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Il calcio europeo e la fiducia nei giovani: Italia a due facce
Bwin ha preso in esame infatti quelle che sono le rose più giovani e più anziane dell’intero panorama europeo, un’analisi che ha messo in evidenza come che al primo posto ci sono sempre e comunque delle squadre italiane.
Cerignola - mercoledì 17 aprile 2019
18.32 Comunicato Stampa
L'Italia non conquista un titolo europeo da ormai otto lunghi anni, quando Mourinho realizzò il Triplete sulla panchina dell'Inter nella notte di Madrid. Da quel momento solo finali perse, in Champions, mentre ancor più desolante i vari cammini in Europa League anche di grandi club, come Napoli e Juventus incapaci di andare oltre le semifinali. Tocca dunque accontentarci di due mesti primati, completamente agli opposti nella loro natura.
Bwin ha preso in esame infatti quelle che sono le rose più giovani e più anziane dell'intero panorama europeo, un'analisi che ha messo in evidenza come che al primo posto ci sono sempre e comunque delle squadre italiane. Il Chievo Verona e Parma per quanto concerne i club con l'età media più alta e la Fiorentina invece quella con l'età media più bassa, con appena 24 anni, 3 mesi ed una manciata di giorni. Il record dei gigliati occorre però sottolineare che non rappresenta un record assoluto, il quale spetta in Olanda al Groningen con 22 anni di media, ma prendendo in considerazione i cinque più importanti tornei del Vecchio Continente.
Qui troviamo in Liga la Real Sociedad, capace di lanciare qualche anno fa un certo Antoine Griezmann, di contro l'Atletico è invece quella con l'età media più stagionata. In Francia ecco Lione e Lille fra le più giovani, in Bundesliga il Mainz ed ovviamente da tradizione sempre presente è il Borussia Dortmund: infine ecco in Premier League il Southampton, che negli ultimi anni ha contribuito all'esplosione di fenomeni quali Tadic, oggi all'Ajax e Mané, componente del magico tridente del Liverpool.
Non sempre però gioventù è sinonimo di successi, basti pensare che in Italia a dominare da anni è la squadra dall'età media più alta, mentre il Milan è fra i top club quello con la media più bassa, pari a circa 25 anni. Ed è evidente come le sorti dei rossoneri non siano poi così brillanti, nonostante negli anni abbiano lanciato tanti giovani ed italiani, da Donnarumma a Cutrone, fino a Calabria e Locatelli: tutti provenienti dal proprio vivaio.
La Puglia storicamente è uno dei bacini più floridi in quanto a giovani talenti. Sebbene il fenomeno abbia un attimo rallentato la sua fioritura da qualche anno, soprattutto a causa della lontananza dei suoi storici club rappresentanti dalla massima categoria, non mancano importanti elementi militanti anche in club di prima fascia. Basti pensare a Luperto, centrale classe '96 di Ancelotti al Napoli e nato a Lecce o il baby Castrovilli di Minervino Murge di proprietà della Fiorentina e nel giro delle nazionali giovanili.
Certo sembrano lontani i tempi di Antonio Cassano, il cui erede pareva essere per ruolo e luogo di nascita Bellomo, con un passato anche in Torino e Chievo: confidiamo però nel ritorno delle società pugliesi ai massimi livelli per rinvigorire una tradizione florida di talenti della terra pugliese in Serie A, nei top club e ai livelli che hanno sempre abituato i propri fan.
Bwin ha preso in esame infatti quelle che sono le rose più giovani e più anziane dell'intero panorama europeo, un'analisi che ha messo in evidenza come che al primo posto ci sono sempre e comunque delle squadre italiane. Il Chievo Verona e Parma per quanto concerne i club con l'età media più alta e la Fiorentina invece quella con l'età media più bassa, con appena 24 anni, 3 mesi ed una manciata di giorni. Il record dei gigliati occorre però sottolineare che non rappresenta un record assoluto, il quale spetta in Olanda al Groningen con 22 anni di media, ma prendendo in considerazione i cinque più importanti tornei del Vecchio Continente.
Qui troviamo in Liga la Real Sociedad, capace di lanciare qualche anno fa un certo Antoine Griezmann, di contro l'Atletico è invece quella con l'età media più stagionata. In Francia ecco Lione e Lille fra le più giovani, in Bundesliga il Mainz ed ovviamente da tradizione sempre presente è il Borussia Dortmund: infine ecco in Premier League il Southampton, che negli ultimi anni ha contribuito all'esplosione di fenomeni quali Tadic, oggi all'Ajax e Mané, componente del magico tridente del Liverpool.
Non sempre però gioventù è sinonimo di successi, basti pensare che in Italia a dominare da anni è la squadra dall'età media più alta, mentre il Milan è fra i top club quello con la media più bassa, pari a circa 25 anni. Ed è evidente come le sorti dei rossoneri non siano poi così brillanti, nonostante negli anni abbiano lanciato tanti giovani ed italiani, da Donnarumma a Cutrone, fino a Calabria e Locatelli: tutti provenienti dal proprio vivaio.
La Puglia storicamente è uno dei bacini più floridi in quanto a giovani talenti. Sebbene il fenomeno abbia un attimo rallentato la sua fioritura da qualche anno, soprattutto a causa della lontananza dei suoi storici club rappresentanti dalla massima categoria, non mancano importanti elementi militanti anche in club di prima fascia. Basti pensare a Luperto, centrale classe '96 di Ancelotti al Napoli e nato a Lecce o il baby Castrovilli di Minervino Murge di proprietà della Fiorentina e nel giro delle nazionali giovanili.
Certo sembrano lontani i tempi di Antonio Cassano, il cui erede pareva essere per ruolo e luogo di nascita Bellomo, con un passato anche in Torino e Chievo: confidiamo però nel ritorno delle società pugliesi ai massimi livelli per rinvigorire una tradizione florida di talenti della terra pugliese in Serie A, nei top club e ai livelli che hanno sempre abituato i propri fan.