Vita di città
Luana Greco, autrice cerignolana: dalla sua storia il libro “Amare da Morire”
La violenza alle donne ha tante sfaccettature: ne abbiamo parlato con chi lo ha vissuto sulla sua pelle
Cerignola - lunedì 21 novembre 2022
15.35
Lo sguardo di Luana Greco è quello di chi, nonostante la giovane età, della vita ha già visto abbastanza. Mentre racconta è un fiume in piena: la sua è una storia di violenza, di sopraffazione, ma anche di rinascita. Dietro una donna fiera, determinata, coraggiosa, spesso c'è un percorso difficile, fatto di sofferenza e lacrime. Luana è diventata ciò che è adesso perché, ad un certo punto, ha deciso di dire "basta" e troncare una relazione tossica che le stava rovinando la vita.
"Dopo mesi di corteggiamento serrato, di carinerie e gentilezze di ogni tipo che fanno piacere a qualsiasi donna, decisi di cedere a quell'uomo che, dopo poco, sarebbe diventato il mio carnefice. Sembrava l'uomo perfetto, si mostrava innamorato e gentile, qualcosa di lui mi sfuggiva, ma non potevo certo immaginare che, di lì a qualche mese, si sarebbe trasformato in un mostro".
Esordisce così Luana, una donna solare e sorridente, che sta per laurearsi in Scienze Motorie e insegna in una palestra. "Quando la storia è cominciata non ero abbastanza lucida da poter notare alcuni atteggiamenti strani. Si sa, una donna innamorata tende sempre a sottovalutare. Ma se un uomo inizia a tarparti le ali e ad impedirti di fare le cose che facevi prima, qualcosa assolutamente non va. Lui voleva trasformarmi in una persona diversa, ma non gliel'ho permesso. Con il tempo ho capito che mi nascondeva tante cose, addirittura le sue origini e la dipendenza dall'alcol e droga".
Non passa tanto che quest'uomo subdolo, narcisista e violento, tenta di trascinare Luana nel suo stato di dipendenza patologica. "Mi ricattava, mi faceva sentire in colpa, quando era arrabbiato mi chiamava con appellativi irripetibili, mentre io cercavo di fargli capire che doveva aiutarsi, doveva curarsi. Una cosa è certa: alla dipendenza si aggiungeva il suo carattere cattivo, sadico, assolutamente borderline".
Purtroppo dalla violenza verbale è molto facile passare a quella fisica, allo schiaffo seguito dalle scuse, allo spintone accaduto "per caso", ai rapporti sessuali imposti "per fare pace".
L'escalation della violenza può essere imprevedibile, ma è sempre nell'aria. "Quando lui ha capito che volevo chiudere la storia perché non ce la facevo più, ad un certo punto mi ha minacciato di morte, dicendomi che prima avrebbe ucciso me, poi la mia famiglia".
Luana era spaventata, ormai era consapevole di trovarsi davanti ad un lucido folle in balia della droga e dei suoi mostri.
"Una sera ha cercato di uccidermi, in modo spietato e lucido. Un criminale che aveva predisposto tutto per seviziarmi e poi finirmi di botte. Nel libro ho descritto in modo assai forte tutto ciò che è avvenuto. Io ero sicura di non uscire viva dalla stanza, ma per fortuna le mie grida disperate e il trambusto provocato dai suoi colpi hanno allertato i vicini. La mia famiglia è arrivata subito, lui ha colpito violentemente mio padre, e solo allora ho capito che quest'uomo avrebbe rovinato per sempre non solo la mia vita, ma anche quella dei mie cari. Quando è arrivata la Polizia c'era sangue dappertutto, io ero frastornata, ferita, ma ancora viva. Gli agenti di Polizia da allora sono stati i miei angeli custodi, non mi hanno mai abbandonato", prosegue Luana.
Dopo la denuncia, è scattato per Luana il trattamento di protezione previsto per i casi di violenza alle donne. "Mi sono rivolta al CAV Titina Cioffi, e mi hanno indirizzato ad un centro di accoglienza distante da Cerignola. Qui ho trovato tante persone splendide, e ho stretto amicizia con altre donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza".
Il carnefice di Luana aveva altri precedenti per gli stessi reati e per spaccio di droga. Se la giustizia gli ha riconosciuto delle attenuanti, sicuramente la coscienza non lo lascerà vivere in pace.
Oggi Luana è una persona che ha ben compreso il valore della libertà e dell'amore.
