Medici in corsia
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ASL in difficoltà, stop ai ricoveri non urgenti. Le reazioni del centrodestra

Sospensione dei ricoveri programmati fino al 27 ottobre. Le reazioni di Caroppo, Zullo e Ventola

Visto l'andamento epidemiologico della pandemia e il possibile ulteriore incremento dei ricoveri in reparti per acuti, in particolare di Terapia Intensiva e di area medica, l'assessore alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco e il direttore del Dipartimento Vito Montanaro, hanno disposto, con decorrenza immediata e fino alla mezzanotte di martedì 27 ottobre 2020:
  • la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture ospedaliere pubbliche Covid e No-Covid;
  • di effettuare solo ricoveri con carattere d'urgenza "non differibile" provenienti dalle strutture di Pronto Soccorso;
  • di effettuare i ricoveri per pazienti oncologici e le prestazioni non differibili e urgenti previsti dalle disposizioni vigenti inerenti il percorso nascita;
  • la sospensione per tutta l'attività in libera professione intramoenia.
Dichiara l'Assessore Lopalco; "La sospensione temporanea dei ricoveri programmati negli ospedali della regione consentirà di concentrare le risorse umane sulle attività connesse ai ricoveri d'urgenza che siano o no legate alla pandemia, garantendo altresì la disponibilità di maggiori spazi attualmente occupati dalle attività sospese. Questo favorirà anche una maggiore funzionalità e maggiore capienza delle cosiddette "aree grigie" presenti nelle aree di urgenza e dedicate alla valutazione dei pazienti prima dell'eventuale ricovero".

"Si tratta di una scelta temporanea - spiega il direttore Vito Montanaro - dettata dalla veloce impennata dei ricoveri conseguenti alla diffusione del Covid. Stiamo lavorando in queste ore per allestire posti letto aggiuntivi di area medica e per assumere operatori sanitari necessari a soddisfare il significativo aumento del bisogno assistenziale. Stiamo inoltre provando a migliorare l'attività di filtro del territorio che in queste ultime ore è messa a dura prova per l'elevato numero di contagi".

Perplessità sulla sospensione dei ricoveri arrivano da vari esponenti del centrodestra. Andrea Caroppo, europarlamentare di "SUD in Testa", dopo la decisione presa dall'Assessore regionale alla sanità e dal Direttore del Dipartimento regionale promozione della salute replica:

«Scelte che non possono essere prese sbrigativamente, perché purtroppo non c'è solo il Covid e concentrare tutte le forze, posti letto e personale, rischia di tagliare fuori tutti gli altri ammalati, la cui odierna condizione di stabilità potrebbe divenire grave in conseguenza del mancato trattamento».

Anche da parte di "Fratelli d'Italia" si registrano repliche polemiche nei confronti dello stop ai ricoveri, il consigliere regionale Ignazio Zullo dichiara:

«Le spiegazioni date non fanno comprendere perché la sospensione è fino a martedì prossimo, quale ratio scientifica è sottintesa? Dalle parole di Lopalco e Montanaro leggo che si sta "provando a migliorare l'attività di filtro del territorio". Il 24 ottobre, a circa nove mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo, i vertici della Sanità pugliese stanno ancora provando? È chiaro che chi dovrebbe gestire la sanità pugliese e tutelare la salute dei cittadini naviga a vista. Dopo quello che hanno scritto dovrebbero solo dimettersi».

Ad intervenire sulla gestione dell'emergenza è stato anche il consigliere regionale Francesco Ventola che pone l'attenzione sul tracciamento sistematico, credibile e continuativo su base comunale:

«Basta con una gestione centralizzata della pandemia. Più potere organizzativo ai sindaci perché conoscono meglio il territorio. Continuare ad illudersi che le ASL (governate a livello regionale, quindi sempre centralizzate e lontane) possano essere realmente in grado di fare tracciamenti credibili e monitoraggio della diffusione dei contagi in modo efficace è veramente fantasioso.
Riuscire a tracciare sistematicamente, credibilmente e continuativamente su base comunitaria (comunale) i contagi è molto più semplice di quanto si pensi e permetterebbe di individuare con facilità eventuali cluster inter comunali, combattendo la battaglia contro la pandemia sul giusto piano, stabilendo un nuovo livello di simmetria, superando le inefficienze burocratiche delle ASL».

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