
Religioni
Messa di ringraziamento e di lode per don Tonino Bello.
La Celebrazione Eucaristica, auspice l’Arciconfraternita “Maria SS. Assunta il Cielo”, sarà presieduta dal Vescovo di Cerignola – Ascoli S., Sua Ecc. Mons. Luigi Renna.
Cerignola - venerdì 26 aprile 2019
9.46 Comunicato Stampa
Sarà celebrata venerdì 26 aprile p. v. alle ore 18,30 presso la Parrocchia "Assunzione della B.V.M." in Cerignola, la Santa Messa di ringraziamento e di lode per il 26° anniversario della salita al cielo del Servo di Dio, don Tonino Bello.
La Celebrazione Eucaristica, auspice l'Arciconfraternita "Maria SS. Assunta il Cielo", sarà presieduta dal Vescovo di Cerignola – Ascoli S., Sua Ecc. Mons. Luigi Renna.
Mons. Antonio Bello, nato ad Alessano il 18 marzo1935, conosciuto da tutti come don Tonino, divenne pastore della Chiesa di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo nel 1982. Sin dagli esordi, il suo ministero episcopale fu caratterizzato dalla rinuncia a quelli che considerava segni di potere (per questa ragione si faceva chiamare semplicemente don Tonino) e da una costante attenzione agli ultimi: promosse la costituzione di gruppi Caritas in tutte le parrocchie della diocesi, fondò una comunità per la cura delle tossicodipendenze, lasciò sempre aperti gli uffici dell'episcopio per chiunque volesse parlargli e spesso anche per i bisognosi che chiedevano di passarvi la notte.
Sua la definizione di "Chiesa del grembiule" per indicare la necessità di farsi umili e contemporaneamente agire sulle cause dell'emarginazione.
Nel 1985 venne indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana a guidare Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace.
Benché già operato di tumore allo stomaco, il 7 dicembre 1992 partì insieme a circa cinquecento volontari da Ancona verso la costa dalmata dalla quale iniziò una marcia a piedi che lo avrebbe condotto fin dentro alla città di Sarajevo, da diversi mesi sotto assedioserbo a causa della guerra civile. L'arrivo nella città martoriata, tenuta sotto tiro da cecchini serbi che potevano rappresentare un pericolo per i manifestanti, fu caratterizzato da maltempo e nebbia. Don Tonino parlò di "nebbia della Madonna".
Morì a Molfetta il 20 aprile 1993 e nel giorno del suo 25º anniversario di morte (20 aprile 2018), Papa Francesco si è recato prima alla sua tomba ad Alessano, poi a Molfetta per celebrare la S. Messa.
Siamo tutti invitati a partecipare all'Eucarestia, per rendere lode alla SS. Trinità per l'opera e l'insegnamento di don Tonino e per impetrare la grazia della sua beatificazione.
La Celebrazione Eucaristica, auspice l'Arciconfraternita "Maria SS. Assunta il Cielo", sarà presieduta dal Vescovo di Cerignola – Ascoli S., Sua Ecc. Mons. Luigi Renna.
Mons. Antonio Bello, nato ad Alessano il 18 marzo1935, conosciuto da tutti come don Tonino, divenne pastore della Chiesa di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo nel 1982. Sin dagli esordi, il suo ministero episcopale fu caratterizzato dalla rinuncia a quelli che considerava segni di potere (per questa ragione si faceva chiamare semplicemente don Tonino) e da una costante attenzione agli ultimi: promosse la costituzione di gruppi Caritas in tutte le parrocchie della diocesi, fondò una comunità per la cura delle tossicodipendenze, lasciò sempre aperti gli uffici dell'episcopio per chiunque volesse parlargli e spesso anche per i bisognosi che chiedevano di passarvi la notte.
Sua la definizione di "Chiesa del grembiule" per indicare la necessità di farsi umili e contemporaneamente agire sulle cause dell'emarginazione.
Nel 1985 venne indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana a guidare Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace.
Benché già operato di tumore allo stomaco, il 7 dicembre 1992 partì insieme a circa cinquecento volontari da Ancona verso la costa dalmata dalla quale iniziò una marcia a piedi che lo avrebbe condotto fin dentro alla città di Sarajevo, da diversi mesi sotto assedioserbo a causa della guerra civile. L'arrivo nella città martoriata, tenuta sotto tiro da cecchini serbi che potevano rappresentare un pericolo per i manifestanti, fu caratterizzato da maltempo e nebbia. Don Tonino parlò di "nebbia della Madonna".
Morì a Molfetta il 20 aprile 1993 e nel giorno del suo 25º anniversario di morte (20 aprile 2018), Papa Francesco si è recato prima alla sua tomba ad Alessano, poi a Molfetta per celebrare la S. Messa.
Siamo tutti invitati a partecipare all'Eucarestia, per rendere lode alla SS. Trinità per l'opera e l'insegnamento di don Tonino e per impetrare la grazia della sua beatificazione.