentirsi esclusi dall'Amore.
Campeggia anche l'espressione di don Tonino "Ecco, cos'è la Pace, Signore: La convivialità delle differenze". Costruire in questi luoghi la cultura della pace come integrazione dei popoli in cui le differenze vengono considerate ricchezze. I luoghi Caritas così diventano luoghi di formazione e evangelizzazione", ha dichiarato Don Pasquale Cotugno, Responsabile Caritas Diocesana.
"Un ringraziamento va ai responsabili della Caritas locale e ai volontari che operano con un'attenzione particolare verso gli ultimi e gli emarginati promuovendo la cultura della carità e della solidarietà attraverso azioni concrete", è il commento della Vicesindaca e assessora al Welfare, Maria Dibisceglia.