foto Rocco Schiavone
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Religioni

Il Cristo Rosso a Cerignola: due chiacchiere con il Cireneo che porta la croce di Gesù

E’ un ruolo che si tramanda di padre in figlio: lo si fa per fede, gratuitamente

Il Cristo Rosso incappucciato durante i Riti della Settimana a Cerignola è un personaggio che molti studiosi e sociologi hanno approfondito, perché si inquadra in un contesto di tradizione e folklore che nella città ofantina è molto sentito.

Innanzitutto è bene specificare che l'uomo vestito di rosso che porta la croce nelle processioni non è Gesù Cristo, bensì il Cireneo, la persona che chiese a Gesù di aiutarlo a trasportare la pesante croce di legno sulla strada che portava al Golgota, dove poi fu crocifisso.

Il suo incedere lento, affaticato, ricorda appunto i passi malfermi di Gesù, chino mentre porta la croce sul quale morirà di lì a poco. L'uomo di Cirene (appunto, il Cireneo) ha sempre rivestito un ruolo importante durante i Riti della Settimana Santa, anche per la caratteristica di avere il volto coperto.

Ancora oggi il personaggio del Cireneo cattura la curiosità dei bambini e l'attenzione degli adulti, che- fermi sul ciglio della strada a veder passare le processioni- spesso si commuovono alla vista di quell'uomo, chino sulla croce e malfermo nei passi.

Proprio ad uno di questi, protagonisti indiscussi dei riti della Settimana Santa a Cerignola, abbiamo voluto rivolgere alcune domande.

L'emozione è forte, perché ritrovarsi davanti colui che "porta" la croce in processione fa sempre un certo effetto.

Prima di cominciare a parlare, il Cireneo ci chiede di non fotografarlo e di non riportarne il nome. "Faccio questo per devozione, mio padre lo ha tramandato a me, sono anni che indosso la tunica rossa del Cireneo e partecipo alle processioni della Settimana Santa, quindi non amo farmi pubblicità o essere individuato.

Ogni anno provo emozioni diverse, a seconda anche di come mi sento. Qualche anno fa, ad esempio, c'era una persona in famiglia che non stava bene ed io ho messo l'intenzione che potesse guarire e tornare alla vita di sempre. Altre volte, ho chiesto al Signore che, in cambio del mio gesto, si prenda cura dei miei figli".

Quali sono le difficoltà legate al ruolo del Cireneo?

Bè, per quanto mi riguarda cerco di camminare il più piano possibile, come se la croce di legno pesasse veramente, si tratta di recitare un vero e proprio ruolo. Tanto è vero che, ad esempio, le cadute devono essere fatte in momenti precisi, perché ognuna di esse ha un significato. Mantenere un'andatura sempre uguale per due ore non è proprio facile, ma ci si può riuscire con volontà e impegno.

Quando hai deciso di proseguire la tradizione di tuo padre?

Ero bambino e vedevo mio padre che andava in Chiesa e indossava la tunica rossa, coprendosi il volto. Una volta in processione lo riconoscevo subito, anche se c'erano altri Cirenei nel corteo. Quando è morto, ho pensato che potesse fargli piacere che io continuassi questa tradizione a cui lui teneva molto. Ricordo che, anche se non si sentiva molto bene, non rinunciava mai alla Settimana Santa. Prima di lui, avevo paura del Cristo in processione, ero bambino e mi nascondevo dietro mia mamma quando passava.

Perché le persone sono così impressionate dalla figura del Cireneo in processione?

Il Cireneo incarna il dolore di Cristo e si offre di condividerlo. A livello emotivo suscita grande impatto emotivo perché ha il viso coperto e cammina a piedi nudi. Tanti bambini chiedono ai genitori: "ma non si fa male? E se schiaccia qualche vetro o qualcosa di appuntito?", me lo chiedevo anche io da piccolo. In realtà sì, è pure capitato, ma non possiamo fermarci e quindi ci teniamo il dolore e il fastidio fino alla fine.

Ci sono giovani interessati a portare la croce in processione?

Purtroppo i giovani scarseggiano, come pure si fa fatica a trovare i portantini delle varie statue. Le tradizioni di una volta, secondo me, sono destinate prima o poi a finire. A meno che non ci siano persone devote come me o altri che si impegnano concretamente a non farle morire.

Il Cristo Rosso di Cerignola ha un connotato anche sociale e culturale. Ne eri al corrente?

Sì, ho ascoltato anni fa la conferenza di Roberto Cipriani, uno studioso che ha dato spiegazioni molto interessanti su questa figura cerignolana.

Le Confraternite, molto attive a Cerignola, si occupano dell'organizzazione dei riti della Settimana Santa. "Sono convinto che bisogna unirsi per cercare di preservare le tradizioni religiose e folkloristiche del proprio paese, e in questo le Confraternite svolgono un ruolo fondamentale. Sarebbe un peccato se, un giorno, nessuno volesse più dare un volto al Cristo Rosso in processione", conclude il nostro Cireneo.

Dopo averci salutato, si allontana: oggi sarà una giornata molto impegnativa per lui.
  • Settimana Santa
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