Vita di città
Circuito Podistico San Marco a Cerignola, gli abituali frequentatori segnalano: “E’ un immondezzaio”
Ogni giorno la strada è percorsa da sportivi e amanti dello jogging, ma i rifiuti aumentano a vista d’occhio
Cerignola - domenica 20 agosto 2023
Lo sport dovrebbe andare di pari passo con la salute, o quanto meno essere faccia di una medesima medaglia. Il caso del circuito podistico San Marco (intitolato a Pia Patruno e Rosario Mancino, i due ragazzi che persero la vita nel mare del Salento) a Cerignola è particolare, perché pur essendo molto frequentato ogni giorno, è sicuramente uno dei luoghi meno indicati e salubri per praticare qualunque attività sportiva.
A parte il fatto che, pur trovandosi in una via secondaria e periferica, ci sono sempre motorini, bici elettriche e auto che transitano costringendo i "camminatori" e runners più esperti ad un continuo e rischioso slalom, il circuito si presenta sporco e letteralmente invaso dai rifiuti, presenti massicciamente non solo ai bordi della strada, ma anche nei terreni agricoli circostanti.
Gli abituali frequentatori sono ormai stanchi di segnalare continuamente lo stato in cui versa il circuito, anche perché ci si aspettava un "cambio di rotta" con l'intitolazione della strada ai due ragazzi cerignolani scomparsi tragicamente.
Rosario Mancino era infatti un appassionato di corsa e partecipava spesso a corse e maratone con l'associazione podistica "Santo Stefano". Ma da allora nulla è cambiato, anzi. I rifiuti sembrano aumentare a dismisura, ormai c'è chi li ritiene "parte del paesaggio".
"Da un po' di tempo mi rifiuto di andare ad allenarmi sul circuito di Santo Stefano, da quando ho trovato una busta di immondizia sulla strada con il contenuto riverso dappertutto. Certo non è un belvedere, ogni giorno, per chi come me, vorrebbe correre respirando in un luogo pulito e salubre", dichiara uno degli sportivi che ci ha contattato per segnalarci la situazione.
"Troviamo spesso i resti di serate trascorse in intimità tra i giovani, e sinceramente anche questa cosa fa abbastanza schifo", gli fa eco un altro.
Una strada come tante, quella che ospita il circuito sportivo San Marco? Decisamente no, perché qui c'è chi vorrebbe continuare a praticare sport all'aria aperta, come è giusto che sia.
"Chiediamo che vengano rimossi i rifiuti e installate telecamere per inchiodare i responsabili di tale scempio".
Tra l'altro, i rifiuti vengono spesso abbandonati nei terreni agricoli di proprietà privata. E non vogliamo immaginare il disgusto e il disappunto dei proprietari dei fondi quando, al mattino, si ritrovano a dover ripulire le evidenti tracce dell'altrui inciviltà.
A parte il fatto che, pur trovandosi in una via secondaria e periferica, ci sono sempre motorini, bici elettriche e auto che transitano costringendo i "camminatori" e runners più esperti ad un continuo e rischioso slalom, il circuito si presenta sporco e letteralmente invaso dai rifiuti, presenti massicciamente non solo ai bordi della strada, ma anche nei terreni agricoli circostanti.
Gli abituali frequentatori sono ormai stanchi di segnalare continuamente lo stato in cui versa il circuito, anche perché ci si aspettava un "cambio di rotta" con l'intitolazione della strada ai due ragazzi cerignolani scomparsi tragicamente.
Rosario Mancino era infatti un appassionato di corsa e partecipava spesso a corse e maratone con l'associazione podistica "Santo Stefano". Ma da allora nulla è cambiato, anzi. I rifiuti sembrano aumentare a dismisura, ormai c'è chi li ritiene "parte del paesaggio".
"Da un po' di tempo mi rifiuto di andare ad allenarmi sul circuito di Santo Stefano, da quando ho trovato una busta di immondizia sulla strada con il contenuto riverso dappertutto. Certo non è un belvedere, ogni giorno, per chi come me, vorrebbe correre respirando in un luogo pulito e salubre", dichiara uno degli sportivi che ci ha contattato per segnalarci la situazione.
"Troviamo spesso i resti di serate trascorse in intimità tra i giovani, e sinceramente anche questa cosa fa abbastanza schifo", gli fa eco un altro.
Una strada come tante, quella che ospita il circuito sportivo San Marco? Decisamente no, perché qui c'è chi vorrebbe continuare a praticare sport all'aria aperta, come è giusto che sia.
"Chiediamo che vengano rimossi i rifiuti e installate telecamere per inchiodare i responsabili di tale scempio".
Tra l'altro, i rifiuti vengono spesso abbandonati nei terreni agricoli di proprietà privata. E non vogliamo immaginare il disgusto e il disappunto dei proprietari dei fondi quando, al mattino, si ritrovano a dover ripulire le evidenti tracce dell'altrui inciviltà.