
Religioni
Lettera del Vescovo Mons. Renna sui recenti fatti di cronaca.
Ai magistrati, che un giorno si troveranno davanti i responsabili di questi mali: rendetevi conto che voi siete l’ultimo anello di una catena, quella di chi lavora e rischia tutti i giorni per donare sicurezza ai cittadini
Cerignola - domenica 31 dicembre 2017
9.10 Comunicato Stampa
Cari cerignolani e cerignolane,
ancora una volta la nostra Città è stata ferita da chi agisce nell'ombra per distruggere l'operosità e la laboriosità di quanti quotidianamente fanno il proprio dovere e si adoperano per la nostra crescita civile ed economica. Le due bombe fatte esplodere nei giorni più sacri dell'anno, in cui anche i cuori più induriti dovrebbero provare sentimenti di umanità e di bontà, mi indignano profondamente, e faccio appello al cuore insensibile di chi sta distruggendo la sua vita e il suo futuro, di chi con questi gesti odia la terra in cui è nato, e non si dimostra degno del nome cristiano. Quale Natale hai augurato, tu che hai usato questa violenza, se sei portatore di morte e di paura? Non hai più timor di Dio? Hai calpestato l'umanità del tuo prossimo nei giorni in cui facciamo memoria di Dio che si è fatto uomo! Per il denaro sporco e non guadagnato onestamente hai voltato le spalle a Dio e alla tua dignità. Ti auguro di provare una profonda vergogna nel profondo della tua coscienza!
Esprimo solidarietà ai proprietari dei due esercizi commerciali colpiti: andate avanti con dignità, fidatevi di Dio, fidatevi della legge e delle forze dell'ordine, non girate la testa dall'altra parte. Chi ha visto e ha taciuto e continua a non collaborare, è colpevole quanto chi ha agito, perché sta cooperando al male. A tutti gli altri commercianti dico di non lasciarsi intimorire, perché la nostra economia non potrà mai andare avanti se cederete al pagamento delle "tasse" imposte dai lestofanti e da coloro che negano Dio e la vita con il loro malaffare! Alle forze dell'ordine sento di dire: "Coraggio e grazie"! Ai magistrati, che un giorno si troveranno davanti i responsabili di questi mali: rendetevi conto che voi siete l'ultimo anello di una catena, quella di chi lavora e rischia tutti i giorni per donare sicurezza ai cittadini. Ma allo stesso tempo siete quelli che con il loro lavoro fanno sì che la gente continui ad avere fiducia nello Stato e nel futuro di questa terra. Che tutti possiamo sentirci più responsabili! Che nelle nostre chiese, il 1° gennaio, si preghi perché il Signore converta il cuore di chi vive nel malaffare e di chi si è rassegnato al male, perché ritrovi speranza.
ancora una volta la nostra Città è stata ferita da chi agisce nell'ombra per distruggere l'operosità e la laboriosità di quanti quotidianamente fanno il proprio dovere e si adoperano per la nostra crescita civile ed economica. Le due bombe fatte esplodere nei giorni più sacri dell'anno, in cui anche i cuori più induriti dovrebbero provare sentimenti di umanità e di bontà, mi indignano profondamente, e faccio appello al cuore insensibile di chi sta distruggendo la sua vita e il suo futuro, di chi con questi gesti odia la terra in cui è nato, e non si dimostra degno del nome cristiano. Quale Natale hai augurato, tu che hai usato questa violenza, se sei portatore di morte e di paura? Non hai più timor di Dio? Hai calpestato l'umanità del tuo prossimo nei giorni in cui facciamo memoria di Dio che si è fatto uomo! Per il denaro sporco e non guadagnato onestamente hai voltato le spalle a Dio e alla tua dignità. Ti auguro di provare una profonda vergogna nel profondo della tua coscienza!
Esprimo solidarietà ai proprietari dei due esercizi commerciali colpiti: andate avanti con dignità, fidatevi di Dio, fidatevi della legge e delle forze dell'ordine, non girate la testa dall'altra parte. Chi ha visto e ha taciuto e continua a non collaborare, è colpevole quanto chi ha agito, perché sta cooperando al male. A tutti gli altri commercianti dico di non lasciarsi intimorire, perché la nostra economia non potrà mai andare avanti se cederete al pagamento delle "tasse" imposte dai lestofanti e da coloro che negano Dio e la vita con il loro malaffare! Alle forze dell'ordine sento di dire: "Coraggio e grazie"! Ai magistrati, che un giorno si troveranno davanti i responsabili di questi mali: rendetevi conto che voi siete l'ultimo anello di una catena, quella di chi lavora e rischia tutti i giorni per donare sicurezza ai cittadini. Ma allo stesso tempo siete quelli che con il loro lavoro fanno sì che la gente continui ad avere fiducia nello Stato e nel futuro di questa terra. Che tutti possiamo sentirci più responsabili! Che nelle nostre chiese, il 1° gennaio, si preghi perché il Signore converta il cuore di chi vive nel malaffare e di chi si è rassegnato al male, perché ritrovi speranza.