"Ci sono tante donne che subiscono continuamente ricatti anche economici, oppure soprusi da parte degli stessi uomini che dicono di amarle. Questo libro si rivolge a chi ha passato l'inferno come me, ma anche a chi si è assuefatta alla violenza e la considera addirittura normale. Per me non è concepibile ad esempio che oggi, nel 2022, una donna sia costretta a dipendere economicamente dal suo uomo".
"L'amore è un'altra cosa, io l'ho capito, oggi sono di nuovo pronta ad innamorarmi". Non credo ci siano parole migliori per concludere quest'intervista.
"Dopo mesi di corteggiamento serrato, di carinerie e gentilezze di ogni tipo che fanno piacere a qualsiasi donna, decisi di cedere a quell'uomo che, dopo poco, sarebbe diventato il mio carnefice. Sembrava l'uomo perfetto, si mostrava innamorato e gentile, qualcosa di lui mi sfuggiva, ma non potevo certo immaginare che, di lì a qualche mese, si sarebbe trasformato in un mostro".
Esordisce così Luana, una donna solare e sorridente, che sta per laurearsi in Scienze Motorie e insegna in una palestra. "Quando la storia è cominciata non ero abbastanza lucida da poter notare alcuni atteggiamenti strani. Si sa, una donna innamorata tende sempre a sottovalutare. Ma se un uomo inizia a tarparti le ali e ad impedirti di fare le cose che facevi prima, qualcosa assolutamente non va. Lui voleva trasformarmi in una persona diversa, ma non gliel'ho permesso. Con il tempo ho capito che mi nascondeva tante cose, addirittura le sue origini e la dipendenza dall'alcol e droga".
Non passa tanto che quest'uomo subdolo, narcisista e violento, tenta di trascinare Luana nel suo stato di dipendenza patologica. "Mi ricattava, mi faceva sentire in colpa, quando era arrabbiato mi chiamava con appellativi irripetibili, mentre io cercavo di fargli capire che doveva aiutarsi, doveva curarsi. Una cosa è certa: alla dipendenza si aggiungeva il suo carattere cattivo, sadico, assolutamente borderline".
Purtroppo dalla violenza verbale è molto facile passare a quella fisica, allo schiaffo seguito dalle scuse, allo spintone accaduto "per caso", ai rapporti sessuali imposti "per fare pace".
L'escalation della violenza può essere imprevedibile, ma è sempre nell'aria. "Quando lui ha capito che volevo chiudere la storia perché non ce la facevo più, ad un certo punto mi ha minacciato di morte, dicendomi che prima avrebbe ucciso me, poi la mia famiglia".
Luana era spaventata, ormai era consapevole di trovarsi davanti ad un lucido folle in balia della droga e dei suoi mostri.
"Una sera ha cercato di uccidermi, in modo spietato e lucido. Un criminale che aveva predisposto tutto per seviziarmi e poi finirmi di botte. Nel libro ho descritto in modo assai forte tutto ciò che è avvenuto. Io ero sicura di non uscire viva dalla stanza, ma per fortuna le mie grida disperate e il trambusto provocato dai suoi colpi hanno allertato i vicini. La mia famiglia è arrivata subito, lui ha colpito violentemente mio padre, e solo allora ho capito che quest'uomo avrebbe rovinato per sempre non solo la mia vita, ma anche quella dei mie cari. Quando è arrivata la Polizia c'era sangue dappertutto, io ero frastornata, ferita, ma ancora viva. Gli agenti di Polizia da allora sono stati i miei angeli custodi, non mi hanno mai abbandonato", prosegue Luana.
Dopo la denuncia, è scattato per Luana il trattamento di protezione previsto per i casi di violenza alle donne. "Mi sono rivolta al CAV Titina Cioffi, e mi hanno indirizzato ad un centro di accoglienza distante da Cerignola. Qui ho trovato tante persone splendide, e ho stretto amicizia con altre donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza".
Il carnefice di Luana aveva altri precedenti per gli stessi reati e per spaccio di droga. Se la giustizia gli ha riconosciuto delle attenuanti, sicuramente la coscienza non lo lascerà vivere in pace.
Oggi Luana è una persona che ha ben compreso il valore della libertà e dell'amore.
"Ci sono tante donne che subiscono continuamente ricatti anche economici, oppure soprusi da parte degli stessi uomini che dicono di amarle. Questo libro si rivolge a chi ha passato l'inferno come me, ma anche a chi si è assuefatta alla violenza e la considera addirittura normale. Per me non è concepibile ad esempio che oggi, nel 2022, una donna sia costretta a dipendere economicamente dal suo uomo".
"L'amore è un'altra cosa, io l'ho capito, oggi sono di nuovo pronta ad innamorarmi". Non credo ci siano parole migliori per concludere quest'intervista.