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500 mila ettari di terreni assetati: emergenza idrica nel cuore della Capitanata

La crisi idrica è diventata ormai un dramma sociale ed economico

Si continua a registrare un calo delle rese agricole a doppia cifra, con pesanti ripercussioni su un comparto che rappresenta uno dei motori economici principali della zona. Con oltre 500mila ettari di superficie agricola utilizzata, il foggiano è uno dei distretti agricoli più vasti d'Europa. Dai campi di Cerignola a quelli di San Severo, Lucera, Manfredonia, passando per il Gargano, i Monti Dauni e i Cinque Reali Siti, le campagne chiedono acqua e risposte.

Particolarmente critica la situazione per alcune colture d'eccellenza, come il pomodoro da industria, fiore all'occhiello del made in Italy agroalimentare.

La crisi idrica, acuita dai cambiamenti climatici e dall'assenza cronica di interventi strutturali e manutenzione delle reti idriche, rischia di comprometterne irrimediabilmente la produzione.

È necessario un confronto urgente con le istituzioni: chiediamo un faccia a faccia con chi ha responsabilità decisionali, per discutere seriamente del futuro dell'agricoltura foggiana.

Senza interventi concreti e tempestivi, il rischio non è solo il fallimento delle aziende agricole, ma l'abbandono di interi territori, con effetti devastanti anche dal punto di vista sociale e occupazionale.
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